Ci
hanno divisi in partiti per poterci dominare meglio. Ci hanno
suddivisi in classi per poterci distogliere dai nostri comuni
problemi. Ci hanno schierati a destra, a sinistra, al centro,
inventando teorie a compartimenti stagni, assicurando
l'assurda inconciliabilità del nazionale e del sociale, del
personale e del comunitario. Ci hanno spinti l'uno contro
l'altro in nome di falsi miti, infettandoci con le ideologie.
Hanno fatto in modo che il sangue della migliore gioventù
bagnasse il selciato e loro, i mandanti, hanno portato a
braccia le bare.
E mentre tutto questo accadeva, l'oligarchia mercantile che
detiene il potere in accordo con l' imperialismo straniero
ingrassava distruggendo la nostra economia, le nostre libertà,
la nostra dignità nazionale.
Ma il meccanismo si è inceppato. Il referendum, le elezioni
amministrative, l'azione svolta da forze autonome in campo
sindacale, l'azione intrapresa in quartieri, scuole, campagne,
dalle avanguardie rivoluzionarie, dimostrano oggi
inequivocabilmente la volontà di rigetto da parte del popolo
di coloro che pretenderebbero di rappresentarlo.
I grandi mezzi di informazione, ciechi o in mala fede, hanno
minimizzato e minimizzano i fatti, non collegano l'emergere di
tante situazioni, di tante realtà.
Ma il popolo deve conquistare l'autonomia, la libertà,
l'indipendenza. Dobbiamo rifiutare gli schemi. Tutti gli
schemi che il potere ci impone.
Fuggire le classificazioni artificiali, le divisioni
inesistenti.
Non più di destra, non più di centro. Non più di sinistra.
Fuori dalle sedi dei partiti.
Disertando le loro iniziative. Non più borghesi, non più
proletari. Ma uomini. Uomini liberi che, organizzandosi e
battendosi nelle fabbriche, negli uffici, sui mercati, nelle
città, scoprono un senso nuovo, da tempo smarrito. Il senso di
unità, il senso di creatività che farà e che già sta facendo
di questi uomini liberi un popolo.
E questo popolo, isolati e travolti i rappresentanti
dell'odierno potere, porrà se stesso alla guida dei propri
destini.
Realizzerà una diversa qualità della vita.
Darà corpo ad una cultura propria, schietta, genuina.
Renderà la nostra una nazione libera e ben governata alla
quale saremo lieti di appartenere.
Una nazione che sarà di esempio per i popoli mediterranei ed
europei in lotta, anch'essi, per riscattare un vergognoso
presente.