Tutto è stato passato a setaccio dagli storici (piú o meno di parte) alla ricerca del perché,per come,del..."si poteva evitare"...."no,era inevitabile,anzi necessario" ed altro.
Io,noi con quanti vogliano leggere,storici non siamo...,non abbiamo pretese di essere sapientoni,cerchiamo di commemorare una data per noi importantissima e fondamentale : 28 ottobre 1922...la Marcia su Roma !!
Anni di turbolenze politiche,frutto di un post guerra scellerato avvelenato dalle conseguenze del Trattato di Versailles,rischiavano davvero di trasformarsi in una guerra civile.
Comunisti e loro sostenitori,sfruttando la debolezza della monarchia liberale e le contingenze continentali favorevoli,avevano possibilità concreta di imporre in Italia la Repubblica dei Soviet.
Se Mussolini,questo immenso genio Italiano figlio di un umile fabbro e non "pargolo nobile borghese",non fosse stato all'altezza di opporsi con i Fasci di Combattimento alla controparte rossa oggi ne pagheremmo ancora le conseguenze.
La mobilitazione delle "camicie nere" che da tutta Italia conversero su Roma fecero comprendere a tutti che il Fascismo era piú che vivo,pronto a tutto per la difesa della Nazione e che mai e poi mai avrebbe consentito ai comunisti di determinare le sorti dell'Italia.
Mussolini ne era il Capo,ne identificava i valori e la volontà...in nessuna città italiana ci fu significativa opposizione ai preparativi di ciò che sarebbe accaduto.
Comunisti,liberali,gli stessi generali e ministri compresero che non c'era possibilità alcuna di contrastare la volontà popolare rappresentata dalle camicie nere.
Vittorio Emanuele III,non si saprà mai se per convinzione od opportunismo,fece buon viso....e Benito Mussolini divenne (due giorni dopo) Presidente del Consiglio....
Tutto il resto è conseguente....
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