venerdì 17 novembre 2023

"potenze, super potenze, potenzicchie e quaquaraquà"

 

"potenze, super potenze, potenzicchie e quaquaraquà"

 Perché almeno mezzo mondo, bambini compresi, odia ferocemente l'Occidente, gli occidentali e, particolarmente, americani (statunitensi) ed israeliani (ebrei) ? 

Si potrebbero scrivere e consultare interi trattati sull'argomento, partendo da Abramo per i secondi ed iniziando dal 4 luglio 1776 per gli yankees ma non è il caso di sfoggiare cultura e competenze che non possiedo. 
Quindi, visto che mi limito a prendere nota degli eventi più recenti (sempre conseguenza di quelli passati ed addirittura remoti), do per scontata la conoscenza, da parte dei pazienti lettori, dei vari schieramenti di "potenze, super potenze, potenzicchie e quaquaraquà". Con relative gesta celebrate come eroiche, o ripugnanti, a secondo di chi le abbia compiute o commentate. 
Nato, cresciuto ed invecchiato in una colonia (dal 1945) americana, sono cosciente di quale peso ed influenza esercitino i padroni USA su tutti gli aspetti della nostra vita. Dai vari governi allineati e coperti con NATO ed UE alle finte opposizioni parlamentari che ci ingannano con illusori richiami al sovranismo od al globalismo più esasperato. Tutti, proprio tutti, con codazzo di media al seguito e predicatori morali di vario genere che spingono e condizionano la opinione pubblica affinché faccia propria la versione ufficiale fornita da Washington e Tel Aviv (tanto per limitarci a quanto segue).
Un esempio per tutti : il quotidiano della mia città, La Sicilia di Catania, pubblica (16.10.23) un articolo relativo ad uno dei tanti attentati compiuto a Teheran ai danni di un altissimo esponente della intelligence iraniana. Tralasciando il resto, degni di nota sono due passi indicativi del modo di pensare dello articolista e, di conseguenza, della linea editoriale del giornale. 

Scrivendo di Al Quds, reparto scelto dei Guardiani della Rivoluzione iraniana :
"a gennaio 2020 una operazione chirurgica degli Stati Uniti uccise il suo principale comandante, il Generale Qassem Soleimani, all'aeroporto di Baghdad".

Relativamente allo attentato di ieri a Teheran :
"il pensiero non può che andare al Mossad, il servizio segreto israeliano che in passato è stato più volte capace di colpire all'interno del territorio iraniano, eliminando anche vertici importanti dell'apparato del regime".

Ebbene, il 2 gennaio del 2020, sulla strada che costeggiava l'aeroporto di Baghdad, il "chirurgo" Trump e la sua combriccola "operavano" non solo "in trasferta", lontanissimi dalla Casa Bianca e dal Pentagono, ma pure nella "sala operatoria" di uno stato (malgrado tutto) sovrano che, guarda caso, da poco aveva votato per lo sgombero delle truppe di occupazione USA e NATO ancora presenti a seguito della famosa guerra causata dalle inesistenti "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein. A differenza delle operazioni chirurgiche reali, fatte per salvare vite umane, quella volta il "paziente" non venne salvato, bensì volutamente assassinato. Da un drone americano venne colpita l'auto del Generale Soleimani, Capo militare di uno stato indipendente e sovrano (non in guerra con gli Stati Uniti) che si trovava in visita ufficiale in Iraq, su richiesta di un governo amico. Iraq che, altro "dettaglio" trascurato volutamente dallo articolista, vide "giustiziato" a sangue freddo un proprio miliziano, Al-Muhandis,  di grandissimo spessore nella lotta all'ISIS. 
Così, con un solo intervento, Trump si sbarazzò in un colpo di un Grande Uomo, di un finissimo militare e di un politico emergente in tutta l'area mediorientale. Protagonista della vera lotta al terrorismo jihadista, della difesa della Siria dalla aggressione occidentale e della creazione di quell'Asse della Resistenza tanto temuta da israele.
Ecco il collegamento con il tristemente noto Mossad sionista che mai (sotto il nome di Irgun agli albori) ha privato la comunità ebraica del proprio sostegno terroristico ed omicida in tutto il mondo. In quel caso il "presidente che non ha fatto una guerra", tolse le castagne dal fuoco di Netanyahu, forse per accontentare pure figlia e genero, sionisti doc. 
Resta il fatto che le parole scritte dallo anonimo "corrispondente da Teheran" più che ascrivibili ad un giornalista sembrano essere la solita ripetizione dei comunicati stampa di Washington e Tel Aviv, non solo dal 2020 ma da sempre.
Oggi rese ancor più "partigiane" dalla contemporanea narrazione della guerra tra Hamas ed, appunto, israele. Vista dalla casta del giornalismo e della informazione italiana come una "lotta tra il bene ed il male". Con quest'ultimo identificato con l'intero popolo palestinese, degno (lui sì) di subire quella pulizia etnica che fece la fortuna del sionismo mondiale. 
Per questo tra "potenze, super potenze, potenzicchie e quaquaraquà" sono questi ultimi a spadroneggiare dalle nostre parti. 
Almeno per ora ..



Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello