venerdì 29 gennaio 2016

LE FOIBE

LE FOIBE

Il Maresciallo Tito, capo supremo della ex Jugoslavia comunista si è reso responsabile dell’orrenda uccisione di migliaia e migliaia di Italiani, di tutti gli orientamenti politici, ivi compreso Italiani di fede comunista, con il silenzio assenso dell’allora ministro di Grazia e Giustizia del primo governo Repubblicano Italiano, Palmiro Togliatti, Leader dell’allora Partito Comunista Italiano (P.C.I.). La storiografia Italiana ha sempre cercato di nascondere queste orrende verità. Solo ultimamente si sta facendo finalmente luce. Qua sotto riportiamo degli articoli molto interessanti e completi sull’argomento Foibe.

Leggi di seguito i nostri Articoli:


domenica 24 gennaio 2016

LA GRANDE USURA E LA CORRUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI

LA GRANDE USURA E LA CORRUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI

da DISSONANZE
di: Anonimo Pontino.

I grandi esperti di economia e finanza vi diranno che il “Signoraggio Bancario” non esiste!

Che è una bufala! Vi diranno che la realtà non è quella che voi vedete con i vostri occhi, ma quella che vi dicono loro….

I grandi esperti dicono che:

“Il fatto che una Banca Centrale emittente iscriva al passivo il debito rappresentato dalla moneta emessa e all'attivo il credito di pari importo per il denaro che deve ricevere dallo Stato al quale la moneta stampata è destinata, fa esattamente pareggiare il conto economico e quindi nessun lucro particolare si manifesta a questo titolo a favore della banca centrale…”

Giusto o sbagliato?

Sbagliato.

E' come mettere in bilancio le fiches di plastica di un casinò con la moneta che esse rappresentano. Come può esserci parità tra un Certificato del Tesoro, che rappresenta in pratica le nostre future tasse REALI, e un pezzo di carta emesso da una banca?

Tutto questo insieme di menzogne, di false rappresentazioni della realtà, somministrato in modo martellante al popolo, serve a fargli accettare una politica tributaria e finanziaria che consente di trasferire sempre più denaro dal contribuente e dalla spesa pubblica alle tasche di banchieri e finanzieri…

La Grande Usura non è la banale applicazione di un interesse esoso, ma è la falsificazione monetaria operata da tutto il sistema bancario ADDEBITANDO la moneta emessa. Dovrebbe essere lo Stato Italiano ad emettere moneta in nome e per conto del Popolo Italiano accreditandola e non addebitandola, per il semplice fatto che siamo NOI a crearne il valore. Infatti se ci mettessimo a stampare moneta su un’isola deserta non si creerebbe ovviamente nessun VALORE.

Non è difficile da capire. La Grande Usura è il primo dei problemi.

Le conseguenze di questo sistema si hanno su tutti gli aspetti della nostra vita: morale, sociale, affettivo, familiare, lavorativo, spirituale, emotivo, ecc.



Nel Sistema del Debito il lavoro diventa un concetto ideologico imposto dalla necessità di reperire moneta. In televisione parlano di “meccanismo virtuoso della concorrenza reale”, ma nella realtà significa che ogni mansione diventa competizione economico-sociale per accaparrare MONETA.

Chi non accetta questa competizione viene considerato dal gregge inconsapevole come un FALLITO.

Il medico tedesco George Zachariae, che aveva in cura Mussolini, affermava: “Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale. Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori…”

Nella giungla societaria voluta dal Potere Assoluto del Capitale Finanziario e creata dallo scannamento del popolo sull’osso monetario, i valori del passato: Amore, Fedeltà, Coraggio, Sincerità, Gratitudine, Onestà diventano inutili “favolette”.

Il gregge inconsapevole è stato abituato già a scuola a conformarsi alle aspettative dei docenti, così nel mondo del lavoro cerca di conformarsi ai desideri dei superiori.

Adeguandosi alle leggi del profitto. È  sufficiente  soffocare  i  migliori  lati  umani,  esprimersi  nell’ipocrisia,  nella  meschinità, nell’adulazione e nel conformismo.

Il conformismo è il pilastro del politically correct. È uno dei requisiti fondamentali per la scalata nel mondo del lavoro e dei privilegi.

