domenica 10 maggio 2020

fase 2 Fase iniziale del Baratro ?

Fase 2 o Fase iniziale del Baratro ?

Ancora una volta la retorica ed i discorsi prolissi si riconfermano gli elementi di spicco dell’eristica democratica; che la Fase 2 sarebbe stata soltanto una vittoria di Pirro ce l’aspettavamo ma che il guascone dalla pochette sempre abbinata ed il riportino tirato a lucido ci donasse ancora una volta uno spettacolo pietoso di autocelebrazione e supercazzole questo proprio non riusciamo a mandarlo giù. I circa 20 minuti di discorso del nostro Premier sono stati un mix, di auto-erotismo, retorica spicciola ed indicazioni imprecise capziose ed equivocabili. Siamo pronti a scommettere che chiunque di voi si sia confrontato con i propri amici e parenti sui social o per telefono abbia avuto la stessa percezione, le disposizioni sulla fantomatica Fase 2 non possono che lasciarci soltanto con ulteriori dubbi su ciò che sia consentito e ciò che invece resta proibito, l’idea è che non cambi molto.
Forse qualcuno di noi avrà almeno la possibilità di riabbracciare i propri cari che non vivono sotto il proprio stesso tetto a patto però che abitino vicino, che non siate in troppi, che abbia un salone di almeno 50 metri quadri per stare larghi, che non ci andiate correndo (altrimenti diventa jogging e dovrete procedere da soli), che indossiate la mascherina i guanti e possibilmente una tuta NBC e che in macchina vi mettiate uno alla guida uno nei posti dietro ed il terzo nel bagagliaio, gli altri a piedi.
Il contenuto del vuoto discorso che sostanzialmente sentenzia la conferma della nostra segregazione, è basato su dati falsi e tendenziosi, o per meglio dire, mal interpretati e mal spiegati. Se da questi dati si prende coscienza del fatto che la metà[1] dei decessi sia stato rilevato nelle famose RSA che invece di operare da fortini di sicurezza per le fasce più deboli hanno rappresentato dunque camere mortuarie  istituzionalizzate, e se si prende coscienza che la metà dei decessi sono avvenuti in Lombardia[2], capite bene allora come diventi veramente difficile non incazzarsi visto che milioni di cittadini, di qualsiasi regione e di qualsiasi età o stato di salute , sono costretti alla segregazione da questo stato di psico-polizia.
Speriamo appaia ormai evidente che dietro il comportamento “piacionico” del nostro premier – per dirla alla Proietti – si scorge la totale inconsistenza ed incapacità di un governo che, non essendo in grado di prendersi le proprie responsabilità politiche, delega agli ennesimi tecnici sconosciuti al grande pubblico ma soprattutto eletti da nessuno! Se prima dell’inizio dell’era Coronavirus intendevano il governo tecnico in quanto composto da freddi economisti alla Mario Monti i quali furono investiti dal potere  di dirigere il paese assolutamente eludendo la volontà popolare ed imponendo manovre economiche impopolari e antinazionali, ora invece ci ritroviamo questa commissione speciale (non si poteva riutilizzare la vecchia terminologia, c’è bisogno di altra semantica) di virologi, ingegneri sociali e tecnici vari, che sembrano dettare il bello e cattivo tempo su tutto il paese, eludendo il parlamento e quindi legiferando in direttissima.
Anche sforzandoci di considerare in buona fede Conte, il governo, e la commissione speciale,  e ammettendo la possibile impreparazione di fronte a situazioni problematiche e delicate per cui fino allo scorso anno non si avevano a disposizione paradigmi operativi preesistenti, veramente non riusciamo a capire per quale ragione non si riconoscano gli errori fatti fino ad ora e si continuino a montare mezze verità su mezze bugie; la cosa che poi  ci risulta allucinante è  il fatto che non vengano minimamente tenuti in considerazione quei numerosi professionisti (vi consigliamo a tal riguardo vivamente il servizio montato da Radio Radio sul parere del dottor Shiva[3]) oscurati dalla stampa mainstream che in questo periodo stanno proponendo delle riflessioni sull’utilizzo dell’eparina[4] o altre cure come indicato dal professore Sandro Giannini[5], in alternativa alla strategia medievale[6] del lock-down imposta dalla cultura scientifica egemone e che trova in Italia una forte applicazione  nell’attesa dell’avvento (chissà, da dove proverrà?!) di un miracoloso quanto mai discutibile vaccino.
Al netto delle evidenti contraddizioni che hanno caratterizzato fino ad ora questa quarantena, e al netto di quelle che verranno, riteniamo razionalmente inutile il lock-down confermato fino al 18 maggio e oltre. Nessun incitamento all’illegalità criminale ma di sicuro alla disobbedienza consapevole e civile[7]. Continuare a tumularsi in casa aggraverà ulteriormente la già destabilizzata tenuta psicologica dell’individuo e della società stessa, martellata da quasi due mesi da una propaganda terroristica. Mantenere il regime carcerario finora attuato oltre a predisporci psicologicamente al possibile contagio, ci fiacca il morale, la motivazione e la volontà di potenza 8. In questi momenti di forte psico-repressione ricordiamoci di Platone, per cui l’uomo che ha imparato ad autogovernarsi non ha bisogno della legge esteriore, perché la ha già dentro di sé. Dopo quasi due mesi di propaganda asfissiante anche il più stolto di noi conosce l’abc del distanziamento sociale… mettiamolo in pratica! Per il semplice fatto che purtroppo oggi è un gesto di rispetto e di attenzione nei confronti del prossimo, soprattutto dei più deboli, ma non può e non deve essere una misura auto-castrante e auto-liberticida. Chi può evada dalla dittatura della solitudine imposta, chi può riallacci i legami comunitari e metta in pratica tecniche di resistenza consone al momento storico.

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