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Una legge
liberticida
La paura del Fascismo fa
novanta!
Il 12 settembre 2017 la Camera dei deputati ha approvato la
proposta di legge dell'On. Fiano del PD (che ora deve essere approvata dal
Senato) che: "Punisce con la reclusione da 6 mesi a 2 anni la
propaganda del regime fascista e nazifascista".
Più precisamente punisce: "La propaganda di contenuti
propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco ovvero dei
relativi metodi sovversivi del sistema democratico, anche mediante la
produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni che raffigurino persone,
immagini o simboli chiaramente riferiti a tali partiti o ideologie" e la
simbologia o la gestualità del partito fascista o del partito nazionalsocialista
tedesco".
Inoltre, la propaganda di cui sopra fatta "attraverso
strumenti telematici o informatici" costituisce aggravante del delitto
(con aumento di 1/3 della pena).
La motivazione sarebbe nel pericolo legato alla diffusione in
Europa dei vari movimenti razzisti o xenofobi ma, in realtà, la cosiddetta
democrazia italiana ha paura di confrontarsi con quella che è stata l'esperienza
del Fascismo in Italia, che continua a demonizzare perché sa che nel raffronto
con le leggi sociali emanate durante il Ventennio è tuttora
perdente.
Ecco perché, dopo ben 72 anni dalla caduta del Fascismo, hanno
deciso di approvare questa legge "liberticida", per la quale suggeriamo di
cambiare l'art. 1 della nostra Costituzione e di farlo diventare:
"L'Italia è una Repubblica liberticida fondata sul lavoro (quando
c’è!).
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