giovedì 26 giugno 2014

1924 IL COMUNE DI BERGAMO

NEL 1924 IL COMUNE DI BERGAMO CONFERI' A BENITO MUSSOLINI LA CITTADINANZA ONORARIA
1923 A. I E.F. LA NUOVA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO




1924 A. II E. F. IL 27 OTTOBRE ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO BENITO MUSSOLINI VIENE INAUGURATA LA TORRE DEI CADUTI NEL CENTRO CITTADINO





Si tratta di uno dei monumenti più emblematici di Città Bassa, costruito sul'onda della retorica patriottica successiva alla prima guerra mondiale, non solo a memoria e onore dei caduti bergamaschi ma per esaltare e consolidare il nazionalismo unitario, come esplicitamente detto nel discorso di inaugurazione pronunciato da Mussolini il 27 ottobre 1924.
Il monumento a pianta quadrata alto 45 metri fu progettato dall'architetto Marcello Piacentini. Fu costruito, a partire dal 1922, La scelta dell'area e la Torre stessa facevano parte di un più ampio progetto di riassetto urbanistico della parte bassa della città.
Il materiale di costruzione utilizzato è l'arenaria di Bagnatica in conci a crespone che restituisce un'opera dalla struttura possente, alleggerita peraltro da inserti ornamentali e commemorativi quali l'orologio e alcuni gruppi scultorei.
L'orologio in marmo di Zandobbio è racchiuso in un quadrato i cui angoli sono rappresentati da quattro allegorie dei venti, soffianti, a simboleggiare il trascorrere e la caducità del tempo.
In asse e sotto l'orologio si apre una nicchia da cui fuoriesce la statua bronzea dell'Italia Vittoriosa che regge con la destra la Vittoria e tiene nella sinistra la spada in posizione di riposo. Il gruppo si appoggia su un'ampia mensola dedicatoria immediatamente sopra un finestrone in marmo policromo formando un complesso statuario di grande effetto visivo.
Nella lunetta del finestrone due putti reggono lo stemma di Bergamo mentre i due bassorilievi dell'ammiraglio Paolo Thaon de Revel e del generale Armando Diaz sovrastano la scena.
Nel finestrone si apre un balconcino che poggia sulle allegorie della armi combattenti, mente al di sotto una grande lapide riporta il proclama della vittoria del generale Diaz.
Il complesso esterno è di grande efficacia espressiva e simbolica; l'interno che si sviluppa su cinque piani espone alle pareti del primo i nomi dei caduti incisi in oro su marmo nero e nei piani superiori dei pannelli che illustrano lo sviluppo della città.



1924 A. XII E. F. LA COLONIA ELIOTERAPICA




1926 A. IV E. F. IL NUOVO TRIBUNALE DI BERGAMO





1927 A. V E.F. IL TEATRO ELEONORA DUSE



PROGETTATO DALL' ING. STEFANO ZANCHI, CONTENEVA FINO A 3.000 PERSONE CON 600 POSTI IN PLATEA. L'INAUGURAZIONE AVVENNE IL 24 DICEMBRE 1927 CON LA "FIGLIA DI IORIO" DI GABRIELE D'ANNUNZIO E PROVA ASPRE CRITICHE DAL GIORNALE CATTOLICO "L'ECO DI BERGAMO" CHE NON GRADISCE LA DATA SCELTA. IL DUSE ERA IL SECONDO TEATRO DI BERGAMO, DOPO IL DONIZZETTI, PER LE SUE DIMENSIONI, 18 METRI DI LARGEZZA, 25 DI PROFONDITA' E 26 DI ALTEZZA; ERA IN GRADO DI OSPITARE QUALSIASI SPETTACOLO. ENRICO RASTELLI, IL FAMOSO GIOCOLIERE, VI TENNE IL SUO ULTIMO SPETTACOLO IL 6 DICEMBRE 1931. FU DEMOLITO NEGLI ANNI 70.
1927 A. V E.F. IL CENTRO DELLA CITTA' "QUARTIERE PIACENTINIANO"

