Il blog politicamente scorretto coordinato dall' avvocato Edoardo Longo
CASO STORMFRONT : ALLARME DEMOCRAZIA E LEGALITA' IN ITALIA
Comunicato della Difesa.
In
data di ieri il quotidiano di regime Il Messaggero di Roma ha
pubblicato la notizia in base alla quale sarebbe stato fissato per l’
ottobre prossimo l’ inizio del processo alle opinioni politiche di un
gruppo di presunti iscritti al forum statunitense del raggruppamento STORMFRONT.ORG.
La notizia è comparsa al seguente link :
Ricordiamo
che detto Forum e relativa organizzazione sono perfettamente leciti
negli Stati Uniti d’ America ( e in ogni altro paese degno della
qualifica di civile) , tant’è che per impedire ai sudditi della
repubblica italica delle banane la procura di Roma ha applicato la
misura dell’ oscuramento nazionale dei
server che veicolano in Italia tale sito, non potendo neanche
azzardarsi a chiedere in via di rogatoria agli Stati Uniti l’
oscuramento di un sito legale nel loro territorio : se lo avesse fatto,
oltre a respingere con derisione una simile totalitaria pretesa, gli
statunitensi starebbero ancora ridendo dell’ Italia e della sua
allucinata procura romana , che è dovuta così ripiegare sulla misura,
esistente solo nella Cina comunista e in qualche altra satrapia del terzo mondo , della bendatura dei propri sudditi.
Ciò
premesso, siamo allibiti da tale notizia perché in contrasto con quanto
notificato agli indagati , i quali, in data 13.06.2014 hanno, invece,
ricevuto un atto ben diverso rispetto ad un decreto di citazione a
giudizio, ma hanno ricevuto più semplicemente una richiesta di proroga
delle indagini preliminari, a firma del pubblico ministero procedente e
rivolta al Giudice delle Indagini Preliminari .
Così scriveva il pubblico ministero : “non
possono concludersi ora le indagini preliminari poichè sono in fase di
effettuazione alcune investigazioni ( ? ) già delegate alla polizia
giudiziaria e, segnatamente, l’ analisi del contenuto del materiale
informatico in sequestro”.
Ci pare strano che un pubblico ministero che alcuni giorni fa chiede tempo per concludere alcune indagini ritenute rilevanti [1],
oggi chieda il rinvio a giudizio ( senza i preziosi “ reperti di
indagine “ commissionati ai suoi fidi segugi ? ) e, in tempo che più che
reale appare surreale , formuli la richiesta di rinvio a giudizio [2],
la notifichi al Giudice delle indagini Preliminari il quale,
letteralmente in un batter d’ occhio, fissi udienza preliminare e la
notifichi subito ai giornali anziché agli indagati….
Il
tutto appare francamente surreale, oltre che palesemente illegale ed
indice di uno scadimento della legalità veramente inquietante.
La
giustizia italiana ci ha abituati a ogni mostruosità, per cui potremmo
anche pensare che quanto anticipato dalla gazzetta romana sia vero,
benchè avere già i dati di un processo ben lungi dall’ esser stati
notiziati nelle forme di legge agli indagati appare come l’ ennesima
violazione ai diritti alla riservatezza, posto che le udienze
preliminari non sono pubbliche e la violazione di tale riservatezza è
punita dalla legge… a meno che, quando presunte parte offese siano
esponenti della comunità ebraica la legge italiana non si applichi più…
In
ogni caso, al momento , non possiamo che ritenere fasulla la notizia
propalata dalla gazzetta romana o frutto di una confidenza giudiziaria
che , essendo smentita dagli atti in corso di notifica, appare del tutto
illegale ed inquietante, tale da motivare da parte degli indagati una
futura richiesta alla Suprema Corte di Cassazione per il trasferimento
dell’ ipotetico processo ad altra sede : quella
romana, inquinata dalla contiguità con la locale comunità ebraica, non
dà alcuna garanzia di imparzialità e terzietà di giudizio.
Avvocato Edoardo Longo
Legale di diversi indagati
longolegal@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento