Fase 2 o Fase iniziale del Baratro ?
Ancora una volta la retorica ed i discorsi prolissi si riconfermano gli elementi di spicco dell’eristica democratica; che la Fase 2 sarebbe stata soltanto una vittoria di Pirro ce l’aspettavamo ma che il guascone dalla pochette
sempre abbinata ed il riportino tirato a lucido ci donasse ancora una
volta uno spettacolo pietoso di autocelebrazione e supercazzole questo
proprio non riusciamo a mandarlo giù. I circa 20 minuti di discorso del
nostro Premier sono stati un mix, di auto-erotismo, retorica spicciola
ed indicazioni imprecise capziose ed equivocabili. Siamo pronti a
scommettere che chiunque di voi si sia confrontato con i propri amici e
parenti sui social o per telefono abbia avuto la stessa percezione, le
disposizioni sulla fantomatica Fase 2 non possono che lasciarci
soltanto con ulteriori dubbi su ciò che sia consentito e ciò che invece
resta proibito, l’idea è che non cambi molto.
Forse qualcuno
di noi avrà almeno la possibilità di riabbracciare i propri cari che
non vivono sotto il proprio stesso tetto a patto però che abitino
vicino, che non siate in troppi, che abbia un salone di almeno 50 metri
quadri per stare larghi, che non ci andiate correndo (altrimenti diventa
jogging e dovrete procedere da soli), che indossiate la mascherina i
guanti e possibilmente una tuta NBC e che in macchina vi mettiate uno
alla guida uno nei posti dietro ed il terzo nel bagagliaio, gli altri a
piedi.
Il
contenuto del vuoto discorso che sostanzialmente sentenzia la conferma
della nostra segregazione, è basato su dati falsi e tendenziosi, o per
meglio dire, mal interpretati e mal spiegati. Se da questi dati si
prende coscienza del fatto che la metà[1]
dei decessi sia stato rilevato nelle famose RSA che invece di operare
da fortini di sicurezza per le fasce più deboli hanno
rappresentato dunque camere mortuarie istituzionalizzate, e se si
prende coscienza che la metà dei decessi sono avvenuti in Lombardia[2],
capite bene allora come diventi veramente difficile non incazzarsi
visto che milioni di cittadini, di qualsiasi regione e di qualsiasi età o
stato di salute , sono costretti alla segregazione da questo stato di
psico-polizia.
Speriamo
appaia ormai evidente che dietro il comportamento “piacionico” del
nostro premier – per dirla alla Proietti – si scorge la totale
inconsistenza ed incapacità di un governo che, non essendo in grado di
prendersi le proprie responsabilità politiche, delega agli ennesimi
tecnici sconosciuti al grande pubblico ma soprattutto eletti da nessuno!
Se prima dell’inizio dell’era Coronavirus intendevano il governo
tecnico in quanto composto da freddi economisti alla Mario Monti i quali
furono investiti dal potere di dirigere il paese assolutamente
eludendo la volontà popolare ed imponendo manovre economiche impopolari e
antinazionali, ora invece ci ritroviamo questa commissione speciale
(non si poteva riutilizzare la vecchia terminologia, c’è bisogno di
altra semantica) di virologi, ingegneri sociali e tecnici vari, che
sembrano dettare il bello e cattivo tempo su tutto il paese, eludendo il
parlamento e quindi legiferando in direttissima.
Anche
sforzandoci di considerare in buona fede Conte, il governo, e la
commissione speciale, e ammettendo la possibile impreparazione di
fronte a situazioni problematiche e delicate per cui fino allo scorso
anno non si avevano a disposizione paradigmi operativi preesistenti,
veramente non riusciamo a capire per quale ragione non si riconoscano
gli errori fatti fino ad ora e si continuino a montare mezze verità su
mezze bugie; la cosa che poi ci risulta allucinante è il fatto che non
vengano minimamente tenuti in considerazione quei numerosi
professionisti (vi consigliamo a tal riguardo vivamente il servizio
montato da Radio Radio sul parere del dottor Shiva[3]) oscurati dalla stampa mainstream che in questo periodo stanno proponendo delle riflessioni sull’utilizzo dell’eparina[4] o altre cure come indicato dal professore Sandro Giannini[5], in alternativa alla strategia medievale[6] del lock-down imposta
dalla cultura scientifica egemone e che trova in Italia una forte
applicazione nell’attesa dell’avvento (chissà, da dove proverrà?!) di
un miracoloso quanto mai discutibile vaccino.
Al
netto delle evidenti contraddizioni che hanno caratterizzato fino ad
ora questa quarantena, e al netto di quelle che verranno, riteniamo
razionalmente inutile il lock-down confermato fino al 18 maggio
e oltre. Nessun incitamento all’illegalità criminale ma di sicuro alla
disobbedienza consapevole e civile[7].
Continuare a tumularsi in casa aggraverà ulteriormente la già
destabilizzata tenuta psicologica dell’individuo e della società stessa,
martellata da quasi due mesi da una propaganda terroristica. Mantenere
il regime carcerario finora attuato oltre a predisporci psicologicamente
al possibile contagio, ci fiacca il morale, la motivazione e la volontà
di potenza 8. In questi momenti di forte psico-repressione ricordiamoci
di Platone, per cui l’uomo che ha imparato ad autogovernarsi non ha
bisogno della legge esteriore, perché la ha già dentro di sé. Dopo quasi
due mesi di propaganda asfissiante anche il più stolto di noi conosce
l’abc del distanziamento sociale… mettiamolo in pratica! Per il semplice
fatto che purtroppo oggi è un gesto di rispetto e di attenzione nei
confronti del prossimo, soprattutto dei più deboli, ma non può e non
deve essere una misura auto-castrante e auto-liberticida. Chi può evada
dalla dittatura della solitudine imposta, chi può riallacci i legami
comunitari e metta in pratica tecniche di resistenza consone al momento
storico.
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