"E' TIPICO
PER LE FALSE DEMOCRAZIE PROIBIRE LA VERITA' DELLA
DELLA
STORIA,
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POSSA LA STORIA RIVELARE LA VERITA'."
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10
GIUGNO 1940
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10
giugno 1940, l'Italia entrava in guerra ed oggi gli italiani sono sommersi da
una marea di rievocazioni, testimonianze, documentazioni spudoratamente
deformate, falsificate, manovrate, per dimostrare una sola cosa: e cioè che
la nazione venne trascinata in una criminale avventura destinata in partenza
alla più catastrofica delle conclusioni. NIENTE DI PIU' FALSO!!! Noi vogliamo ricordare che quel 10 giugno
gli italiani erano tutti convinti che fosse giunto il momento di scendere in
campo per chiudere la partita con quelle false democrazie capitaliste che
avevano fatto di tutto per isolare e soffocare gli aneliti di riscossa e di
libertà dei popoli europei già schiacciati, emarginati, avviliti nei loro più
naturali diritti da quel trattato di "Pace di Versailles" che, alla
fine della prima guerra mondiale aveva visto Inghilterra, Francia e USA
imporre la loro proterva volontà sopraffattrice anche a quelle nazioni come
l'Italia, che pure avevano contribuito con molto sangue alla vittoria del
1918. Solo dei professionisti della menzogna e della falsificazione storica
possono sostenere il contrario. Solo gentaglia di questa risma può cercare di
far credere (e purtroppo ci riesce) che la guerra fu voluta dall'Italia e
dalla Germania.
La
guerra venne dichiarata da Francia e Inghilterra con il pretesto di difendere
la Polonia da un'aggressione tedesca che la stessa Polonia aveva provocato su
istigazione francese e inglese, senza che poi inviassero un solo uomo in
difesa dei polacchi. I fatti sono ampiamente documentati! . Inghilterra e
Francia fecero di tutto per provocare la guerra, e quando questa iniziò,
l'Italia non poté restarne fuori. Perché quella guerra fu una "guerra di
religione".
La
"religione" material-capitalista alleata a quella marxista per
distruggere l'Europa.
Quell
'Europa che stava tentando di affrancarsi da capitalismo e marxismo in nome
della sintesi nazionale e sociale e, soprattutto in nome di DIO. Cominciata
la guerra, l'Italia Fascista si trovò a combattere non solo nelle trincee
d'Europa, d'Africa e di Russia, ma anche sul fronte interno contro i
TRADITORI che, legati al conservatorismo plutocratico o al materialismo marxista,
scelsero di servire il nemico pugnalando alle spalle chi si stava
sacrificando per la PATRIA e per la rivoluzione anticapitalista e
anti-comunista.
Il tradimento si concretizzò dapprima nel nascondere
ai nostri soldati le armi e,successivamente, una volta perduta la guerra, nel
"vendere" chi si era battuto per la R.S.I. al barbaro invasore angloamericano.
Un errore commesso dal Fascismo (di sicuro per bontà
d'animo) fu quello di non colpire da subito chi tradiva, chi voleva
consegnare la PATRIA al nemico.
Ricordiamo
quest' oggi tutti gli italiani caduti in combattimento, chi si è spento tra
enormi sofferenze, e chi è ancora con noi su questa Terra,
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