Progettato dall' Arch. Marcello Piacentini

1927 A. V E.F. AUTOVIA MILANO BERGAMO "LA DIRETTISIMA"



1927 A. V E.F. INAUGURAZIONE DEL MUSEO DELLE RIMEMBRANZE


1928 A. VI E. F. INAUGURAZIONE DEL NUOVO STADIO



Lo stadio viene ufficialmente inaugurato il 1 Novembre 1928 e prende il nome da Mario Brumana, martire fascista originario della Valle Imagna caduto a Gallarate, nel varesotto, durante i moti che precedettero l’avvento del fascismo.
La struttura venne inaugurata per ben due volte;
la prima, in forma di prova generale, il 1 novembre, in occasione della partita tra Atalanta e Triestina. È la prima partita giocata nel nuovo stadio che vede l'Atalanta trionfare sulla squadra ospite per quattro reti a una. La seconda inaugurazione avviene con tutti i crismi dell'ufficialità, il 23 dicembre; alla presenza di numerose autorità e di un foltissimo pubblico, l'Atalanta batte la Dominante di Genova per 2-0 (reti di Giannelli e di Perani II su rigore). Il complesso sorgeva, e sorge tuttora, su di un'area di circa 35.000 mq. L'area comprendeva un'area da gioco per il calcio e per il rugby di m 70x120 contornato da una pista in cenere per l'atletica larga m 4,30. Lungo i lati maggiori sorsero le due tribune: a est la tribuna scoperta , a ovest la tribuna coperta tramite una soluzione d'avanguardia che verrà citata ad esempio nei manuali di tecnica delle costruzioni. Nell'area ora occupata dalla curva Pisani sorsero dei campi da tennis mentre dall'altra parte sorse la piscina, con moderno impianto di depurazione, spogliatoi, cabine e bar ristorante. La capienza delle tribune era di 12.000 posti che in casi eccezionali potevano aumentare notevolmente. "Le linee architettoniche, scrive l'ing. Zanchi, inquadrano l'opera ardita facendone una delle più belle fra quelle costruite fin ora in Italia."



1928 A.VI E. F. I MAGAZZINI GENERALI DI VIA ROVELLI


1929 A. VII E.F. LA VASCA DI NUOTO



1929 A. VII E. F. I CAMPI DA TENNIS DIETRO LA CURVA NORD DELLO STADIO

1929 A. VII E.F. " CASA LAURO"

LA "CASA LAURO" IN VIA STATUTO, NEL QUARTIERE DI SANTA LUCIA, E' UNA STRUTTURA DESTINATA ALL'ASSISTENZA DEI BAMBINI. OSPITA FINO ALL'ETA' DI TRE ANNI I BAMBINI NON NUTRITI AL SENO MATERNO.


1930 A. VIII E.F. IL NUOVO OSPEDALE "PRINCIPESSA DI PIEMONTE"





1931 A. IX E. F. IL NUOVO UFFICIO POSTALE DELLA CITTA'



1932 A. X E. F. LA CASA DELLA GIOVENTU' ITALIANA DEL LITTORIO (GIL) INTITOLATA A SANDRO ITALICO MUSSOLINI




1933 A. XI E.F. IL GASOMETRO



1934 A XII E.F. IL MONUMENTO AI FRATELLI CALVI

IL 4 NOVEMBRE SI INAUGAQRA IN CENTRO ALLA CITTA' IL MONUMENTO AI FRATELLI CALVI OPERA DELL'ARCH.PIZZIGONI. IL CIPPO RICORDA ATTILIO MORTO SULL'ADAMELLO NEL 1916, SANTINO CADUTO SULL'ORTIGARA NEL 1917, GIANNINO DECEDUTO NEL 1918 E NATALINO MORTO SULL'ADAMELLO NEL 1820.
1936 A. XIV E.F. "IL PALAZZO DEGLI STUDI" 
ISTITUTO TECNICO VITT. EMANUELE E LICEO LUSSANA


1936 A. XIV E.F. LA STAZIONE DELLE AUTOVIE

La superficie della stazione è di 4.000 mq. Il costo dell'opera, interamente
 a carico del Comune di Bergamo, è di lire 148.000

1937 A. XV E. F. IL MONUMENTO ALLA RIVOLUZIONE FASCISTA 
 DISTRUTTO NEL 1943






L'ultimo monumento della Bergamo fascista fu demolito all'indomani della seconda guerra mondiale. Il giorno 28 Ottobre 1939 (anniversario della marcia su Roma) viene inaugurato il "monumento ai martiri della rivoluzione fascista". L'opera sorge nella piazza davanti al municipio di Bergamo. Consta di un podio di due stele. Il podio reca un lungo bassorilievo suddiviso in quattro parti. la prima narra l'intervento e la guerra 15-18; la seconda la fondazione dei fasci e il discorso di Dalmine di Mussolini del 19 Marzo 1919;la terza celebra la vittorio dello squadrismo e la marcia su Roma; la quarta la conquista dell'impero e il trionfo della civiltà fascista. La stele a lato del podio porta incoisa una delle più significative frasi del discorso di Mussolini della fondazione dell'impero. L' opera realizzata in marmo su progetto dell'architetto Alziro Bergonzo. Le sculture sono eseguite da Leone lodi.
1939 A. XVII E. F. GLI UFFICI STATALI




1939 A. XVII E. F. LA FONTANA "ZUCCHERIERA"
Fu inaugurata nel 1939.L'esterno, in marmo di Zandobbio, è decorato da bassorilievi con figurazioni mitologiche, pregevole opera dello scultore Leone Lodi, e tra questi emergono le bocche di emissione dell'acqua




1940 XVIII E.F. LA CASA DEL FASCIO






1940 A XVII E. F. LA TORRE DEI VENTI

ANNI 40 VILLA TRUSSARDI

IL MONUMENTO AD ANTONIO LOCATELLI





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