venerdì 30 settembre 2016

Il fascista Araldo Di Crollalanza

 
Il fascista Araldo Di Crollalanza
 
Giornalista e politico italiano nasce a Bari il 19 maggio 1892 da una famiglia di origini valtellinesi, il padre Goffredo era direttore dell'Istituto Superiore di scienze economiche di Bari e la madre una nobile dei Baroni di Bitetto.
Fin da giovane si dedica al giornalismo, scrive per il periodico mazziniano Humanitas e per altri giornali locali. Nel 1915 inizia a collaborare al Popolo d'Italia di Benito Mussolini.
Interventista partecipa come volontario alla Prima Guerra Mondiale con il grado di Tenente, viene ferito e decorato.
Nel 1919 fonda l'Associazione nazionale combattenti di Bari e il 23 marzo partecipa in Piazza San Sepolcro a Milano alla fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento dei quali diventa segretario regionale per la Puglia e la Lucania.
Nel 1922 partecipa alla Marcia su Roma e diventa Segretario del Partito Nazionale Fascista per la Terra di Bari.
Nel 1924 viene eletto deputato nella lista nazionale fascista per la circoscrizione di Bari e verrà rieletto anche nelle due successive legislature.
Nel 1926 si iscrive alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale dove arriva al grado di Console Generale e viene nominato Podestà di Bari.
Nel 1928 diventa Sottosegretario di Stato del Ministero dei Lavori Pubblici e nel 1930 Ministro dello stesso dicastero, si distingue per la realizzazioni di importanti opere pubbliche : dall'ampliamento e potenziamento dell'acquedotto pugliese (che è il più grande d'Europa) al centro mercantile Fiera del Levante, dall'Università al lungomare di Bari (che porta ancora il suo nome), dal porto alle opere di
difesa della città dalle alluvioni.
Il 23 luglio 1930 si registra il disastroso terremoto del Vulture che colpisce circa 50 Comuni tra Puglia, Basilicata e Campania, causando 1.404 morti e ingentissimi danni.
Il Ministro Crollalanza riceve da Mussolini tutte le competenze operative e parte da Roma con il treno speciale sempre pronto per le eventuali catastrofi (completo di materiali e mezzi ) e si reca immediatamente nel luogo dell'epicentro del sisma dove comincia a dirigere le opere di soccorso e successivamente quelle di ricostruzione.
Dopo solo tre mesi, prima dell'arrivo dell'inverno, vengono consegnate centinaia di nuove abitazioni. In tutto furono costruite 3.746 nuove case e 5.190 furono riparate (50 anni dopo quelle nuove case hanno resistito al terremoto dell'Irpinia del 1980!!).
Per tutto il tempo dei lavori Araldo di Crollalanza rimane nelle zone colpite spostandosi con il treno speciale e vivendo sullo stesso treno in continuo contatto con i tecnici e gli operai.
Al termine dei lavori Mussolini lo ringrazia ufficialmente con queste parole: "Eccellenza Di Crollalanza, lo Stato italiano La ringrazia non per aver ricostruito in pochi mesi perché era Suo preciso dovere, ma la ringrazia per aver fatto risparmiare all'erario 500 mila lire rispetto a quanto complessivamente previsto".
Altri riconoscimenti per quanto fatto nel dopo terremoto gli arrivano dal Papa Pio XI e dalla Società delle Nazioni (l'attuale ONU).
Negli anni successivi realizza : la completa sistemazione della rete stradale nazionale ed il nuovo Codice della Strada, le autostrade Torino-Milano, Firenze-Mare, Padova-Venezia, Genova-Serravalle, la ferrovia Bologna-Firenze, il ponte sulla laguna per collegare Mestre e Venezia, nonché altre importanti opere nelle colonie italiane in Africa.
Nel 1935 lascia il Ministero e viene nominato Presidente dell'Opera Nazionale Combattenti e riveste importanti incarichi tra i quali quello nei Consorzi di bonifica di Littoria e Pontinia.
Con questi ultimi incarichi dà un contributo determinante alla bonifica dell'Agro Pontino e Romano con la creazione delle città di Littoria (ora Latina), Sabaudia e Pontinia e successivamente di Aprilia e Pomezia.
Nel 1939 assume la presidenza della Commissione Lavori Pubblici della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Nel 1943, dopo la caduta del Fascismo, aderisce alla Repubblica Sociale Italiana ma non accetta incarichi ministeriali ma solo quello di Commissario straordinario per i Gruppi Parlamentari.
Nel 1946 viene arrestato per la sua attività durante il ventennio ma viene subito rilasciato.
Nel 1950 viene definitivamente prosciolto dopo che è stato accertato che dai suoi pur importanti incarichi non ha mai tratto profitto personale.
Inizia a collaborare al Giornale d'Italia e nel 1953 viene eletto Senatore come indipendente nelle liste del Movimento Sociale Italiano e sarà rieletto in tutte le successive elezioni, rivestendo anche la carica di Presidente del Gruppo missino al Senato e farà parte di molte importanti Commissioni parlamentari.
Dal 1956 al 1976 è sempre rieletto anche come consigliere comunale di Bari e a lui viene intitolata una parte del lungomare della città che aveva fatto costruire.
Muore a Roma il 18 gennaio 1986.
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