lunedì 31 ottobre 2016

NOSTRE EDIZIONI

NETTUNIA. Una città fascista 1940-1945

Autore: Pietro Cappellari
Editore: Herald Editore (Roma 2011)
Formato: 17x24 (429 pagine)
Prezzo: 30 Euro
Info: cappellaripietro@gmail.com
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Nettunia Nettunia venne ufficialmente “fondata” il 24 gennaio 1940-XVIII E.F. con l’organica fusione dei due preesistenti Comuni di Anzio e Nettuno. Questa cittadina è degna di essere annoverata tra le “città fantasma”, tra quegli antichi agglomerati urbani che la storia ha sepolto e delle quali si è persa memoria storica.
Nettunia fu un “progetto” del Regime fascista e per questo fu condannata a una damnatio memoriae che permane tutt’oggi. Anche tra i residenti di Anzio e Nettuno pochi sanno cosa fu Nettunia e questi pochi, molto spesso, hanno delle informazioni – o dei ricordi – del tutto deformati da pregiudizi consolidati, dalle ideologie politiche, dalla televisione e dalla stampa.
La storia di Nettunia è intimamente legata alla Seconda Guerra Mondiale. Non solo per il particolare periodo storico che la vide nascere, ma anche per il rapporto che s’instaurò con i numerosi militari che si avvicendarono sul suo territorio, sede di importanti installazioni delle Regie Forze Armate.
Nettunia, fu devastata dalla guerra, quella guerra che iniziò con i bombardamenti angloamericani ed ebbe il suo apice nello sbarco alleato del 22 gennaio 1944 e nelle successive battaglie che sconvolsero tutto il territorio della testa di ponte.
Tra questi eventi si colloca l’8 settembre 1943: la resa incondizionata dell’Italia, l’occupazione germanica, lo squagliamento dei reparti del Regio Esercito. Anche in questo caso, Nettunia ha una storia da raccontare. Una storia straordinaria e sconosciuta.
Una cattiva “coscienza” elaborò, nel dopoguerra, il mito delle “tre giornate di Nettuno”. Un mito che affermava che, dopo l’8 settembre, il “popolo di Nettuno” era insorto contro i “nazi-fascisti”.
Si trattò semplicemente di una grossolana operazione di manipolazione della storia. I documenti da noi ritrovati hanno, per la prima volta, potuto far luce su cosa avvenne realmente nella cittadina in quei caotici giorni, smantellando la vulgata resistenziale.
Parte non secondaria di questo studio riguarda l’esame delle violenze che gli Alleati commisero contro la popolazione dopo l’operazione di sbarco. Crimini di ogni tipo, oggi dimenticati o addirittura giustificati. Furti, rapine, omicidi, stupri, perdita della dignità nazionale, furono il triste tributo da pagare a coloro che vennero chiamati “liberatori”.
Con questo lavoro, per la prima volta, viene presentata al pubblico la storia di Nettunia, un progetto straordinario nato dalla tenace volontà di riscattare nel Lavoro le Tradizioni millenarie di un Popolo.


