CANZONE DELLE MONDINE
“….E poi, a consacrare il tutto, è arrivata Giovanna Daffini…".
La
"voce delle mondine", a Gualtieri di Reggio Emilia nel 1962 davanti al
microfono di Gianni Bosio e Roberto Leydi aveva cantato una versione di
Bella Ciao nella quale non si parlava di invasori e di partigiani, ma di
una giornata di lavoro delle mondine. Aveva detto che l'aveva imparata
nelle risaie di Vercelli e Novara, dove era mondariso prima della seconda guerra mondiale.
"Alla mattina, appena alzate / o bella ciao, bella ciao, ciao, ciao /
alla mattina, appena alzate / là giù in risaia ci tocca andar..
Alla mattina appena alzata
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
alla mattina appena alzata
in risaia mi tocca andar
un duro lavoro mi tocca far
e tra gli insetti e le zanzare
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
il capo in piedi col suo bastone
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
il capo in piedi col suo bastone
e noi curve a lavorar.
O mamma mia o che tormento
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
o mamma mia o che tormento
io ti invoco ogni doman.
Ma verrà un giorno che tutte quante
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
verrà un giorno che tutte quante
lavoreremo in libertà.
Si
sfata così un’altra leggenda della resistenza dell’antifascismo che si
rivela una bufala come il quadro di Picasso “Guernica” che fu
dall’autore riciclato per la somma di 300.000 dollari quando era stato
invece composto per la morte in arena di un amico torero..
Alessandro Mezzano
Nessun commento:
Posta un commento