di
Carlos Pereyra
Mele
Annus
horribilis,
come recita una frase latina, si chiude il 2016 per gli interessi del
vecchio ordine mondiale sorto alla fine della seconda guerra mondiale dopo i
trattati di Yalta e Postdam, tenuti in vita, tra molte difficoltà, dai
poteri mondialisti definiti: gli “atlantisti” con la loro triade,Stati
Uniti, Unione Europea e Giappone. Contro il nemico comunista di allora fino
alla implosione dell’ex URSS e che poi sembrava risultare trionfatore “uno”
che ebbe le sue guide ispiratrici in Margaret Thatcher e Ronald Reagan come
suoi esecutori della rinascita del neoconservatorismo politico e
neoliberalismo economico. Tutto sembrava calzare a pennello.
Però il corso della storia – il finale della storia era barbaro – e la lotta
dei popoli per rompere questi barbari disegni (che si proclamavano come
inamovibili dell’ultima globalizzazione), non solo, incontrarono resistenze
e lotte ma anche generò nuovi spazi di confronto a livello planetario di chi
iniziò a reagire contro il politicamente corretto e la sottomissione ad un
ordine di ingiustizia imposto con il sangue, il sudore e le lacrime. In
questi anni dal Sudamerica chi scrive insieme ad altri pensatori
latinoamericani ed europei abbiamo iniziato una lotta impari contro la
schiacciante e soffocante corrente di pensiero unico sorto per volere di
Washington. Considerando che non c’era un unico modo di pensare, che la
globalizzazione asimmetrica era una illusione solo per dominare il mondo
intero e realizzare la maggiore concentrazione politico-economica della
storia dell’umanità. Sapendo di esprimere un pensiero originale ed autonomo
contro tante imposizioni culturali-politiche o marxiste o anglosassoni
iniziammo un processo di chiarezza “nostra” latino americana.
Questo pensiero alternativo venne formandosi in decenni di lavori
individuali, letture di libri, conferenze, articoli di stampa e interviste
radio televisive e di quant’altro utile per diffondere le nostre idee e far
sapere che esisteva un’altra verità e che la stessa sarebbe apparsa solo
distruggendo il tentativo del pensiero neoliberale a controllare tutto.
Furono anni difficili di isolamento e silenzio. Ma in questo difficile
cammino incontrammo amici come il Dr Miguel Barrios condividendo con lui non
solo l’amicizia ma anche la conoscenza del pensiero strategico latino
americano grazie alla pubblicazione del Dizionario latinoamericano di
Sicurezza e Geopolitica pubblicato nel 2009, che raccoglie una sintesi dei
retroscena dei conflitti mondiali che portano all’instaurarsi di un nuovo
ordine mondiale. Anche la tecnologia ci ha permesso di rompere il muro
dell’indifferenza e di poter esprimere le nostre opinioni circa il
cambiamento mondiale che si avvicinava grazie allo strumento Web del Dossier
Geopolitico che ho creato e diretto affinché decine di altri pensatori
potessero esprimersi senza censura sulle conoscenze e le analisi della
realtà che ci circonda con l’apporto disinteressato di pensatori latino
americani del calibro
del Dr. Alberto Buela e del Dr. Moniz Bandeira, di Helio Jaguaribe, etc, nel
nostro sito internet hanno scritto colleghi e specialisti di geopolitica
quali Tiberio Graziani o Daniele Scalea (Italia), Leonid Savin (Russia) o
Marcelo Gullo (Arg.), assieme a Patricio Carvajal Aravena (Chile), Silvio
Torres Chavez (Paraguay), Horacio Cagni (Arg.), Carlos Moreno (Arg.). Carlos
“Chino” Fernández (Arg.), Jorge Poma (Arg.) e Carlos Ortiz (Arg). e Hugo
Rodríguez (Arg.). Collaboratori come Eduardo Bonugli da Madrid España. La
pagina web fu attaccata da hackers nel momento di massima espansione e
conoscenza da parte di tutto il mondo e specialmente negli Stati Uniti ed
Europa, però questo non ha frenato il nostro modo di far conoscere la realtà
utilizzando facebook, Twitter, etc e tra poco la nostra pagina tornerà a
funzionare. Nota di menzione vogliamo fare a uno spazio radio che ogni
domenica il Club de la Pluma ci permette di trasmettere, condotto e diretto
dall’amico Norberto Ganci trasmessa via internet (nei suoi archivi è
documentata la fatica di tanti anni) e un altro molto speciale alla
Fondazione Centro di Studi Strategici Sudamericani CeeS ,Istituto di
Formazione e Analisi della Confederazione Generale del Lavoro CGT condotto
dai dottori Julio Piumato e Alberto Buela e anche dalla Fondazione Civis di
Cordova condotta dall’amico Juan Manuel Lencioni.
