Nel Nome di Dio
Il
virus dell'occupazione, dell'assedio e delle sanzioni in Asia Occidentale
di
Mohsen Pakparvar (*)
La radice di
tutti gli accadimenti della Regione sta nelle politiche USA degli ultimi 70
anni, forgiate da una potente lobby sionista in America, che hanno di fatto reso
il mondo suo ostaggio. Il sostegno incondizionato degli Stati Uniti ad Israele
in questi ultimi decenni ha causato molte tragedie in Asia Occidentale, tuttora
perduranti. In linea con il piano americano denominato ”Patto del secolo” più
simile ad un ”Miraggio del secolo”, il Governo occupazionista di Israele ha
dichiarato che a breve annetterà al proprio territorio alcune aree della
Cisgiordania. Indubbiamente queste azioni illegali che seguono decenni di
occupazione, uccisioni e spostamenti forzati di palestinesi, sono in palese
violazione delle leggi internazionali e costituiscono una minaccia per la pace e
la sicurezza dell’Asia Occidentale. L’oppresso popolo palestinese combatte
contemporaneamente il Coronavirus e un ingiusta occupazione, assedi protratti e
sanzioni.
Negli ultimi
settantanni Israele ha commesso atti come la
violazione dello ius
cogens, lo spostamento di milioni di palestinesi, la
creazione di insediamenti nella Cisgiordania, la giudaizzazione
di Gerusalemme, la diffusione di menzogne
e la
creazione di divisioni in Asia occidentale. Non si può non menzionare la
terribile situazione di Gaza. Per più di un decennio, il regime israeliano ha
minato la sicurezza, il benessere e il sostentamento della popolazione di Gaza,
trasformandola nella più grande prigione a cielo aperto del mondo, le cui
condizioni sono ora esacerbate dal coronavirus.
L'unico governo
al mondo che ha aggredito tutti i suoi vicini e continua a farlo è Israele.
Mentre questo regime possiede circa 400 testate nucleari e non è membro di alcun
trattato di non proliferazione, si trova costantemente a diffondere falsità
contro altri paesi e li presenta come una minaccia per il mondo! Gli Stati Uniti
oltre a fornire 3,8 miliardi di dollari all'anno in aiuti a Israele, hanno
adottato 47 misure contro i palestinesi e a favore di Israele negli ultimi due
anni. Mentre il popolo palestinese sta vivendo le peggiori difficoltà a causa
del sostegno americano all'occupazione, Washington ha fatto venir meno i
finanziamenti all’UNRWA.
Ciò che rimarrà
nella memoria delle nazioni è il modo in cui i governi affrontano la crisi più
lunga del mondo. I settant'anni di crisi palestinese sono una prova della
reazione della comunità internazionale alla più lunga crisi di una regione, con
effetti diretti e indiretti in Asia occidentale, in Europa e nel mondo.
Il
mondo di oggi non accetta che un governo a migliaia di chilometri di distanza
decida per un'altra nazione e, peggio ancora, contrariamente alle risoluzioni
delle Nazioni Unite doni le terre della Siria (le alture del Golan occupate) e
della Palestina, ad un regime con una storia oscura di occupazione e invasione.
La
storia insegna un'importante lezione che gli Stati Uniti e Israele non hanno mai
imparato: il denaro, la coercizione e l'ipocrisia non impediranno ai popoli di
raggiungere i loro diritti inalienabili. La notte della forza,
dell'intimidazione e dell'occupazione porterà a una alba luminosa, e questa è la
volontà di Dio e l’insegnamento della storia. Un insegnamento che un proverbio
persiano richiama: ”O prima o poi, ciò che è sicuro è che accadrà". Il destino
della Palestina sarà deciso dal suo popolo e il virus dell'occupazione e della
cospirazione contro il popolo di questa antica terra non potrà nulla contro di
esso.
Cordiali
saluti.
(*) Consigliere
Diplomatico Pubblico (Stampa) - Ambasciata di I.R. IRAN - Roma- Italia
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