Testo preso da Facebook .
Mattia Grandi
4 ore fa · Imola ·
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Grazie a Roberto Mugavero e a Minerva Editore per il costante sostegno
L’ANPI DI IMOLA BOICOTTA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU “DONNA RACHELE
MUSSOLINI”
Sono passati oltre 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ma
per qualcuno sembra (strumentalmente) invece ieri.
Ho letto attonito la notizia (allego l’articolo apparso ieri su
Repubblica) che l’ex sindaco di Imola Bruno Solaroli ora a capo
dell’ANPI imolese con un comunicato ha posto un chiaro veto alla
presentazione del libro edito dalla mia casa editrice su “Donna Rachele
Mussolini” e scritto dalla nipote Edda Negri Mussolini e dalla
giornalista romana Emma Moriconi.
Ho letto le assurde motivazioni che mi hanno fatto guardare
immediatamente incredulo al calendario di casa per vedere se vivo nel
2016 o nel ’48.
Ma possibile che ci siano ancora persone che vedono (senza aver letto
di certo il libro) complotti e sovversioni dentro le pagine di un volume
che narra in modo intimo la vita di una donna che si chiama Rachele
Guidi Mussolini, convenzionalmente per gli italiani “Donna Rachele
Mussolini”.
Avevamo fissato una presentazione in un locale di Imola per la sera del
prossimo 26 febbraio e ora l’ANPI imolese grida allo scandalo mettendo
negli organizzatori un tal terrore che hanno ovviamente “abdicato” alla
serata.
Mi domando a questo punto se il Sig. Solaroli e l’ANPI di Imola hanno
letto il libro?
Se lo avessero fatto, avrebbero visto che non è una apologia del
fascismo, ma la dettagliata storia di una donna e di una famiglia.
Lo sanno all'ANPI di Imola che in soli 4 mesi dalla sua uscita sono
state organizzate fra quelle fatte e quelle già programmate una
cinquantina di presentazioni in Italia e che il libro ha fatto quindi
già 2 edizioni visto il suo grande successo di pubblico?
Sanno all’ANPI di Imola che queste presentazioni sono state fatte non
da circoli di “fanatici della destra estrema”, ma praticamente da tutto
l’arco costituzionale: Comuni governati dal centrosinistra come da
quelli governati dal centrodestra e da associazioni culturali non
politicizzate. E tutte le serate hanno portato tantissima gente per
sentire la storia di una donna e della sua famiglia tra tante curiosità,
inediti e anche del dolore che quella famiglia ha comunque anch'essa
patito pesantemente.
L’ANPI imolese sa che le stesse autrici hanno sempre preteso che “non
fossero presentazioni a fine politico/elettorale con la presenza di
loghi di partito” proprio perché non amano le strumentalizzazioni di una
storia come questa?
Al Sig. Solaroli e all’ANPI imolese tutto ciò invece non importa.
Importa solo ciò che a loro fa comodo, coprirsi dietro alla medaglia
d’oro data alla città di Imola (qualcuno la voleva togliere?) e a una
arzigogolata teoria di revisionismo (termine trito e antistorico anche
per gli storici stessi). La storia - a prescindere da questo libro - è
naturalmente sempre sotto esame e deve essere corretta se vi sono stati
fatti degli errori. Lo dobbiamo alle nuove generazioni e alle nostre
coscienze.
E cosa pretendono ora l’ANPI che tutto finisca così? Mettendo paura a
chi doveva ospitare la serata (persone civili e aperte alla storia e
alla cultura in quanto tale e non di certo al fanatismo) in città?
Il Sig. Solaroli si sbaglia di grosso, perché se potremo troveremo un
altro luogo dove effettuare la presentazione. Se qualcuno ci aiuterà in
tutto questo ve ne saremo grati fin d’ora!
Non bisogna aver paura di un libro! I libri si fanno leggere e non
uccidono nessuno.
I libri lasciano il “libero pensiero” e non impongono nulla!
I libri raccontano storie di uomini e di donne che meritano pari
dignità.
La mia casa editrice non si può poi certo tacciare (non l’hanno per
fortuna fatto) di essere “di parte”. La Minerva edita i libri che
ritiene meritevoli e se lo sono, possono raccontare storie di Destra
come di Centro e di Sinistra senza che a noi destino scandalo.
O fior di amici di Sinistra, di Centro e di Destra che apprezzo e
rispetto come so che la medesima cosa vale per loro.
A Imola invece NO. Non si può parlare della vita e delle tragedie
legate a Donna Rachele Guidi Mussolini. Una donna romagnola che ha
lottato con tutte le sue forze per difendere la sua famiglia e la sua
stessa vita e non ha mai voluto cedere alla politica e al denaro.
Donna Rachele è morta che non possedeva palazzi, ville e conti in banca
a 6 zeri.
Donna Rachele è stata aiutata anche dal prete del suo paese per andare
avanti.
Donna Rachele ha patito la morte prematura di due dei suoi 5 figli.
Donna Rachele ha amato suo marito Benito Mussolini come fa una moglie e
più di una volta (il libro lo racconta molto bene) lo ha anche
redarguito e richiamato all’ordine, sapendo quali fossero i veri bisogni
degli italiani. E lui, Benito Mussolini l'ha sempre ascoltata.
Nessuno dice che gli italiani non abbiano patito e sofferto durante la
guerra. Vi sono stati tanti e troppi dolori da ambo le parti che sarebbe
ora di sanare e guardare con fiducia avanti.
Invece no, per l’ANPI di Imola il libro su “Donna Rachele Mussolini”
non si deve presentare perché corrisponde praticamente al Demonio!
Cosa facciamo? Lo dobbiamo bruciare? C’è già stato chi bruciava i libri
e non è finito bene.
Le autrici poi… Una non va bene perché porta da prima nipote il cognome
Mussolini.
La seconda pure perché scrive su “Il Giornale d’Italia”.
Gravi colpe per queste due donne che ho conosciuto un anno fa e che si
sono dimostrate non solo con me, ma in tutte le presentazioni pubbliche
(l’ultima solo ieri sera a Terracina davanti a oltre 100 persone) con
estrema educazione e correttezza. Donne alle quali va la mia sincera
stima e amicizia. Quella stessa stima e amicizia che hanno trovato
ovunque in Italia durante questo tour che non sente la stanchezza.
Invito quindi il Sig. Solaroli e l’ANPI di Imola a ripensare alle
parole spese, a ritirare il proprio comunicato e se vogliono ad
assistere alla presentazione, dove potranno constatare in prima persona
la bontà di quanto qui ho raccontato.
Non si aiuta il futuro della nostra Italia creando “fantasmi” dove non
ci sono.
Nel frattempo abbiamo però la necessità - come dicevo - di trovare un
nuovo locale ad Imola dove presentare il libro. Se qualcuno ci può
aiutare ad andare oltre a questo “delirio” e a trovare casa a “Donna
Rachele” noi siamo qui.
Fin d’ora, grazie!!!
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