La menzogna del brexit: nulla è come sembra e il “fumo di Londra” serve solo a coprire una mega speculazione finanziaria!
Siamo di fronte a un nuovo bombardamento
mediatico di massa. La notizia del momento riguarda la presunta “uscita”
di Londra dalla fantomatica “Unione Europea” (poichè di “unione” vera
non si è mai trattato e mai si tratterà; ma trattasi di unione di
interessi della setta plutomassonica mondialista!). Quello che salta
subito agli occhi di un osservatore attento, è la contraddizione in
essere del “presunto” gesto degli inglesi. Che posto occupa, Londra,
nella cosiddetta “UE”? Perchè questo pseudo-referendum? Perchè ora? La
prima domanda ha una risposta abbastanza netta e immediata: Londra ha
occupato e occupa un posto “d’onore” nella cosiddetta “UE”. Un posto di
“Stato canaglia”, insieme alla Germania. Infatti Londra è vessatrice,
rispetto alla nazioni “vessate” che sono state letteralmente INGOIATE
dal Moloc plutocratico europeista ( ovvero azionista fondatore della
Banca Centrale Europea, cioè partecipa degli utili derivanti dalla
circolazione della carta straccia chiamata euro, pur possedendo una
propria economia ed una propria valuta indipendenti da essa ). Avendo
chiaro questo particolare, il gesto inglese appare già dubbio e
incoerente. Perché dovrebbe voler “uscire” da un gruppo di affamatori
che essa presiede senza vincoli, lucrando costantemente e aumentando le
proprie ricchezze private, avendo addirittura dato vita, insieme a
Washinghton, a questa congrega di vampiri usurai e affamatori di popoli?
Forse un improvviso sussulto di coscienza? Fermo restando che per avere
un sussulto di coscienza, una coscienza bisogna pur possederla ( e
questo non ci sembra proprio sia il caso in questione!). Non ci risulta,
infatti, che i demoplutocrati mondiali ne abbiano mai avuto una. Poi:
per rispondere alla seconda domanda, bisogna vedere cosa questo
“refernedum” abbia provocato prima e dopo il suo svolgimento. Siccome le
reazioni serie e vere nell’ambito della “Uè” sono esclusivamente quelle
di natura economica, è li che bisogna puntare lo sguardo se si vuol
davvero comprendere cosa si muove davvero sotto la cortina di fumo
propinata dai media asserviti alla plutocrazia; in breve c’è da capire
cosa si sia mosso (e cosa si stia muovendo ancora) in quell’ambito.
Ebbene, come qualcuno (nel silenzio totale dei media!) ha notato (Cfr qui),
c’è una “stranezza” che solo i poco avveduti possono giudicare tale.
Prima, durante e dopo la cosiddetta “uscita”, una parte dei plutomassoni
ha incredibilmente rafforzato l’economia inglese, acquistando (invece
che vendendo, come invece dovrebbe accadere SEMPRE quando la
speculazione su una nazione inizia, e quando si preme per metterla in
difficoltà!) titoli di stato inglesi, e scommettendo sulla svalutazione
(non grande, visto lo scenario pronosticato dai media servi!) della
sterlina, in vista probabilmente di un aumento delle esportazioni.
Sarebbe la prima volta nella storia che una Nazione (sic!) “esce” da un
gruppo di plutomassoni che essa stessa ha contribuito a creare, non
venendo attaccata economicamente (il che legittimamente rende “dubbia”
la sua effettiva “uscita”)! Indovinate un po’ chi, invece, è stato
attaccato? LA BCE! …. come? Hanno iniziato a vendere titoli della BCE!
Le banche che hanno sofferto “il giorno dopo”, sono quasi tutte quelle
pseudo-italiane (mentre il “giorno prima” hanno comprato a raffica!), o
comunque quelle dell’ “area euro-sud”.
A Bruxelles, Italia e Francia premono
perchè la procedura di rescissione di Londra, visto l’attacco
finanziario, sia attuata subito! MA a Londra e a Berlino, invece, no!
Londra frena, chiede che se ne inizi a parlare ad Ottobre (cfr qui ).
Berlino chiede “calma”, per trattare con Londra. Dunque, in una
situazione del genere, visti questi primi dati, cosa si può arguire?
Anzitutto, che Londra, nei fatti, non abbandona proprio nulla. Tutto
ciò, come abbiamo detto, si potrebbe prospettare, eventualmente, solo
avanti nel tempo… qualcosa di la da venire! Ma la propaganda politica,
invece di registrare la presunta “volontà popolare”, evidenzia invece
l’esatto opposto: ovvero sembra che non abbia affatto vinto il “no,
usciamo”, ma addirittura il “sì, rimaniamo”! Cameron si “dimette”, ma la
propaganda è tutta per la “follia” di questa presunta scelta di uscire,
che sembrerebbe quasi sia stata presa “contro” la volontà “vera” degli
inglesi!
Dunque, in uno scenario di questo tipo si
ha il dovere di affermare che …”nulla è come sembra”! Intanto si può
iniziare a dire che le speculazioni del giorno prima e del giorno dopo,
hanno evidenziato un rafforzamento immediato dell’economia di Londra su
quella di Berlino (BCE). La cosiddetta “UE” null’altro infatti
rappresenta, lo abbiamo detto e dimostrato, se non una “forma” di
governo economico plutocratico retto essenzialmente dall’economia
tedesca, sotto altro nome. Il Marco, adesso, si chiama Euro. La BCE non è
altro che una gigantesca Deutsche Bank. E, come con le scatole cinesi
(il paragone è voluto) partendo con l’aprire la scatola più piccola per
arrivare alla più grande, si arriva alla Banca mondiale, all’ FMI
(istituzione a cui i governanti inglesi hanno subito chiesto nuovi
ordini: “Osborne ha confermato di aver passato il week end parlando
con i colleghi del G7, con il segretario al tesoro Usa, con i vertici
del Fondo monetario e banchieri centrali. «Continueremo ad assistere
alla volatilità che abbiamo già visto, ma confermo che tutte le misure
necessarie sono state prese come annunciato dal governatore Carney a
cominciare da adeguate swap lines”. Cfr qui ).