Il conformista spesso è un buonista, spegne i conflitti, non giudica per non essere giudicato. Usa termini che hanno una semantica positiva per definire cose contrarie al buon senso ed alla morale, purché siano considerate accettabili dai media e dall’aristocrazia politica. Nei cosiddetti sistemi “democratici” queste persone vivono il loro trionfo. La televisione è invasa da prezzolati  che travestono di senso civico le proprie “leccate” nei confronti del potere e dei suoi dogmi: l’evasione fiscale, l’omofobia, l’accoglienza, il multiculturalismo.

Dante Alighieri nel canto XVIII de l’Inferno non ebbe pietà per questi “lecchini”  tanto da immergerli in una bolgia piena di escrementi.

Il liberalismo è l’altro male verso cui viene spinta la massa inconsapevole dalla propaganda del potere. Cioè il fare della libertà un idolo. La libertà finisce col condurre le menti degli uomini fuori da ogni ancoraggio. Ogni verità o realtà che pretenda di imporsi sulla nostra mente viene interpretata come una diminuzione della libertà. Si Scende così in caos morale, convinti di esercitare un sacro diritto. In realtà siamo noi stessi che abbiamo sconvolto la nostra mente e portiamo questa società verso la deriva....

di: Anonimo Pontino.

                                                                                                                                                                                                                                                  

venerdì 22 gennaio 2016

UN PAESE FERMO A 70 FA!

Un paese fermo a 70 anni fa!

copertE’ l’Italia. Un paese oggi in mano a politici e burocrati che tengono in ostaggio 60 milioni di cittadini. Una pletora di incapaci incapaci di pensare ad altro se non alle proprie tasche. Epigoni di grandi politici del passato ci regalano ogni giorno con le loro fesserie momenti unici di comicità. Ci sarebbe da ridere se non fosse che a causa di tali esseri inetti ogni giorno tanti italiani muoiono o rischiano di morire.
E’ il caso delle due vittime che il maltempo ha provocato in Calabria: bastano infatti una o due giornate di pioggia in luoghi in cui piove al massimo 10-15 giorni all’anno per scatenare delle vere e proprie tragedie. Mentre vi scriviamo infatti è da poco cessato il maltempo che ha colpito la parte meridionale della Calabria, luogo dal quale anche noi vi scriviamo. Ebbene questo ultimo pezzo di stivale ebbe la fortuna di avere una visita del Duce che accortosi della situazione da ottavo (altro che terzo!) mondo già allora si diede da fare prendendo rapidissimi provvedimenti che potessero cambiare lo status quo di questo lembo d’Italia. Sul finire degli anni ’20 dello scorso secolo infatti, nonostante fossero passati 20 anni dal terremoto del 1908, gran parte degli abitanti di Reggio Calabria e Messina vivevano ancora nelle baracche di legno.
Ecco allora che sorserò nuovamene due città moderne ed ordinate (prima degli abusivismi edilizi del dopoguerra). Nel 1928 partirono i lavori della strada litorale jonica che avrebbe collegato Reggio Calabria a Taranto, ancora oggi unica strada di comunicazione per tutta la fascia jonica reggina e calabrese. Venne costruita anche la linea ferroviaria che avrebbe collegato la città dello Stretto alla città pugliese. Un unico binario lungo oltre 500 km non elettrificato (allora non esistevano ancora le locomotive elettriche).
Ad oggi, dopo 70 anni di democrazia, l’uomo sulla Luna, le macchine volanti etc. Reggio e Taranto sono collegate sempre da quella strada, ormai pericolosa e vetusta e da quella stessa linea ferroviaria. Accade cosi che se da Roma a Milano si impiegano meno di 3 ore in frecciarossa, da Reggio a Catanzaro ne servano oltre 4 (!!!) di treno su un binario unico, non elettrificato con le locomotive a gasolio.  Ed ecco la variante maltempo: in 2 giorni la SS106 crolla in più punti e la ferrovia viene spazzata dalle mareggiate. Quelle parti di Calabria sono adesso irraggiungibili per chiunque!
Forse diranno che è colpa del Fascismo i nostri politici campioni. O forse no: infatti nessun organo mediatico si è degnato di darvi queste notizie mentre da giorni imperversa la notiziona riguardante la proposta di legge de sig. Emanuele Fiano (partito democrativo, ovviamente) il quale vorrebbe condannare a “DUE ANNI DI CARCERE” chiunque commercializzi o anche solo esalti la figura di Benito Mussolini o del Fascismo. In parole povere: vorrebbe rendere illegale la vendita delle magliette piuttosto che del busto raffigurante il Duce.
Io invece gli suggerirei: 10 anni di carcere a tutti quei politici, burocrati, ladri et similia che in 70 anni non sono stati in grado di elettrificare nemmeno una linea ferroviaria! Su tale assurda e ridicola proposta di legge del partito democratico sono stato intervistato a Radio Cusano Campus: di seguito il link per ascoltare l’intervista. http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695 (Clicca su Giuseppe Minnella puntata del 3 novembre 2015).
Postate i vostri commenti. Nei prossimi giorni torneremo a parlare di storia. Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori.
Giuseppe Minnella – Dir. Resp. Ilduce.net

