IL RUOLO DELLA DONNA RIDISEGNATO DAL POTERE FINANZIARIO
di: Anonimo Pontino.
La Rockefeller
Foundation fu uno dei maggiori finanziatori del movimento femminista. Come
disse nel suo libro Gloria Steinem, leader del movimento femminista negli anni
sessanta e settanta, ci furono anche cospicui finanziamenti della CIA.
Il femminismo venne
concepito come una forma di indottrinamento di massa per il controllo sociale
ampiamente sostenuta dai media. Molti non riescono a capirlo poiché non
riescono ad identificare la relazione tra potere finanziario, i suoi mezzi ed
il motivo per cui il femminismo viene promosso.
Gli scopi, pienamente
realizzati, dei finanziamenti della Rockefeller Foundation furono: poter
tassare anche le donne che avrebbero acquisito il “diritto” di lavorare, e
poter strappare loro i propri figli ad un’età ancor più precoce eliminando
l’istruzione familiare, in modo da indottrinarli tramite la scuola e l’apparato
statale. Come fu rivelato anche dallo stesso Nicolas Rockefeller.
Il sistema scolastico è
infatti costruito in modo che i docenti seguano un programma creato apposta per
distogliere dalla comprensione di ciò che sta accadendo, la famiglia
costituisce pertanto un ostacolo al
lavaggio del cervello praticato nei giovani. Per cui andava distrutta.
Il femminismo ha
inculcato alla donna la convinzione che per realizzarsi avrebbe dovuto
ridisegnare il proprio ruolo sociale, ridimensionando gli aspetti genitoriali e
di moglie per misurarsi in ambiti che per secoli furono prerogativa dell’uomo.
L’idea che
l’emancipazione della donna si realizzi soprattutto imitando l’uomo nella sua
vita professionale, ha spinto la donna a sentirsi realizzata liberandosi dal matrimonio e dalla famiglia.
I valori inculcati con la cultura della competizione e dell’egocentrismo hanno
reso possibile che venisse scardinato il ruolo tradizionalmente ricoperto dalla
donna come mater familias, fondamento per il buon funzionamento della macchina
sociale.
Secondo l'ideologia
femminista il sesso dev'essere slegato dall'amore e dal matrimonio, l'auto-realizzazione si raggiunge in una
carriera di successo e non nel matrimonio e nella famiglia. Questa ideologia ha
inoltre sempre attaccato e criminalizzato i valori derivanti dalla cultura
cristiana della sobrietà del vestiario femminile, della compostezza nel modo di
vestirsi, della fedeltà coniugale.
Oggi viene purtroppo
rivendicato anche con rabbia il “vestirsi” mettendo in mostra il proprio corpo,
con parti intime scoperte o in bella vista attraverso vestiti attillati. Questo
costituisce un modo per ottenere complimenti e successi, per risalire posti
nella società e tenere soggiogati gli ormoni sessuali maschili.
La propaganda invia
messaggi analoghi anche agli uomini: «Non hai bisogno di sposarti. Puoi fare
sesso liberamente. Il matrimonio e i figli sono una seccatura».
Nei tempi passati
invece i modelli cavallereschi erano espressione del profondo rispetto verso il
ruolo femminile nella società familiare. In questi contesti gli atteggiamenti
cosiddetti 'galanti' in origine non assolvevano scopi seduttivi, ma esprimevano
rispetto e ammirazione nei confronti della donna. Poi la propaganda
massmediatica ha fatto perdere il senso originario e ridotto tutto alla sfera
sensuale.
I modelli sociali sono
stati quindi completamente sovvertiti dal grande cartello bancario. Le donne
sono state spogliate di un ruolo onorato, e ridotte ad oggetti sessuali ed
ingranaggi del mondo del lavoro al servizio del profitto e del mercato.
NOTA BIBLIOGRAFICA :
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