In tal senso c’è da notare un particolare: Londra non aveva MAI aderito
alla Moneta Unica, dunque la Banca d’ Inghilterra era già
“indipendente” dalla BCE. Anzi, ne era una “creatrice”, per la sua
parte. La Sterlina è rimasta divisa nazionale (questo a beneficio di una
sua svalutazione “controllata”). Londra aderisce (ed è ancora così) al
cosideetto “Mercato Comune”, e ratifica i trattati di cosiddetto “libero
scambio”. Ma proprio per mantenere una egemonia economica sulla propria
“fetta” di mercato, accettò solo che Berlino fagocitasse il resto
dell’Europa “del Sud”. In questo mercimonio plutocratico, la Francia
vorrebbe essere “alleata” della Germania, ma la propria debolezza non le
consente di fare la voce grossa. Per questo chiede, insieme alla serva
nostrana “repubblica delle banane”, che Londra se ne vada presto! Sul
lungo periodo il gesto economico antitedesco di Londra – a questo in
realtà si riduce la sua cosiddetta “uscita” – potrebbe creare problemi
alla cosiddetta “UE” berlinese, perciò la posizione “attendista” della
Germania non sarà eterna. E siccome quello che capita a Londra è il
riflesso della volontà degli Stati Uniti (e viceversa: per non parlare
di quella di Israele), si dovrà vedere cosa vogliano fare oltreoceano
della “UE”. Da sempre gli Stati Uniti, per bocca dei propri “strateghi
militari”, hanno fatto sapere di temere in qualche modo un rafforzamento
eccessivo della Germania e una sua possibile “intesa” con Mosca.
Dunque, i plutocrati americani, è credibile che anche in questo caso
stiano attuando il solito “doppio standard”. Lo stesso attuato in Siria.
Lo stesso attuato in Iraq. Lo stesso attuato in Afganistan. Attraverso
Londra, e attraverso la sua smisurata ambizione, sfruttando la “voglia
Inglese” di ostacolare la Germania. In fondo, se un domani si dovesse
creare una “UE Inglese”, la cosa potrebbe essere solo benvenuta. L’FMI
si troverebbe così praticamente a gestire la sua succursale europea in
modo migliore rispetto a quelle attualmente “frammentarie” targate BCE
di matrice Berlinese. La Germania potrebbe non accontentarsi del primo
piatto, e siccome l’appetito vien mangiando, trovandosi con Mosca a un
tiro di schioppo e sfruttando la necessità economica russa scaturita
dalle sanzioni (emesse dagli USA!), si potrebbe generare una situazione
poco favorevole ai pluto-massoni sia d’olreoceano che mediterranei
(vedasi Israeliani).
Dunque, dipanate le nebbie scaturite dal
“fumo di Londra” gettato negli occhi della massa intontita a mezzo dei
media asserviti, ecco finalmente anche spiegato in favore di chi,
realmente, stiano lavorando i cosiddetti “movimenti democratici
populisti contestatori” (ovvero i vari Le Pen, Grillo e compagnia
ballante!) A favore di una Ue sotto il tallone economico di LONDRA!
Fermo restando che il doppio standard vale anche per loro, per cui la
BCE può tranquillamente continuare ad aiutarli e sostenerli. Alla fine
la possibilità che l’ “istituzionalizzazione” dei “populisti” torni a
vantaggio di Berlino non è mai esclusa (se può convenire a chi di
dovere, nessuna opzione viene scartata a priori!). Come nel caso di
Grillo (il quale, fatalità, prima del voto referendario di Londra
pubblicava un articolo dove si rivendica la volontà del M5s di “cambiare
l’Euro ma senza uscire dalla Ue”, particolare che avevamo osservato
anticipatamente noi su “IlCovo” prima di tutti: cfr qui ).
Concludendo questa breve disamina, avendo
così risposto alle domande che ci eravamo posti inizialmente, possiamo
dare una rapida occhiata a quello che sta succedendo nel “fronte interno
inglese” che, come abbiamo accennato, sembra muoversi come se si fosse
addirittura all’indomani della vittoria del “rimaniamo in UE” (cfr qui
). Il “doppio standard” è all’opera, e quello che accadrà da qui a
novembre non è per nulla definito. O meglio, ottiene comunque il
risultato voluto dalla demoplutocrazia anglosassone. Con l’aiuto dei
cosiddetti (e fasulli) “oppositori al sistema”, che come avevamo
ampiamente spiegato, stanno servendo il Padrone che, ciclicamente,
decide di sfruttarli al meglio.
L’unica certezza di cambiamento autentico
che rimane, in mezzo a questo mare di inganni e ipocrisia criminale,
resta la soluzione politica che noi peroriamo da sempre: la Civiltà
Fascista, che reputa l’economia non il fine dell’esistenza umana, ma
semplicemente un mezzo per favorire il Bene Comune, sempre subordinata
al Bene Morale. In breve, a guardare con occhi disincantati, si può
solamente osservare che nel mondo delle cosiddette democrazie liberali,
chi ci rimette sempre e comunque è l’Umanità intera!
RomaInvictaAeterna
Nessun commento:
Posta un commento