giovedì 29 giugno 2023

GLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANO


 

GLI UOMINI PASSANO, LE IDEE RESTANO



Nel 1929, il crollo della borsa di Wall Street mise in ginocchio tutte le economie occidentali, America, Inghilterra e Germania in testa. Le conseguenze furono drammatiche sia sotto il profilo economico sia sotto l’aspetto sociale: fallimenti a catena di società industriali e commerciali, chiusura di negozi, inflazione alle stelle, disoccupazione di massa, famiglie sul lastrico, fame e povertà diffuse.

L’Italia fu colpita anch’essa dalla crisi ma, a differenza delle nazioni capitaliste, seppe resistere meglio. Vi furono certamente una riduzione dei consumi e una contrazione dei salari (in parte compensati dalla riduzione del costo della vita), ma l’impatto che ebbero sulla vita degli italiani fu tutto sommato marginale e non produsse quei drammi umani che si registrarono negli altri paesi. Questo perché il Regime Fascista aveva da tempo allentato il legame con la finanza attraverso il controllo del sistema bancario, elaborato un vastissimo piano di opere pubbliche e, cosa non secondaria, avviato la costruzione di un inedito Stato Sociale.

Mentre le altre nazioni annaspavano, l’Italia fu trasformata in un immenso cantiere. Si costruivano strade (la prima autostrada al mondo, quella dei laghi, fu realizzata in quegli anni), nuove città e borghi agricoli, edifici pubblici, tribunali, scuole, biblioteche, palestre e asili. L’acqua potabile e l’elettricità furono portate fin nel più sperduto paese (l’acquedotto pugliese è ancora oggi il più esteso d’Europa).

Le opere pubbliche diedero vigore all’economia, agevolando la nascita di nuove imprese e il consolidamento di quelle esistenti a beneficio dell’occupazione che fu mantenuta stabile. Fu un vero boom economico che, a differenza di quello drogato degli anni ’60, basato sull’enorme speculazione edilizia, sull’evasione fiscale e ottenuti con fondi esteri, avvenne con capitali italiani, privati e statali.

L’inflazione fu tenuta sotto controllo attraverso una ferrea politica dei prezzi applicata ai beni di prima necessità.

La campagna del Regime per il grano permise all’Italia di risanare terre incolte, dare lavoro ai contadini e a ridurre la nostra dipendenza dall’estero.

L’autosufficienza energetica con fonti ecologiche e rinnovabili fu perseguita attraverso la costruzione di centrali idroelettriche nell’ambito di un ampio piano di risanamento ambientale che vide la costituzione di grandi parchi e aree verdi (solo a Roma furono piantati migliaia di pini, lamenta la sindaca Raggi).

Purtroppo le sciagurate leggi razziali e la perdita di una guerra più subita che voluta, hanno compromesso l’immagine del Fascismo e fornito un valido pretesto agli economisti liberali e ai sostenitore del potere finanziario per stroncare sul nascere qualunque forma di dibattito che possa portare, sulla base di quanto l’Italia ha saputo realizzare in quegli anni, a un nuovo modello di sviluppo economico e a un nuovo assetto istituzionale basati sui principi di giustizia sociale e democrazia diretta.

Se il Fascismo fosse studiato e non criminalizzato, nella sua storia troveremmo le risposte alla crisi di oggi e le prospettive per il domani.

Il Fascismo è morto con il suo fondatore, ma non le sue idee che sono di una attualità sorprendente.
 
                                                                                                                                                         

martedì 6 giugno 2023

IL DENARO ? UN MALE ANTICO

 

IL DENARO ? UN MALE ANTICO

 


Opera breve ma intensa e rara dello studioso di dinamiche finanziarie che si cela sotto lo pseudonimo di Anonimo Pontino. Elaborazione suggestiva e controcorrente di una tesi del prof. Giacinto Auriti e della sua scuola di studi economici. il sistema monetario moderno come una derivazione capovolta della concezione del denaro avvenuta presso il mondo ebraico : la moneta che si trasforma da mezzo di equilibrio sociale nella prima epoca mosaica,  a strumento di sopraffazione e strangolamento dei popoli a tutto vantaggio,  prima-  del tessuto sociale ebraico,  divenuto supremazionista, e poi -  divenuta strumento sempre più sfuggente ed invisibile-  strumento di dominio del  potere bancario e finanziario transnazionale. Il ruolo della dottrina sociale della Chiesa nella Storia per frenare il dilagare del potere di Usura. Un libro coinvolgente, non conformista e che induce a riflettere sfuggendo dai luoghi comuni “ monetaristi” e materialisti del Pensiero Unico. Il volume si chiude con la supplica alla Madonna  di Fatima  scritta da Giacinto Auriti, ben conscio che la lotta contro il potere usuraio è una lotta contro le potenze spirituali del Male e necessita dell’ aiuto divino per essere vincente, non essendo possibile vincere il malefico serpente con le sole forze umane. A titolo di curiosità, sapevate che negli anni ' 70 l' insieme delle " divise" monetarie più importati e il loro oscillare di valore veniva chiamato dai soliti gnomi della tribù finanziaria il " serpente monetario" ? Numerose illustrazioni di tema medievale abbelliscono un volume essenziale. Nota introduttiva dell’ Editore.  Terza edizione a cura delle  Edizioni della Lanterna.

 

INDIRIZZO PER ACQUISTARE IL LIBRO :

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