L’ogm diventa biologico
Le potenti lobby
del transgenico riescono nell’intento di
contaminare i cibi biologici in Europa?
di
Marco Cottignoli
Il mercato dell’alimentazione è uno dei settori fondamentali ed
inesauribili dell’economia mondiale, soprattutto per le potenti
multinazionali che ne traggono inesauribili ricchezze e vantaggi senza
offrire, spesso, ai consumatori cibi integri e sani. In parole semplici
gli interessi di tutti
vengono subordinati agli interessi
particolari: il Wto determina, i governi
applicano, le aziende prolificano. La sfida è terribile ed imponente.
Davanti a questo colosso economico ed industriale che ha
trasformato la
globalizzazione del mercato in un grande
affare per le multinazionali dell'agroalimentare,
sembra non esserci nessuna difesa per i consumatori e per le varie
identità culturali. Anzi l'apertura sommaria del
mercato europeo ai cibi-tecnologici, provenienti da Canada, USA e
Argentina, ha cambiato la nostra dieta quotidiana: fragole con
l'antigelo incorporato grazie ad un gene estrapolato dal dna di un pesce
dell’Artico che si possono coltivare anche nel ghiaccio otto, pomodori
che non marciscono…Il fatto davvero preoccupante è che l’altra settimana
l'Unione Europea, precisamente la Commissione Agricoltura, si è
pronunciata a favore dell’introduzione di una soglia di contaminazione
ogm nei prodotti bio
pari allo 0,9%, con l'appoggio inspiegabile dei distributori del
biologico. La decisione finale spetta al Parlamento
Europeo ma la situazione è certamente grave.
La potentissima lobby degli ogm sembra aver
vinto grazie
anche all’esecutivo di Barroso notatosi
finora per l’estrema sensibilità verso l’industria ed i poteri forti. In
pratica se passerà tale proposta anche nei prodotti biologici si potrà
consentire fino allo 0,9% di contaminazione con organismi geneticamente
modificati anche se, paradossalmente,
continueremo a chiamarli biologici. Un vero e
proprio piano per distruggere il mercato in continua espansione del
biologico e per avvilire la fiducia dei consumatori. In questa
situazione le aziende multinazionali stanno facendo una forte pressione
per far passare il principio che i cibi transgenici
rappresentano una nuova soluzione al problema della
fame mentre invece ne rappresentano l'aggravarsi delle sue cause.
Le multinazionali rappresentano una forma indiscussa di potere, di
dominio e di controllo globale sugli
alimenti, sugli agricoltori ed anche sulla sovranità alimentare di ogni
singolo Stato. E’ inevitabile che se tale norma passerà nessuno di noi
avrà più la possibilità di scelta; perché nei nostri supermercati
troveremo solamente cibi sporcati dagli ogm,
in maniera più o meno evidente. Questa
imposizione avrà conseguenze non solamente per la nostra salute, messa a
rischio, ma anche per la possibilità di ogni
Popolo a determinare le proprie politiche agricole ed alimentari, le
questioni del commercio, i prezzi, la sicurezza del cibo; ma scardinerà
definitivamente anche i modelli agricoli alternativi. L’ingegneria
genetica dei cibi ogm, imposta globalmente,
rappresenta una sorta di dittatura alimentare che bisogna fermare prima
che essa avveleni la biodiversità e la
naturalezza dei cibi. E’ inammissibile che le oligarchie economiche
impongano al mondo le proprie sementi, coperte da brevetto, come la
tecnologia cosiddetta “ Terminator GM “che
rende
sterili i semi delle piante
cosicché dopo ogni raccolto, l’agricoltore deve rivolgersi al produttore
di semi, la solita
multinazionale, per acquistarli. E’
un incubo sociale, culturale, tecnologico che rende schiavi e succubi.
Il via
libera della commissione Agricoltura del Parlamento europeo
per l'introduzione negli alimenti
biologici di una soglia di tolleranza della
contaminazione da Ogm fino allo 0,9 è,
dunque, un segnale preoccupante ma potrebbe anche rivelarsi un momento
fondamentale per contrapporsi in maniera decisiva contro tale obbrobrio
e contro le multinazionali alla conquista dei mercati agricoli mondiali.
Sarà una battaglia molto difficile; ricordiamo che l’Europa è già stata
condannata dal WTO per la sua opposizione ad importare dagli USA carne
di vitelli gonfiati con gli ormoni. Gli stessi USA, insieme a Canada,
Australia, hanno denunciato al WTO l’Europa perché impedisce la
coltivazione, non l’importazione, di OGM sul
territorio europeo, contravvenendo alle regole dell’Organizzazione
Mondiale del Commercio.
E’ fondamentale
vincere questa battaglia, dando priorità alla
salvaguardia della salute dei cittadini, anziché agli interessi
delle industrie. Bisogna resistere e respingere risolutamente gli
ogm dalle nostre terre perché se entreranno
non ne usciranno mai più. E’ una battaglia assoluta di libertà che
bisogna vincere.
(
da Linea – Quotidiano nazionalpopolare)
Nessun commento:
Posta un commento