Sovranismo e
«Sovranità»: Occupazione militare della penisola
di Federico Dal Cortivo
Alla
luce delle recenti elezioni europee dove i partiti «sovranisti»
hanno guadagnato posizioni rispetto alle altre formazioni allineate ai dettami
della finanza apolide e del turbo capitalismo, è bene rammentare che di
«vera sovranità» si può parlare solo quando il proprio territorio nazionale è
libero da qualsiasi presenza straniera, che di fatto detta le linee guida, sia
della politica interna ed estera, sia di quella economica.
La Lega e il movimento 5Stelle
avevano fatto propri alcuni punti importanti del sovranismo
nella campagna elettorale del 2018, come l’uscita dall’euro e dalla Ue, ora
vedremo se, alla prova dei fatti, i due schieramenti sapranno portare avanti,
il più coerentemente possibile, le promesse fatte agli italiani.
Quello che, però, non hanno mai
messo in agenda, è una possibile uscita dell’Italia dall’Alleanza Atlantica,
che di fatto alleanza non lo è, visto che si presuppone che due Nazioni alleate
siano sullo stesso piano e condividano obiettivi comuni e di
reciproco interesse verso minacce esterne e la possibile minaccia esterna dopo
l’implosione dell’Unione Sovietica, oggi non esiste più…
«Con il trattato di pace di
Parigi del 1947, veniva sancita la fine della sovranità politica ed economica
dell’Italia. Sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale ad opera di Stati Uniti e
Gran Bretagna, per essa si aprivano scenari di totale sudditanza agli Stati
Uniti.
Le truppe statunitensi che
erano sbarcate in Sicilia nel luglio del 1943, con la complicità della Mafia,
Massoneria e Vaticano(1), da allora non lasceranno più il territorio
italiano.
Il 4 aprile 1949 nasceva la
NATO che nelle intenzioni avrebbe dovuto difendere l’Europa Occidentale dalle
mire dell’Unione Sovietica e poi successivamente dal Patto di Varsavia
costituito nel 1955..»
Sulla carta quindi si trattava
di un alleanza militare tesa a difendere le democrazie occidentali, nei fatti
si trattava di uno strumento in mano alla potenza egemone gli Usa.
Oggi la NATO rappresenta uno
dei principale strumenti della politica estera di Washington, in proiezione
offensiva anche al di fuori dell’Europa e contro gli interessi dell’Europa ed è
palese che una ridiscussione della nostra presenza in tale contesto rappresenti
il vero punto di partenza per riappropriarci della nostra sovranità.
Extraterritorialità
basi Usa
Le basi statunitensi pongono un
problema non solo politico, ma anche giuridico perché esse sono sottratte di
fatto alle leggi italiane e quindi coprono le attività in esse svolte con
segreto militare e di Stato.
Gli stessi militari
statunitensi non possono essere processati da tribunali italiani, ma solo da
quelli militari delle loro Forze Armate.
Un episodio su tutti, la strage
del monte Cermis del 3 febbraio 1998, quando un
velivolo dei Marines EA 6B Prowler volando al di
sotto delle quota di sicurezza tranciò i cavi della funivia che da Cavalese porta al monte Cermis.
Nello schianto muoiono 19
turisti di varie nazionalità europee.
Le pene inflitte ai
responsabili furono irrisorie.
Sono oltre 100 i siti militari
controllati da Us Army-Us -
Air Force e Us Navy, tra cui quelli con ordigni nucleari come Aviano e
Ghedi, il primo nell’Italia Nord Orientale,
unica base aerea Usa a Sud della Germania, sede del 31° Fighter Wing su F 16, del 31° Maintenance
Group. 31° Mission Support Group - Medicale Group -
La missione principale del 31° Wing, è quella di
condurre operazioni aeree nel Sud Europa, anche strike nucleari.
Ha fornito appoggio aereo
durante l’attacco NATO alla Serbia nel 1999, Ghedi,
situata in Lombardia, ospita bombe nucleari tattiche ed è sede del 7402° Munitions Support Group.
(1) Arrivano i nostri - Alfio
Caruso - Editore Longanesi
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