sabato 7 novembre 2015

DECLINO DELLA SOCIETA' CRISTIANA OCCIDENTALE



DECLINO DELLA SOCIETA' CRISTIANA OCCIDENTALE

FONTE. DISSENZO
 
Come si sa, l’Islam, nelle sue diramazioni geografiche, spesso si installa nei luoghi più disparati sotto forma di complemento a flussi di immigrazione come quello a cui stiamo assistendo proprio adesso, in questo periodo.
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L’Islam ci ha dimostrato a più riprese di non essere volutamente rivolto a consuetudini integrative, ma anzi di volere neanche troppo velatamente islamizzare le società in cui si insediano.
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Non c’è quindi adeguamento ai nostri valori, ma contrapposizione, spesso violenta e irrazionale, sanguinosa e integralista, come dimostrano i tanti fatti luttuosi di cronaca nera legati al mondo musulmano, dovunque esso sia presente.
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Possiamo definire come “nuovi barbari” le masse di profughi islamici che dall’Africa e dal Medio Oriente arrivano a decine di migliaia sui nostri territori, complici una classe politica che trasforma in business questi esodi, ed un Papa a dir poco disattento alle conseguenze che tutto ciò ha e avrà in futuro.
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Decapitati dagli Islamici di ISIS
La violenza, sintomo appunto di una precisa volontà di sostituirsi e non di integrarsi, è accompagnata dal proliferare di Moschee in ogni città europea, ma spesso questi luoghi sono o diventano il covo attraverso cui l’integralismo violento trova proseliti e fanatici disposti a intraprendere una “Guerra Santa” contro quello stesso Occidente che li ha accolti ed ospitati.
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In questo carosello quotidiano di tragedie annunciate, relativo alle ondate di profughi che su barconi fatiscenti cercano di raggiungere le nostre coste, soccombono coloro che forse, tra tutti, hanno in animo solo la speranza di una vita migliore, le donne e i bambini.
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L’anello più debole e indifeso di questi nuovi traffici di esseri umani, è costituito proprio da coloro che spesso trovano la morte lungo l’angosciante tragitto via mare, soffocati in stive prive di ossigeno, o stivati a decine in spazi angusti per lungo tempo, torturati, zittiti a colpi di bastone, in un crescendo di brutalità che costituisce il “modus operandi” di coloro che gestiscono questo “business” milionario.
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Chi finanzia e induce gli scafisti a stivare fino all’inverosimile migliaia di esseri umani sui barconi è sicuramente conscio che così facendo molti di questi moriranno, ma anche che molti altri sopravviveranno e raggiungeranno l’Occidente : il nemico da colonizzare.
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L’integralismo islamico e le milizie musulmane, coadiuvate da Iran e dall’odio palestinese, è responsabile dei flussi migratori stessi, poiché crea ad arte climi e situazioni in cui il terrore è il comune denominatore.
Decapitazione
Un esempio tra tutti ?
Le decapitazioni cui Isis ricorre abitualmente, con tanto di ripresa filmata e diffusione del macabro e crudele rituale, così come le uccisioni di massa, precedute da stupri e violenze di ogni tipo.
Per combattere gli “scafisti” è necessario distruggere alla fonte le imbarcazioni usate per i trasporti, e per fare questo occorre a monte un lavoro di “intelligence” che possa poi dare inizio ad un reale attacco militare preventivo.
I nostri politici, indaffarati da sempre a ingozzarsi in un crescendo di privilegi, hanno trasformato tutto ciò in un delittuoso compiacimento molto ben remunerato, traendo dai fondi europei linfa vitale per le proprie tasche, come ci insegnano gli scandali recenti e passati e i rinvii a giudizio della magistratura italiana.
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Tutta l’Europa è investita da tale fenomeno migratorio, ma sembra che a nessuno interessi intervenire alla fonte, cioè nei luoghi di origine dei flussi stessi, nonostante sia chiaro che sarebbe l’unico modo per arrestarli e invertire la tendenza.
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Il Pontefice ha dichiarato che dobbiamo accogliere i migranti come nostri fratelli ma si è ben guardato dall’imporre a tutte le chiese cattoliche di aprire le porte ai migranti, per ospitarli e nutrirli, come la carità cristiana imporrebbe.