                                                                                                                           

martedì 19 gennaio 2016

CHIAMALE (se vuoi) OPINIONI



CHIAMALE (se vuoi) OPINIONI

"Democrazia":

E' la più grande sciagura che possa essere capitata all'Italia e agli italiani.

E' il regime della violenza, della menzogna e della malafede basta dare un'occhiata ai quotidiani. E' il regime dell'intrallazzo, della corruzione, non soltanto di quella che si riferisce all'approfittarsi del pubblico denaro, ma è la corruzione delle coscienze, la corruzione delle menti, la corruzione degli animi, del pensiero; è il regime che difende e praticamente privilegia i furfanti e i delinquenti, a scapito dei cittadini onesti. E' il regime che in Italia ha provocato i più gravi disastri ambientali per aver desertificato le montagne senza rimpiazzare gli alberi, è colpevole di provocare l'inondazione delle città per aver trascurato di ripulire tombini, fogne e letti dei vari corsi d'acqua.

E' il regime che permette a quattro straccioni stranieri di devastare una città come Roma.

Basta leggere le cronache dei giornali (anche quelli al servizio del "potere") per rendersi conto che in un "Paese" (non una Nazione) (s)governato da imbecilli e ladri, tutto questo,ed altro, può accadere!.

Scuole che cadono a pezzi, Ponti appena costruiti che crollano Personalità politiche, della magistratura, delle forze dell'ordine e, se non bastasse, anche della Chiesa. Alti prelati che si impossessano del denaro dei fedeli.. Accade di tutto. Anche le cose più impensabili. Tutti, dico tutti, rubano intrallazzano e delinquono, al di fuori da ogni immaginazione.

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"La Strage Degli Innocenti".

Non è che, in linea di massima, si sia contrari al divorzio. A volte, in casi particolari, lo riconosciamo, è necessario.

Riteniamo però che tale Istituto che prevede la separazione definitiva di due coniugi - se non in casi particolarmente gravissimi - non dovrebbe essere applicato laddove ci sono figli. Specie se minorenni.

Questa forma sempre ed in ogni caso traumatica di separazione tra un uomo e una donna, dovrebbe essere impedita, cioè negata dalla legge, non consentita quando nella famiglia sono presenti figli minori o comunque ancora a carico dei genitori. Figli cioè che non avrebbero la possibilità di provvedere a sé stessi per la loro sopravvivenza. Cioè per nutrirsi, coprirsi ed avere un tetto.

Infatti l'istituzione "divorzio", così come se ne fa uso ed abuso al giorno d'oggi, insieme a quell'altra infausta legge sulla permissività dell'borto - quando usati - come oggi accade - indiscriminatamente, ha portato con sé quella che ben possiamo definire una nuova "strage degli innocenti".

Tralasciando per ora l'argomento "aborto", che va trattato a sé, per quanto concerne il "divorzio", crediamo di poter affermare che quei genitori che si accingono a separarsi definitivamente magari "affermando" nello stesso tempo di amare i propri figli, sono degli emeriti ipocriti. Amano infatti soltanto sé stessi. Della loro prole all'atto pratico non gliene frega nulla.

Da incoscienti  - o estremamente egoisti - quali sono, sono lontani dall'idea e non interessa loro quasi nulla di quale possa essere  il trauma di un figlio, specie se minore - che li vede assistere alla loro separazione.

Non hanno la più pallida idea di come possano essere sconvolti i loro cuori e le loro giovani menti!

Non gliene frega nulla di sapere che da quel momento in poi verranno sballottati come pacchi postali da una parte all'altra: il fine settimana con il papà (e quasi sempre un'altra donna), gli altri giorni della settimana con la mamma (e quasi sempre un altro uomo), e viceversa.

Per non parlare dei casi in cui la separazione dei genitori è avvenuta perché uno dei due si è dichiarato omosessuale.