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Lo sbarco di Nettunia

II EDIZIONE

Pietro Cappellari


Grazie a questo lavoro si possono scoprire fatti e che smentiscono, in larga misura, la vulgata a proposito del celebre evento
La Herald Editore ha dato alle stampe la seconda edizione dello studio del Dott. Pietro Cappellari Lo sbarco di Nettunia e la battaglia di Roma. Esaurita la prima edizione, la casa editrice romana ha deciso di ristampare il volume che ormai è diventato uno dei capisaldi della storiografia italiana sulla Seconda Guerra Mondiale. La presentazione del volume in quarta di copertina è sempre del Prof. Alberto B. Mariantoni, grande studioso e uomo di cultura scomparso improvvisamente nel 2012. Si tratta di una presentazione che vale la pena leggere, in quanto riassume tutta l’importanza dell’opera di Cappellari:
«Tempo di Storia, con la “S” maiuscola. Tempo di immancabile e doverosa rimessa in discussione degli innumerevoli miti e delle vanagloriose leggende di guerra dei soliti “liberatori”. Tempo, in fine, di una oggettiva e salutare rivalutazione di tutti quegli Italiani che, per libera scelta e piena determinazione, rifiutando l’armistizio e il tradimento regio dell’8 Settembre 1943, ebbero il coraggio di lanciare intrepidamente il loro cuore oltre l’ostacolo, e di contrastare valorosamente metro per metro, con il loro volontario ed esemplare sacrificio, il rullo compressore dell’incontenibile invasione militare angloamericana, fino dentro le mura di Roma.
In una frase: tempo di ritorno alla realtà dei fatti. In particolare, in questo […] lavoro, Cappellari ci permette di penetrare negli anfratti nascosti e fino ad ora proibiti della genuina ricerca storica e di scoprire, meravigliati e sorpresi, una serie di fatti e di situazioni che smentiscono, in larga misura, la vulgata a proposito del celebre sbarco angloamericano di Nettunia. Scopriamo, al momento dello sbarco alleato sulle spiagge di Nettunia, l’eroismo dei soldati germanici, dei Paracadutisti del “Folgore”, dei Marò del “Barbarigo”, degli uomini delle SS italiane, degli equipaggi dei barchini esplosivi della Xa MAS, nel tentativo di contrastare e respingere le forze di invasione angloamericane. L’abnegazione e il coraggio di 40 studenti italiani dei Gruppi Universitari Fascisti, volontari nella Luftwaffe, che furono in grado, nella zona di Cisterna, di ostacolare i reiterati assalti dei Paracadutisti statunitensi. L’eroica morte di Carlo Faggioni dei reparti Aerosiluranti italiani. L’epopea dei cecchini fascisti di Roma che, per ben tre giorni, combatterono contro gli Statunitensi una guerra dimenticata da tutti. Scopriamo parimenti la fandonia di “Angelita di Anzio” (Angelita non è mai esistita!) e la Resistenza immaginaria… sui Colli Albani e i Monti Lepini (salvo casi di violenza personale ad Ariccia e a Palestrina…). Pietro Cappellari, in questa sua istruttiva ed accattivante opera, ci parla di moltissimi altri episodi che, fino ad oggi, sono stati volutamente celati e colpevolmente “coperti”, agli ignari cittadini, dall’antifascismo italiano del secondo dopoguerra. Ci parla, in particolare, dei territori laziali “liberati”; del mercato nero organizzato dai soldati USA con la collaborazione di delinquenti comuni e di incalliti imbroglioni italiani. Ci racconta di Am-Lire e di prostituzione (le famose “signorine”… così care ai GI’s statunitensi).
Insomma – il va sans dire… – è un libro assolutamente da leggere e da fare leggere, da meditare e da fare meditare».

Primo Arcovazzi
(da IL GIORNALE d'ITALIA
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TAGLIAMENTO
La legione delle Camicie nere in Russia (1941-1943)

Stefano Fabei

Dalla IV di copertina:

"Ho combattuto contro gli Italiani nel bacino del Donetz ed avevo di fronte proprio le Camicie Nere, che ritenevo i più malvagi fra gli Italiani. Avevano combattuto bene e pensavo che fossero accaniti contro di noi. Dopo avere interrogato numerosi prigionieri ho dovuto constatare invece che non avevano odio nei nostri riguardi." Nikita Sergeevič Chruščev
Forse piu di qualsiasi altra, la dichiarazione dello statista sovietico conferma il coraggio, la lealta e la correttezza verso i civili delle Camicie nere della legione, poi gruppo, "Tagliamento", di cui, senza propositi adulatori ne denigratori, e qui ricostruita la storia. I legionari in camicia nera, oltre a essere la rappresentanza politica delle forze armate italiane sul fronte russo, pagarono in termini di vite umane un prezzo finora misconosciuto. Sulla base di una vasta documentazione d’archivio e dei diari storici dell’unita il lettore ha la possibilita di conoscere una pagina di storia nazionale finora volutamente ignorata.

Informazioni sul libro

  • Titolo: «Tagliamento». La legione delle camicie nere in Russia (1941-1943)
  • Autore: Stefano Fabei
  • Editore: in edibus
  • Collana: Navalia
  • Data di Pubblicazione: Aprile 2014
  • ISBN: 8897221203
  • ISBN-13: 9788897221203
  • Pagine: 304
  • Prezzo di copertina: 20,00 €
                                                                                                                                                               

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