martedì 18 giugno 2024

I GIUDA

                                                                         I GIUDA


Caro Bocchieri,

intervengo a proposito dell'articolo di Giuliano Fiorani, dal titolo “A Gianfranco Fini, ai servi sciocchi e ai giuda” e, in particolare a quanto scritto a pagina 22 di “Intervento” di marzo-aprile 2024.
Mi riferisco alla citazione nella quale la più volte parlamentare italiana ed europea Cristiana Muscardini, preoccupata per certi sbandamenti e cadute di Valori nel M.S.I. scriveva il 7 novembre 1986 : “Caro Segretario...la defascistizzazione del Partito può essere una cosa buona se riferita ad aspetti ed atteggiamenti, ma non è accettabile se riferita ai contenuti base, sia di tipo politico-sociale che morale...Ognuno di noi potrà un domani sedersi al tavolo delle trattative con altri partiti, solo se a quel tavolo tutti sapranno con chiarezza che nessuno di noi, ne in forma palese ne in forma strisciante, rinnega non solo il passato ma anche il futuro del fascismo. Fascismo degli anni 2000, fascismo proiettato nella storia futura, ma fascismo”.
Poichè l'articolo di Fiorani è tutto incentrato sulle responsabilità di Gianfranco Fini per la “svolta” o “tradimento” degli Ideali del Movimento Sociale Italiano nei confronti del Fascismo, è appena il caso di ricordare che la stessa Cristiana Muscardini, che ho avuto l'onore (sic!) di ospitare a Verbania in diverse delle nostre manifestazioni o commemorazioni che allora organizzavo come Segretario cittadino del M.S.I., fa parte di quella schiera di missini che a Fiuggi si erano impegnati a rinnegare tutto, perché non vedevano l'ora di entrare nelle stanze del potere, non importa se al seguito e grazie alla chiacchieratissima lobby berlusconiana, purché per loro si spalancassero le stanze del potere.
Schiera di missini che, pur di entrare in Parlamento, nei Consigli Regionali, nei salotti televisivi e giornalistici, nei Consigli di Amministrazione degli Enti di Stato, disciplinatamente si erano uniformati alle disposizioni finiane di : “Evitare ogni commemorazione nostalgica, anche quelle a ricordo dei martiri missini giovani o anziani degli anni 70-80, per non dare l'immagine di un partito reducistico”.
Schiera di missini che, prima sotto le bandiere di Alleanza Nazionale e oggi sotto quelle di Fratelli d'Italia, fanno ogni giorno le democratiche acrobazie verbali per attestare che “hanno rinnegato non solo il passato ma anche il futuro del fascismo”.
A futura memoria!
Adriano Rebecchi Martinelli

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