Tutti quanti mostrando una diverso modo di apparire differente dalla
sottomissione culturale e facendo capire che qualcosa di differente stava
nascendo, volendo cambiare le regole del pensiero unico trionfante in questo
momento. Andiamo avanti sostenendo le nostre idee in tutti i social network
e mas media internazionali come HispanTv, RT o Sputnik o LTV1, o il
programma Tv “Con sentido Común” di Alfredo Guruceta, etc.; inoltre pagine
Web: come Rebelión, Aporrea e numerose agenzie d’informazione dove vengono
assunte le fonti dei nostri analisti ed esperti mondiali di RRII che ci
citano nei loro lavori.
Oggi come si dice volgarmente con il diario del lunedì è facile fare
analisi, però per il Dossier Geopolitico l’informazione è anticipazione:
-Che dalla crisi finanziaria iniziata nel 2008 non si uscirà facilmente
poiché indebolirebbe gli atlantisti ,e ha avuto luogo.
-Che l’unico modello per rompere il nuovo ordine mondiale è partire
dall’America Latina , e ha avuto luogo.
-Che le nuove guerre saranno giustificate solo per l’appropriazione di
materie prime e allineamento di aree politiche (Libia,Irak. Siria.
Afganistán), e si è compiuto.
-Che le guerre moderne saranno ibride e ristrette nel secolo XXI, e ha avuto
luogo.
-Che l’attuale secolo sarà appannaggio dell’Eurasia contro i paesi atlantici
,e ciò ha luogo.
-Che le rivoluzioni colorate e primavere arabe erano conflitti tendenti solo
a frenare la nascita di nuove potenze regionali come il BRICS organizzati
dall’Occidente, e ciò è avvenuto.
-Che se l’America Latina non sarà unita difficilmente diventerà arbitro del
nuovo ordine mondiale in gestazione, e ciò è avvenuto.
Che nascerà un nuovo sistema tripartito di comando formato da Cina Stati
Uniti e Russia, e ciò sta avvenendo.
Che l’Europa vedrà perdere il suo potere globale come mai visto in passato,
e ciò sta avvenendo.
E
avvicinandosi al nuovo anno diremo che il 2016 ha visto illuminare i
cambiamenti profondi che annunciavamo e per gli atlantisti è stato un anno
terribile come abbiamo preannunciato tempo fa e che è diventata realtà:
1
L’Inghilterra si è separata dall’Europa quando tutti dicevano che non
sarebbe accaduto.
2 Ha vinto
Daonald Trump contro quel sistema che affermava impossibile la sua vittoria.
3 Che gli
atlantisti avrebbero perso la madre delle battaglie in Siria e Aleppo e oggi
è realtà che vince il Popolo e l’esercito siriano e i suoi alleati contro i
criminali e gli alleati dei terroristi che l’occidente anglosassone ha
patrocinato.
4 Che l’Unione Europea vedrà inclinare il suo potere dalla crisi economica e
per il suo tallone di Achille cioè la dipendenza economica e la riduzione
demografica.
Tutto ci porta ad affermare che il 2016 è stato l’inizio della fine di 500
anni di dominazione occidentale del mondo intero e che un nuovo ordine si
andrà affermando. Speriamo che l’Argentina ed il nostro continente comprenda
questi cambiamenti per non tornare a perdere altri cent’anni.
Carlos Pereyra
Mele
Direttore di
“Dossier
Geopolitico” Córdoba Argentina
Traduzione a
cura di Andrea Cucco
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