sabato 14 febbraio 2015

VERSO UN NUOVO BOLSCEVISMO

 

VERSO UN NUOVO BOLSCEVISMO -- da Dissonanze E. Longo

“ Se il popolo americano permetterà alla Banca Centrale di controllare l’emissione della sua moneta corrente, prima con l’inflazione  e poi con la deflazione, le banche e le società che vi cresceranno attorno PRIVERANNO IL POPOLO DI OGNI SUA PROPRIETA’ al punto che i suoi figli si ritroveranno un giorno senza casa sul continente…”. 

Questa fu la risposta che il terzo presidente degli U.S.A., Thomas Jefferson, scrisse nel 1781 all’economista Alexander Hamilton, che esercitò delle pressioni, affinché il Congresso autorizzasse la costituzione della prima banca centrale di proprietà privata! Purtroppo la spuntò Hamilton, il cui volto ebbe il privilegio di comparire, guarda caso, sulle banconote, anche se lo stesso non fu mai presidente! Ma il male che a battere moneta fosse la banca centrale non investì solo gli U.S.A.,poiché oggi ben 2/3 degli stati del mondo sono sotto l’influenza politica di coloro che si fanno chiamare spudoratamente “angeli del Bene”. Gli stati, non potendo stampare banconote, sono costretti a chiederle in prestito a banche centrali PRIVATE, che creano il denaro dal nulla a costo quasi zero e poi lo prestano AD INTERESSE agli stati, che in tal modo si indebitano (con la banca centrale!). Infatti dalla differenza tra il valore facciale della banconota (cioè tra il valore convenzionale) e quello del costo della produzione (che è di pochi centesimi di euro!) la somma risultante viene caricata di interessi a beneficio delle banche centrali! 

Pertanto è solo un gioco al massacro ai danni dello stato sociale, parlare di riduzione di spesa pubblica, se prima gli stati (ex-sovrani,aimè!) non torneranno ad essere i proprietari della moneta e a stamparla loro stessi! Il tutto,ovviamente, deve essere accompagnato da una riduzione dei costi delle pubbliche amministrazioni, della politica e degli sprechi. Perché se gli stati (e quindi i popoli) tornassero ad essere i proprietari della moneta emessa, sarebbe da sciagurati emettere banconote a costo quasi zero solo per mantenere l’attuale classe dirigente parassitaria e privilegiata all’inverosimile, creando un altro tipo di problema che si chiama inflazione. Sempre in tema di presidenti degli U.S.A. informo che il 4 giugno 1963 con l’ordine esecutivo 11.110, l’allora presidente Kennedy dava al Ministero del Tesoro il potere di stampare il denaro, togliendolo così di fatto alla Banca Centrale (Federal Reserve). Kennedy 6 mesi dopo andò a Dallas, da dove, come ben sappiamo,non fece mai più ritorno. Il suo successore, il presidente Lindon Johnson, eliminò l’ordine esecutivo di Kennedy e da allora nessun presidente U.S.A. si permise di sfidare la Fed! Forse sfidare la Fed porta male? Molti dicono che il prof. Monti ha fallito, perché non ha potuto (o non ha voluto?) ridurre i costi della politica e sta facendo pagare il debito pubblico al popolo. Ha fallito, o invece mi chiedo io, ci vuole falliti?

Il nuovo Bolscevismo, più pericoloso di quello sovietico, è quello finanziario europeo. Alcuni anni  fa la famosa signora Thatcher aveva capito in anticipo cosa si nascondesse dietro al progetto europeo dell’euro. L’intenzione era quella di espropriare la democrazia e la sovranità agli Stati per mettere il potere nelle mani di persone che non possono essere chiamate a rispondere di ciò che fanno a danno degli Stati nazionali. La signora inglese aveva intuito che l’euro non avrebbe funzionato e che quel progetto sarebbe stato molto pericoloso per la democrazia inglese. Mentre l’euro – disastro prendeva forma in questi anni, anche io mi  rendevo conto dei motivi di quella tanto discussa scelta fatta dalla Lady di ferro. Ma neppure nelle mie più pessimistiche ipotesi formulate già una decina di anni fa sui destini dei popoli europei, avrei potuto immaginare quello che Rehn e la Troika, ossia la B.C.E., il F.M.I. e la Commissione Europea (perché a comandare è la Commissione, non il Parlamento Europeo!) hanno fatto quest’anno. Gli stessi, infatti, si sono abbassati al livello di scippatori da strada, portando via dai conti correnti della gente dei soldi, pur di tenere in piedi questo fallimento che si chiama EURO! Li hanno presi dai piccoli investitori in diretta violazione della promessa fatta nel 2008, stabilendo così un pericoloso precedente. 

Il messaggio mandato agli investitori e ai piccoli risparmiatori è chiaro: togliere i soldi dalle banche dell’euro – zona prima che “quei signori” li vadano a cercare. Con quello che è stato fatto a Cipro è stata suonata la campana a morte dell’euro. Chi nella comunità internazionale si fiderà più a lasciare i propri soldi, dopo che è stato stabilito questo precedente? Il colmo dell’ironia è stato per me sentire i commenti del Primo Ministro russo, Dimitri Medvedev che sulla faccenda cipriota ha detto: “ Posso soltanto paragonarle alle decisioni prese un tempo dalle autorità sovietiche”. A buon intenditor….Ma non finisce qui! C’è infatti un’altra proposta tedesca, ossia quella di confiscare una parte del valore delle proprietà alla gente negli Stati dell’eurozona nell’Europa del Sud. Questa “unione” europea è il nuovo bolscevismo, ma peggiore di quello che c’era in Russia, perché a portare a compimento tale progetto di distruzione della proprietà privata e delle piccole attività in proprio, stavolta sono le banche!  Il loro potere finanziario, economico, politico è illimitato e sta creando una miseria umana con pochi precedenti nella storia! I loro profitti, le loro speculazioni sono tassate in percentuale molto meno di quel poco che guadagna il mio barbiere! Spero che la gente se ne renda conto in fretta e prima le spazzerà via, meglio sarà per tutti. E il Parlamento europeo ha la possibilità di chiedere conto alla Commissione Europea? In democrazia il potere legislativo ed esecutivo sono divisi: uno al parlamento e l’altro al governo. In Europa sono entrambi detenuti dalla Commissione Europea e il Parlamento è ridotto al rango di organo di ratifica, in pratica conto poco più della nostra circoscrizione. Anche Frits Bolkenstein, ex commissario europeo e cittadino olandese, ha sostenuto che il Parlamento Europeo non è più un organo rappresentativo! Perché lo è mai stato?   
                                                Andrea Mantellini, cons. Circoscrizione 1 Comune di Forlì
                                                                                                                                                                                             

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