domenica 24 gennaio 2016

LA GRANDE USURA E LA CORRUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI

LA GRANDE USURA E LA CORRUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI

da DISSONANZE
di: Anonimo Pontino.

I grandi esperti di economia e finanza vi diranno che il “Signoraggio Bancario” non esiste!

Che è una bufala! Vi diranno che la realtà non è quella che voi vedete con i vostri occhi, ma quella che vi dicono loro….

I grandi esperti dicono che:

“Il fatto che una Banca Centrale emittente iscriva al passivo il debito rappresentato dalla moneta emessa e all'attivo il credito di pari importo per il denaro che deve ricevere dallo Stato al quale la moneta stampata è destinata, fa esattamente pareggiare il conto economico e quindi nessun lucro particolare si manifesta a questo titolo a favore della banca centrale…”

Giusto o sbagliato?

Sbagliato.

E' come mettere in bilancio le fiches di plastica di un casinò con la moneta che esse rappresentano. Come può esserci parità tra un Certificato del Tesoro, che rappresenta in pratica le nostre future tasse REALI, e un pezzo di carta emesso da una banca?

Tutto questo insieme di menzogne, di false rappresentazioni della realtà, somministrato in modo martellante al popolo, serve a fargli accettare una politica tributaria e finanziaria che consente di trasferire sempre più denaro dal contribuente e dalla spesa pubblica alle tasche di banchieri e finanzieri…

La Grande Usura non è la banale applicazione di un interesse esoso, ma è la falsificazione monetaria operata da tutto il sistema bancario ADDEBITANDO la moneta emessa. Dovrebbe essere lo Stato Italiano ad emettere moneta in nome e per conto del Popolo Italiano accreditandola e non addebitandola, per il semplice fatto che siamo NOI a crearne il valore. Infatti se ci mettessimo a stampare moneta su un’isola deserta non si creerebbe ovviamente nessun VALORE.

Non è difficile da capire. La Grande Usura è il primo dei problemi.

Le conseguenze di questo sistema si hanno su tutti gli aspetti della nostra vita: morale, sociale, affettivo, familiare, lavorativo, spirituale, emotivo, ecc.



Nel Sistema del Debito il lavoro diventa un concetto ideologico imposto dalla necessità di reperire moneta. In televisione parlano di “meccanismo virtuoso della concorrenza reale”, ma nella realtà significa che ogni mansione diventa competizione economico-sociale per accaparrare MONETA.

Chi non accetta questa competizione viene considerato dal gregge inconsapevole come un FALLITO.

Il medico tedesco George Zachariae, che aveva in cura Mussolini, affermava: “Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale. Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori…”

Nella giungla societaria voluta dal Potere Assoluto del Capitale Finanziario e creata dallo scannamento del popolo sull’osso monetario, i valori del passato: Amore, Fedeltà, Coraggio, Sincerità, Gratitudine, Onestà diventano inutili “favolette”.

Il gregge inconsapevole è stato abituato già a scuola a conformarsi alle aspettative dei docenti, così nel mondo del lavoro cerca di conformarsi ai desideri dei superiori.

Adeguandosi alle leggi del profitto. È  sufficiente  soffocare  i  migliori  lati  umani,  esprimersi  nell’ipocrisia,  nella  meschinità, nell’adulazione e nel conformismo.

Il conformismo è il pilastro del politically correct. È uno dei requisiti fondamentali per la scalata nel mondo del lavoro e dei privilegi.

Il conformista spesso è un buonista, spegne i conflitti, non giudica per non essere giudicato. Usa termini che hanno una semantica positiva per definire cose contrarie al buon senso ed alla morale, purché siano considerate accettabili dai media e dall’aristocrazia politica. Nei cosiddetti sistemi “democratici” queste persone vivono il loro trionfo. La televisione è invasa da prezzolati  che travestono di senso civico le proprie “leccate” nei confronti del potere e dei suoi dogmi: l’evasione fiscale, l’omofobia, l’accoglienza, il multiculturalismo.

Dante Alighieri nel canto XVIII de l’Inferno non ebbe pietà per questi “lecchini”  tanto da immergerli in una bolgia piena di escrementi.

Il liberalismo è l’altro male verso cui viene spinta la massa inconsapevole dalla propaganda del potere. Cioè il fare della libertà un idolo. La libertà finisce col condurre le menti degli uomini fuori da ogni ancoraggio. Ogni verità o realtà che pretenda di imporsi sulla nostra mente viene interpretata come una diminuzione della libertà. Si Scende così in caos morale, convinti di esercitare un sacro diritto. In realtà siamo noi stessi che abbiamo sconvolto la nostra mente e portiamo questa società verso la deriva....

di: Anonimo Pontino.

                                                                                                                                                                                                                                                  

Nessun commento:

Posta un commento