Le Chiese rimangono chiuse ermeticamente, e si aprono solo ai fedeli che la Domenica mattina, ben vestiti ed eleganti, vanno alla Santa Messa portando magari il gradito e consueto obolo settimanale. . Nel frattempo, questa accoglienza indiscriminata, da sempre baluardo e prerogativa delle sinistre di casa nostra (o Cosa Nostra ?) ha prodotto cambiamenti radicali nelle consuetudini dei nativi italiani, come ad esempio il divieto di esporre il crocifisso nella aule scolastiche, o il divieto di fare il presepio nelle Scuole a Natale.
Il prossimo passo sarà quello di costringere le alunne, dai dieci anni in poi, di vestirsi secondo i dettami delle imposizioni islamiche, obbligandole ad indossare il "burqa".
La compiacenza dei politicanti che stanno continuando ad infossare le speranze di rinascita dell’Italia, come Renzi e la sua accolita di arroganti manipolatori, che tra l’altro nessuno ha eletto e voluto, continuano a declamare la loro ferrea volontà di accoglienza, rendendosi correi di un sistematico e inarrestabile genocidio.
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Potremmo definirli come i “basisti” attraverso cui i “Nuovi Barbari” portano a termine il loro piano di conquista.
Stupidità o malafede ?
Fatto sta che tutti i giorni assistiamo a migrazioni di migliaia di esseri umani che interpretano il macabro ruolo di “carne da macello”, al punto che oramai possiamo parlare di flussi epocali, destinati ad entrare nelle pagine della Storia.
I posteri avranno tutti i dati per affermare le responsabilità e le colpe di chi ha permesso tutto ciò, evidenziando le collusioni, la stupidità, i crimini, l’indifferenza, la correità nel genocidio.
L’Isis intanto cancella sistematicamente tutto ciò che non ha rapporti diretti con un islamismo di carattere integralista, dispotico e distruttivo, dando fuoco o facendo esplodere templi e vestigia del passato, patrimoni dell’umanità, senza che l’Occidente muova un dito per impedirlo.
La “civile” Europa sembra quasi estraniarsi da tutto ciò, occupata com’è nel balletto tragico dello “strangolamento” del popolo ellenico, così come della salvaguardia delle Banche, e dei trattati economici finalizzati alla realizzazione di un severo regime di controllo sia finanziario che sociale.
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Dovunque non ci sia da attingere a piene mani non si interviene : questo sembra essere un assioma comune che caratterizza il “modus operandi” degli statisti europei, dell’ONU, e degli americani che tanto solerti furono nella “liberazione” del ricco Kuwait, all’epoca di Saddam Hussein.
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Intanto nel corno d’Africa l’anarchia e le guerre hanno decimato la popolazione, insieme  a carestie e siccità di proporzioni epocali, mentre il Sudan meridionale, nel territorio del Darfur, continua ad essere da decenni teatro di sanguinose vendette tribali, di genocidi, di stupri e di violenze, in un clima di odio e terrore nel quale i primi a pagare sono sempre i più deboli : le donne e i bambini.
Questi interventi sarebbero prioritariamente da esaminare e da attuare, anziché organizzare in Italia dei campi di accoglienza, che in realtà sono dei veri propri lager provvisti di cancelli e di filo spinato, gestiti da Cooperative che ne hanno fatto un vero e proprio “affare”.
La politica preferisce, come già ribadito, muoversi con “auto blu” lussuose, godendo di stipendi faraonici e di benefici, anziché fare dell’umiltà e dei servizi al cittadino la vera missione a cui dovrebbero essere preposti.
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Le organizzazioni umanitarie possono fare ben poco o nulla, se dietro al loro impegno non c’è una presenza dello Stato Italiano nei territori in cui si interviene.
Tale presenza deve essere politica e costruttiva, ma anche decisa e risoluta quando occorre, allo scopo di salvare vite umane, sottraendole a chi per macabro mestiere ne ha fatto un commercio.                                                                              VATICANO - PD
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Dissenso
 
                                                                                            

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