In questi casi l'adolescente o il pre-adolescente, è costretto a trascorrere alcuni giorni della settimana con suo padre ed il suo partner, scoprendo che dormono nello stesso letto. Ma c'è di più: il padre (questo è un fatto vero trasmesso in TIVU) pretende di "spiegare" che lui è diventato omosessuale ed è "innamorato" di un uomo.

Senza pensare alle conseguenze più prossime. Quelle cioè che il ragazzo, frequentando la scuola, essendo la sua situazione di pubblico dominio, si sentirà oggetto di scherno da parte dei compagni (tutti sappiamo come siano incoscientemente atroci i ragazzi!) che usando un vocabolario non..raffinato, lo derideranno per avere una padre ..."culattone".

Questo succede perché a gay, transessuali e lesbiche è stata dato un tale spazio ed una pubblicità che permette loro di riunirsi addirittura in pagliaccesche manifestazioni e schiamazzanti cortei regolarmente autorizzati dalle stupide nostre "autorità"per "affermare il loro stato. Faccenda che non interessa nessuno. Possiamo quindi immaginare (ma no che non lo possiamo!) le turbe psicologiche di cui e costretto a soffrire un ragazzo in queste tristi condizioni di vita.

Lo shok che avverte il bimbo o ragazzo per queste situazioni, è inenarrabile e (al 90%) inciderà negativamente sulla sua crescita e sulla sua maturazione psicologica.

Nel migliore dei casi, le vacanze trascorse in parte con la mamma (in compagnia di un estraneo) e in parte con il babbo (in compagnia di un'estranea) si risolvono in giornate che il ragazzo, salvo casi eccezionali, vorrà al più presto dimenticare.

Figli insomma che diventeranno uomini o donne senza conoscere il valore di appartenere ad una famiglia, il valore di certi affetti. Situazioni che a loro volta,diventati adulti, troveranno naturale far subire ai propri discepoli.

Si può concludere affermando che è sempre meglio vivere in una famiglia disastrata ma unita, che vivere senza famiglia. Quest'ultima situazione è la vera iattura. Però in "compenso" questi ragazzi sono stati eletti dalla democrazia a giudici ed educatori degli adulti. Tutti i giorni (scusate se salto di palo in frasca) sui quotidiani appare qualche stupido esempio di questa forma penosa e ipocrita di pseudo democrazia. L'ultimo che mi è saltato all'occhio e sul Corsera di domenica 31 dicembre 2015, pagina 5 Cronaca di Milano: La redattrice, certa Paola d'amico, ci informa che il "Consiglio dei Ragazzi" della zona 1, ha affisso dei cartelli in cui si dice (anzi, si "intima"):

"Non fumare e tieni pulito!"

Avete capito?

Ora non sono più gli adulti che raccomandano ai ragazzi di comportarsi bene, ma il contrario: i ragazzi (oltre che dare il "voto" ai loro professori) "invitano" gli adulti a non fumare e tenere pulito. La democrazia ci ha fornito nuovi educatori!

Poveretti. Come siamo ridotti male! Purtroppo per loro, questi futuri uomini e donne non sanno a quale amaro destino vanno incontro! Ma il bello è che nemmeno gli adulti lo immaginano. Questa democrazia è la rovina di ogni cosa sotto ogni aspetto. Non aggiungo altro, se non che, purtroppo la gente, per esserci arrivata gradualmente, non se ne accorge delle tonnellate di merda sotto cui è sommersa.


                                                                                                                                           

domenica 17 gennaio 2016

LA SITUAZIONE GEOPOLITICA...

 
 
La situazione geopolitica del Vicino Oriente e dell’Europa, mentre incombe il pericolo di uno scontro tra Iran e Arabia  Saudita
 
Amani Sadat per ItaliaSociale ne ha parlato con lo scrittore e giornalista Giulietto Chiesa
 
