Tout va tres bien..madame la Marquise
Siamo un Paese da operetta, una repubblica delle banane, la patria dei Pulcinella..
Al
di la della gran parte della gente comune che si nutre di TV
spazzatura, di idee prefabbricate dai centri di potere e vendute dal
giornalismo mercenario e servile, di stupido pettegolezzo e che ragiona
solo per luoghi comuni, anche coloro che dirigono la baracca e che
dovrebbero essere un tantino al di sopra della generale mediocrità si
comportano invece nella gestione della cosa pubblica con una mancanza
d’intelligenza, un pressapochismo, un’arrogante supponenza, una frivola
approssimazione ed un ottuso e disonesto cinismo che hanno ridotto
questo Paese alla retroguardia della classifica di tutti i Paesi
civilizzati.
Lo
abbiamo visto nelle decisioni su temi importanti, anche vitali, come il
cambio della lira in rapporto all’adozione dell’Euro, come lo sconcio
delle numerose “leggi ad personam” dei governi Berlusconiani che
badavano esclusivamente a tenere Berlusconi fuori di galera invece di
pensare a fare quelle riforme che erano necessarie ai cittadini, come
l’appoggio anche militare alle cosiddette “Rivoluzioni arabe” che hanno
ottenuto la sostituzione di satrapi come Gheddafi e Saddam Hussein con
un coacervo caotico ed incontrollabile di estremismi terroristici molto
peggiori e molto più pericolosi come, tanto per citarne uno tra i più
preoccupanti, l’ISIS del “Califfato Islamico”, ecc. ecc. ecc.
Dall’altro
lato delle decisioni sbagliate ci sono poi quelle non prese per
ignavia, per superficialità, per ottusità intellettuale e per
presunzione.
L’elenco è lungo e corposo:
La
riforma della giustizia per togliere agli avvocati dei delinquenti le
scappatoie ed i cavilli che allungando proditoriamente i tempi arrivano
alla prescrizione dei reati rendendo inutili i processi, per rendere i
tempi dei processi civili di lunghezza accettabile invece che biblica e
per dare la certezza della pena a coloro che, condannati, non dovrebbero
essere liberati dopo tempi brevi a scorno delle vittime.
La
riforma della burocrazia che oggi è talmente onerosa, cavillosa ed
insensatamente pretenziosa da fare allontanare con timore e disgusto
quei pochi investitori stranieri che avessero il ghiribizzo di creare in
Italia nuove aziende e da fare impazzire dietro a montagne di carte
coloro che vorrebbero lavorare, produrre e creare quei posti di lavoro
di cui abbiamo grande necessità.
La
riforma del fisco che oggi vessa ed opprime oltre ogni limite ed in
modo sconosciuto in tutti gli altri Paesi Europei i contribuenti
italiani costringendoli a lavorare per lo Stato per tre quarti di ogni
anno solamente per pagare le tasse ( solo in Italia si pagano anche
tasse sulle tasse..!! ) e che dà un potere senza limiti ad ottusi
esattori che esigono balzelli esosi anche quando si dimostra che sono
stati loro a sbagliare nel fare i conti.
La
lotta alle mafie che opprimono e sfruttano sempre di più anche a causa
dei tagli ( 4 miliardi di euro ) che il governo ha fatto recentemente
alle forze dell’ordine e che sono le uniche attività nazionali in pieno
sviluppo anche grazie alla collusione, quando essa non diventa
complicità, della classe politica che vende favori e cecità in cambio di
voti elettorali.
E
si potrebbe continuare, ma tutti i cittadini sanno bene quante e quali
sono le cose che si dovrebbero fare e che non si fanno..
Ultima
in ordine di tempo, ma non per importanza è l’irresolutezza
nell’affrontare in modo razionale, logico e determinato il problema
dell’immigrazione che sta sconvolgendo letteralmente l’intero contesto
della nostra sopravvivenza come popolo e come nazione.
Nulla
è stato fatto per contenere e regolamentare il fenomeno, ma si è sempre
vissuto alla giornata in un contesto in cui l’unica decisione è stata
quella di non decidere nulla.
Non
si è provveduto ad una rapida ed efficiente identificazione dei
migranti per accogliere coloro che ne hanno i requisiti e respingere gli
altri.
Non
si è provveduto sufficientemente a coinvolgere il resto dell’Europa di
cui noi siamo il confine nell’ambito di un territorio federalmente
unito.
Non
si è provveduto a Bloccare gli imbarchi anche tramite la marina
militare e distruggendo a terra i barconi usati dagli scafisti per il
loro traffico di esseri umani.
Soprattutto
non si è provveduto ad elaborare un piano complessivo per affrontare e
risolvere il problema, ma ci si è affidati all’improvvisazione, a
soluzioni contingenti, a tappare i buchi man mano che si presentavano!
Il risultato è sotto gli occhi di tutti e non si presta ad interpretazioni..!!
D’altra
parte gli “affamati” del mondo sono circa 4 miliardi e pensare di
accoglierli tutti nei Paesi civilizzati in nome della solidarietà è pura
ed inapplicabile follia.
L’unica
alternativa logica, ragionevole e praticabile è quella di cercare di
aiutarli in loco, a casa loro, gradualmente, creando le condizioni
sociali ed economiche per rendere meno desiderabile emigrare da noi, ma
di ciò quasi nessuno parla a conferma della confusione mentale e della
incapacità di programmazione che regna sovrana nelle menti dei
governanti che ci amministrano..!
In
conclusione, come abbiamo già avuto modo di dire, abbiamo messo le
volpi a guardia del pollaio e ciò non può andare certamente a favore
delle galline ..!!!
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