sabato 19 marzo 2016

IL RUOLO DELLA DONNA RIDISEGNATO DAL POTERE FINANZIARIO


Blog politicamente scorretto contro la dittatura del pensiero unico, coordinato dall' avvocato Edoardo Longo.


IL RUOLO DELLA DONNA RIDISEGNATO DAL POTERE FINANZIARIO


 di: Anonimo Pontino.
La Rockefeller Foundation fu uno dei maggiori finanziatori del movimento femminista. Come disse nel suo libro Gloria Steinem, leader del movimento femminista negli anni sessanta e settanta, ci furono anche cospicui finanziamenti della CIA.

Il femminismo venne concepito come una forma di indottrinamento di massa per il controllo sociale ampiamente sostenuta dai media. Molti non riescono a capirlo poiché non riescono ad identificare la relazione tra potere finanziario, i suoi mezzi ed il motivo per cui il femminismo viene promosso.

Gli scopi, pienamente realizzati, dei finanziamenti della Rockefeller Foundation furono: poter tassare anche le donne che avrebbero acquisito il “diritto” di lavorare, e poter strappare loro i propri figli ad un’età ancor più precoce eliminando l’istruzione familiare, in modo da indottrinarli tramite la scuola e l’apparato statale. Come fu rivelato anche dallo stesso Nicolas Rockefeller.

Il sistema scolastico è infatti costruito in modo che i docenti seguano un programma creato apposta per distogliere dalla comprensione di ciò che sta accadendo, la famiglia costituisce pertanto un ostacolo al  lavaggio del cervello praticato nei giovani. Per cui andava distrutta.

Il femminismo ha inculcato alla donna la convinzione che per realizzarsi avrebbe dovuto ridisegnare il proprio ruolo sociale, ridimensionando gli aspetti genitoriali e di moglie per misurarsi in ambiti che per secoli furono prerogativa dell’uomo.

L’idea che l’emancipazione della donna si realizzi soprattutto imitando l’uomo nella sua vita professionale, ha spinto la donna a sentirsi realizzata  liberandosi dal matrimonio e dalla famiglia. I valori inculcati con la cultura della competizione e dell’egocentrismo hanno reso possibile che venisse scardinato il ruolo tradizionalmente ricoperto dalla donna come mater familias, fondamento per il buon funzionamento della macchina sociale.

Secondo l'ideologia femminista il sesso dev'essere slegato dall'amore e dal matrimonio,  l'auto-realizzazione si raggiunge in una carriera di successo e non nel matrimonio e nella famiglia. Questa ideologia ha inoltre sempre attaccato e criminalizzato i valori derivanti dalla cultura cristiana della sobrietà del vestiario femminile, della compostezza nel modo di vestirsi, della fedeltà coniugale.

Oggi viene purtroppo rivendicato anche con rabbia il “vestirsi” mettendo in mostra il proprio corpo, con parti intime scoperte o in bella vista attraverso vestiti attillati. Questo costituisce un modo per ottenere complimenti e successi, per risalire posti nella società e tenere soggiogati gli ormoni sessuali maschili.

La propaganda invia messaggi analoghi anche agli uomini: «Non hai bisogno di sposarti. Puoi fare sesso liberamente. Il matrimonio e i figli sono una seccatura».

Nei tempi passati invece i modelli cavallereschi erano espressione del profondo rispetto verso il ruolo femminile nella società familiare. In questi contesti gli atteggiamenti cosiddetti 'galanti' in origine non assolvevano scopi seduttivi, ma esprimevano rispetto e ammirazione nei confronti della donna. Poi la propaganda massmediatica ha fatto perdere il senso originario e ridotto tutto alla sfera sensuale.


I modelli sociali sono stati quindi completamente sovvertiti dal grande cartello bancario. Le donne sono state spogliate di un ruolo onorato, e ridotte ad oggetti sessuali ed ingranaggi del mondo del lavoro al servizio del profitto e del mercato.


NOTA BIBLIOGRAFICA :

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