Considerazioni
Siamo
in Italia
Ai
più sarà sfuggita, oppure i più hanno già dimenticato, l’affermazione, ”non
preoccuparti non ci fanno nulla SIAMO IN ITALIA” di uno dei tanti
scafisti che quotidianamente scaricano sulle nostre spiagge tanto prezioso
materiale umano, anche con l’aiuto dell’operazione “Mare Nostrum”.
Certo
il novello Caronte sa benissimo che il concetto di giustizia, delitto e pena si
ribalta completamente da una sponda all’altra del mediterraneo, da una parte la
shariah - la legge islamica – che non ammette scusanti a fronte di qualsiasi
infrazione alla legge, ad esempio i ladri vengono portati in piazza e un
braccio su un ceppo viene amputato lentamente con un seghetto, da noi invece i
ladri ci governano dal '45 senza soluzione di continuità e senza il minimo
timore di perdere alcunché neppure la faccia.
Però
bisogna dire che quello scafista in due parole SIAMO IN ITALIA ha
sintetizzato perfettamente, alla faccia dei soloni sapientoni giornalisti e
animali da talk show, i paradossi assurdi della situazione che stanno vivendo
sulla propria pelle gli abitanti di questo povero Paese.
Un ex
presidente del consiglio, condannato per frode fiscale e affidato ai servizi
sociali, continua trattato da leader a dominare la scena politica, facendo la
sua campagna elettorale e godendo dell’ampia visibilità concessagli dai media,
anche quelli non suoi e a proclamarsi vittima di un sistema che invece continua
a proteggerlo. Tutto si spiega SIAMO IN ITALIA.
Nonostante
le verità storiche, che seppure lentamente affiorano sulle stragi di gente
innocente perpetrate dai partigiani dopo il 25 Aprile 1945, si continua a
festeggiare tale data, si continua a insegnare ai giovani che quella fu la data
della liberazione, non quella della fine della sovranità e dell'indipendenza
per l’Italia da allora a tutti gli effetti colonia americana, però almeno
ufficialmente SIAMO IN ITALIA.
Il
nostro paese è in una crisi sociale ed economica senza precedenti, però
spendiamo nove milioni di euro al mese per andare a prendere in acque
internazionali barconi di immigrati per trainarli sulle nostre spiagge, mentre
altri Paesi anche loro cristiani ma meno buonisti di noi come Spagna, Grecia,
Malta, li respingono senza problemi sapendo che, continuando ad accoglierli,
presto arriveranno qui a milioni, già, ma SIAMO IN ITALIA.
Chi
uccide per la strada, guidando ubriaco o sotto l'effetto di droghe o perché
parla al telefonino, continua beatamente a fare la propria vita alla faccia
della sua vittima e dei suoi famigliari, cavandosela con una pena ridicola e al
massimo con qualche mese di sospensione della patente, nel mondo civile non
succede, ma qui sì, SIAMO IN ITALIA.
E'
più difficile che un non ricco si affermi in politica che un cammello passi per
la cruna di un ago, già ma SOLO IN ITALIA.
Cinque
milioni di elettori hanno riposto il destino del loro Paese nelle mani di un ex
comico che un giorno si proclama la reincarnazione di Garibaldi (qui si fa
l’Italia o si muore - ndr ) il giorno dopo dice ai napoletani che hanno
fatto bene a fischiare l’inno nazionale nella finale di Coppa Italia, questo
può succedere solo perché SIAMO IN ITALIA.
In
Cina, che si appresta a diventare la prima potenza economica mondiale, chi corrompe
o è corrotto si becca un proiettile nella nuca noi invece, che stiamo
inesorabilmente cadendo nel baratro, abbiamo abolito il reato di falso in
bilancio (made Berlusconi) e i corrotti sono in Parlamento o in TV come star e,
se per sbaglio vanno per poco in galera, gli paghiamo pure lo stipendio, SIAMO
IN ITALIA.
Tutto
ciò che ho elencato succede ed è successo e succederà nell’Italietta nata dalla
resistenza e cresciuta all’ombra della corruzione, del ladrocinio, del
clientelismo, dell’ipocrisia e dei falsi moralismi dei media e della classe
dirigente.
Checché
se ne dica, i misfatti elencati non si sarebbero mai verificati nell’Italia
fascista dove certi personaggi, BERLUSCONI in primis, sarebbero già in carcere
da un pezzo in condizioni di non più nuocere alla gente onesta.
Uno
nessuno e centomila
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