A.S.: Come percepisce la tensione di queste ultime settimane fra Iran e Arabia Saudita. Lo scontro secondo lei è soltanto religioso come ci vogliono fare credere o soprattutto politico? Questa situazione a chi giova?
Giulietto Chiesa: Sicuramente la componente religiosa è presente ma lo scontro è principalmente geopolitico. Questa zona è molto importante, è il punto dove si incrociano gli interessi economici, politici e storici del mondo.
Senza dubbio il potere della famiglia saudita si sente compromesso dall’Iran. Nell’ultimo periodo, prima di questi fatti, stavamo assistendo ad una storica apertura dell’occidente verso l’Iran, che fino a quel momento era stato completamente isolato dal contesto mondiale. Come dire, un tentativo positivo di riallacciare i rapporti dell’Iran con l’occidente che stava bene a pochi. Questo naturalmente spiega il motivo della provocazione saudita attraverso l’esecuzione dell’imam sciita. Questa provocazione non ha nulla di improvvisato, è stata concepita a sangue freddo per rompere il disegno antiamericano e impedire che l’Iran torni a far parte del contesto internazionale. La provocazione è partita da un paese, quello saudita, che dal dopo guerra ad oggi, è semplicemente uno strumento nelle mani degli Stati Uniti.
In secondo luogo non dimentichiamo che l’Arabia Saudita ha subito una forte sconfitta sul piano militare dalla Russia che combatte in Siria contro l’Isis e che ha impedito la catastrofica caduta del governo di Bashar Hassad sconvolgendo i precedenti “equilibri”. Adesso bisogna aspetta la controffensiva. Siamo come dico sempre alla vigilia della guerra.
 
A.S.: Ecco rispetto a guerra e conflitti, è opportuno secondo lei parlare di “scontro fra imperialismi”, dove le nazioni principalmente coinvolte sono Cina, Russia e Stati Uniti?
Giulietto Chiesa: Assolutamente no, questo non è uno scontro fra imperialismi ma è un attacco unilaterale, da parte dell’impero, quello americano, verso il resto del mondo ed è quindi imperiale non imperialista. Esiste un solo dominio politico in questo momento, ed è appunto quello americano, chiaramente in decadenza.
 
A.S.: Israele fa parte di questo disegno politico? Che ruolo ha?
Giulietto Chiesa: Certo, Israele è parte integrante di questo impero e la sua influenza è decisiva e enormemente importante per le scelte degli Stati Uniti. La sua stessa esistenza politica è un focolaio di guerra, e questo rimarrà un dato di fatto, finché non si deciderà a convivere civilmente con i vicini arabi.
 
A.S.: Di cosa parliamo quando ci riferiamo ad ISIS?
Giulietto Chiesa: parliamo di un prodotto di ispirazione e organizzazione occidentale dei servizi segreti e finanziato dai denari di Arabia Saudita e Qatar, ma che nulla centra con l’islam.
 
A.S.: La situazione interna agli Stati Uniti ora?
Giulietto Chiesa: L’America è profondamente divisa, non esiste una mono élite. Da un lato abbiamo Obama, con una linea più “morbida” mentre dall’altra troviamo i GOP (Grand Old Party) ovvero i repubblicani, che stanno arrivando al potere e che rappresentano pericolo e fonte di guerra per tutti indistintamente. Sono letteralmente dei dementi irresponsabili, dementi molto forti e molto ricchi legati al potere bancario e militare. Per questo prevedo un aggravamento.
 
A.S.: La situazione in Europa invece?
Giulietto Chiesa: Anche l’Europa è divisa, è in balia del destino, destino creato dagli Stati Uniti e dai suoi vassalli del golfo. La paura del terrorismo islamico ormai ha invaso l’Europa, ma ripeto non è da imputare all’Islam. Le versioni che ci vengono date a riguardo sono totalmente false e distorte, così è stato per Charly Hebdo e così è per l’attentato di Parigi del 13 novembre. Lei sa che le indagini su Charlie Hebdo sono state fermate e chiuse invocando il segreto militare dal ministro dell’interno francese Cazeneuve? Questo conferma le mie considerazioni, che ho esaurientemente chiarito nel mio nuovo libro che uscirà in Francia presto, il libro parlerà delle falsificazioni sui due attentati di Parigi.
Comunque credo che il paragone con l’11 settembre sia proprio necessario e essenziale perché questi attentati sono di matrice interna agli stati in cui sono avvenuti. Servizi segreti deviati e una classe politica venduta al soldo delle multinazionali ha apertamente dichiarato guerra all’intera umanità. Il governo francese presieduto da Hollande è responsabile di un crimine internazionale. I morti di Parigi devono chiedere conto al loro stesso governo. La Francia che ha subito quello che ha subito è un paese terrorista che ha attaccato indebitamente e a più riprese la Libia e la Siria.
 
A.S.: Riguardo alla disinformazione?
Giulietto Chiesa: Il nostro problema in Europa è la non presenza di una vera democrazia. Noi crediamo di essere il regno della democrazia ma non lo siamo più. Anche in Italia la democrazia è in crisi, il senso democratico quello della nostra costituzione viene sistematicamente svilito e modificato. Vede fino ad oggi l’occidente è stato invaso da un’informazione “mainstream”, che dava spazio a una sola versione dei fatti. Per esempio è ormai evidente come tutta l’informazione sull’Iran era ed è estremamente menzognera. L’Iran non è uno stato terrorista come con tutta evidenza hanno voluto farci credere per molto tempo.
 
