domenica 16 giugno 2019

SOVRANISMO E SOVRANITA´


Sovranismo e «Sovranità»: Occupazione militare della penisola 

di Federico Dal Cortivo

Alla luce delle recenti elezioni europee dove i partiti «sovranisti» hanno guadagnato posizioni rispetto alle altre formazioni allineate ai dettami della finanza apolide e del turbo capitalismo, è bene rammentare che di «vera sovranità» si può parlare solo quando il proprio territorio nazionale è libero da qualsiasi presenza straniera, che di fatto detta le linee guida, sia della politica interna ed estera, sia di quella economica.

La Lega e il movimento 5Stelle avevano fatto propri alcuni punti importanti del sovranismo nella campagna elettorale del 2018, come l’uscita dall’euro e dalla Ue, ora vedremo se, alla prova dei fatti, i due schieramenti sapranno portare avanti, il più coerentemente possibile, le promesse fatte agli italiani.

Quello che, però, non hanno mai messo in agenda, è una possibile uscita dell’Italia dall’Alleanza Atlantica, che di fatto alleanza non lo è, visto che si presuppone che due Nazioni alleate siano sullo stesso piano e condividano obiettivi comuni e di reciproco interesse verso minacce esterne e la possibile minaccia esterna dopo l’implosione dell’Unione Sovietica, oggi non esiste più…

«Con il trattato di pace di Parigi del 1947, veniva sancita la fine della sovranità politica ed economica dell’Italia. Sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale ad opera di Stati Uniti e Gran Bretagna, per essa si aprivano scenari di totale sudditanza agli Stati Uniti.
Le truppe statunitensi che erano sbarcate in Sicilia nel luglio del 1943, con la complicità della Mafia, Massoneria e Vaticano(1), da allora non lasceranno più il territorio italiano.
Il 4 aprile 1949 nasceva la NATO che nelle intenzioni avrebbe dovuto difendere l’Europa Occidentale dalle mire dell’Unione Sovietica e poi successivamente dal Patto di Varsavia costituito nel 1955..»

Sulla carta quindi si trattava di un alleanza militare tesa a difendere le democrazie occidentali, nei fatti si trattava di uno strumento in mano alla potenza egemone gli Usa.

Oggi la NATO rappresenta uno dei principale strumenti della politica estera di Washington, in proiezione offensiva anche al di fuori dell’Europa e contro gli interessi dell’Europa ed è palese che una ridiscussione della nostra presenza in tale contesto rappresenti il vero punto di partenza per riappropriarci della nostra sovranità.

Extraterritorialità basi Usa
Le basi statunitensi pongono un problema non solo politico, ma anche giuridico perché esse sono sottratte di fatto alle leggi italiane e quindi coprono le attività in esse svolte con segreto militare e di Stato.

Gli stessi militari statunitensi non possono essere processati da tribunali italiani, ma solo da quelli militari delle loro Forze Armate.

Un episodio su tutti, la strage del monte Cermis del 3 febbraio 1998, quando un velivolo dei Marines EA 6B Prowler volando al di sotto delle quota di sicurezza tranciò i cavi della funivia che da Cavalese porta al monte Cermis.

Nello schianto muoiono 19 turisti di varie nazionalità europee.

Le pene inflitte ai responsabili furono irrisorie.

Sono oltre 100 i siti militari controllati da Us Army-Us - Air Force e Us Navy, tra cui quelli con ordigni nucleari come Aviano e Ghedi, il primo nell’Italia Nord Orientale, unica base aerea Usa a Sud della Germania, sede del 31° Fighter Wing su F 16, del 31° Maintenance Group. 31° Mission Support Group - Medicale Group - La missione principale del 31° Wing, è quella di condurre operazioni aeree nel Sud Europa, anche strike nucleari.

Ha fornito appoggio aereo durante l’attacco NATO alla Serbia nel 1999, Ghedi, situata in Lombardia, ospita bombe nucleari tattiche ed è sede del 7402° Munitions Support Group.


(1) Arrivano i nostri - Alfio Caruso - Editore Longanesi

                                                                                                                  

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