A.S.: Come dobbiamo inquadrare i fatti di Colonia? Per esempio la Merkel non esclude la via delle espulsioni rapide e dice "Verità o danno a maggioranza”. La strumentalizzazione di questo episodio, fin troppo paradossale per essere considerato spontaneo, a che conseguenze crede ci porterà?
Giulietto Chiesa: Naturalmente si mostrano le presunte cause e si oscurano i conseguenti effetti. Coloro che si sono resi responsabili dei fatti di Colonia sono persone disperate spesso miserabili, molti sono capri ispiratori usati da forze più potenti di loro. Sono profughi e migrati di una guerra che noi abbiamo creato. È un confronto fra due culture diverse che non si conoscono e che per certi versi non si amano, ed è proprio su questo che si innesta il flusso nefasto dei provocatori occidentali, provocatori che sono di vitale importanza al disegno. Sono provocatori che raccontano menzogne su menzogne ingrandendo episodi modesti e oscurando episodi di vitale importanza.
La narrazione in voga in queste settimane è con tutta evidenza una narrazione estremamente mentitrice e gravemente distorsiva dei fatti reali, che dice con chiarezza che c'è chi vuole far salire l'isteria e la paura fra gli europei, perché come sappiamo la paura è lo strumento principale di manipolazione degli individui. I media strumentalizzano questi fatti per creare un clima islamofobo funzionale alla creazione del consenso verso politiche che con il pretesto di difendere l'identità nazionale e l'ordine pubblico in realtà calpestano i nostri diritti civili e sociali.
Questo episodio non dovrebbe costituire la prima notizia all’ordine del giorno. Vi è un agenda precisa, io parlo da giornalista; in questa agenda troviamo al primo punto una notizia che vale cinque, per esempio, mentre al decimo punto la notizia che ne vale mille. E allora la nostra attenzione va a problemi secondari a discapito di quelli principali e essenziali. Ogni giorno vediamo italiani che violentano donne italiane e europei che violentano donne europee ma questo però passa in secondo piano. Io penso che quando il confronto sarà su metri analoghi potremmo allora discutere di questo.
I seminatori di odio verso i migrati non affrontano mai importanti e essenziali domande, come chi ha creato le basi di questo enorme flusso migratorio? Qual è il vero motivo di ciò che accade oggi?
Io credo che tutto ciò sia la conseguenza finale di molte nostre decisioni, come per esempio quella di liberare il flusso incontrollato dei capitali. Se io sposto ingenti capitali da una parte all’altra del mondo è naturale che ciò strangoli la crescita e aumenti la povertà di molte altre nazioni (la maggioranza ovviamente). Gli occidentali per secoli hanno ripulito queste nazioni dalle loro risorse, venduto armi, finanziato e concepito guerre, sono stati motivo di povertà e disoccupazione per queste popolazioni. La globalizzazione è questo, dall’altra parte del mondo avremo milioni e milioni di persone che rimarranno senza terra, senza lavoro e senza futuro. Poi ci stupiamo se milioni di persone si trovano oggi fuori dal luogo dove sono nate e cresciute ma ciò è la normale conseguenza. Ecco i fatti di Colonia devono essere inquadrati in quest’ottica.
 
 
“Giulietto Chiesa è un giornalista, politico e scrittore italiano, attivista nel campo dei diritti umani combatte da anni contro la disinformazione e i centri di potere. È presidente dell'associazione MegaChip e sostiene da anni Pandora TV, un nuovo canale di controinformazione e denuncia delle guerre Nato.
È stato parlamentare europeo e membro della commissione istituita dall’unione europea per le indagini sugli atti di violazione delle norme internazionali ad opera della CIA. Al riguardo ha scritto un libro, “Le carceri segrete della CIA in Europa”, dove in base all’inchiesta da lui affrontata, racconta e denuncia la violazione dei diritti umani da parte dei servizi segreti di molti Stati Europei.
Esperto di globalizzazione e informazione, è autore di numerose letture fra cui, “Afghanistan anno zero”, “Barack o Bush“ e da ultimo “Invece della catastrofe”. Presto sarà in uscita un suo nuovo libro sulle falsificazioni dell’attentato di Charly Hebdo”.