17 MARZO 2019, 158°
DELL’UNITA’ D’ITALIA
Il 17 Marzo 2019 è la data in
cui ricorre il 158° anniversario dell’unità d’Italia e sarà festa
nazionale.
Dalla “Notte tricolore” di
Roma ai festeggiamenti di Bari e di tutte le città
italiane.
Lo sarà per
tutti?
Certamente lo sarà per coloro
che non hanno remore di natura separatista motivate da un cinico e becero
egoismo e di natura razzista ancora più stupida visto che il cuore della cultura
italiana, sia per tradizione che per collocazione attuale non sta certamente al
nord dove alligna il movimento della Lega che è l’unica forza ostile all’unità
d’Italia.
Tanto per chiarire, chi
scrive è nativo di Torino e quindi la nostra non è una difesa d’ufficio del
meridione, ma dell’italianità perché per noi tutti gli italiani sono fratelli
dal Brennero a Lampedusa.
Certo, ci sono dei fratelli
che hanno dei difetti e noi non manchiamo di segnalarli ed anche di
rinfacciarli, ma con lo spirito con il quale lo rinfacceremmo in famiglia, con
rabbia, ma con affetto e soprattutto con la voglia di vedervi porre rimedio
perché li
consideriamo il nostro stesso
sangue!
Non consideriamo invece
nostri fratelli tutti coloro che non si riconoscono nell’Italia unita, dai
“crucchi” dell’alto Adige ai leghisti della cosiddetta Padania, realtà esistente
solo nelle menti bacate di Bossi e dei leghisti dato che tra un piemontese ed un
veneto non ci sono più affinità, né ci sono maggiori differenze culturali che
tra un lombardo ed un abruzzese o tra un emiliano ed un
pugliese!
Certo, a fare leva
sull’egoismo e sull’ignoranza si trovano sempre dei clienti anche perché “la
madre dei cretini è sempre incinta”, ma non a caso essi sono una minoranza tra
la totalità degli italiani così come sono minoranza, seppure consistente, anche
al nord dove hanno le loro radici.
Ma non guastiamoci il fegato
con il raglio di quattro asini e pensiamo invece a fare festa per ricordare che,
dopo secoli di divisioni volute dalla chiesa e delle grandi potenze straniere,
finalmente, per i sacrifici, l’intelligenza, la tenacia e l’amore di tanti
patrioti di tutti i ceti sociali, l’Italia è tornata ad essere una terra di
fratelli sotto un’unica bandiera!
Il sangue che Piemontesi
assieme a Siciliani, Lombardi assieme a Campani, Veneti assieme a Pugliesi,
Emiliani assieme a Calabresi hanno poi versato in nome dell’Italia nelle varie
guerre in Patria ed all’estero sono un cemento che nessuno potrà mai frantumare
e che resisterà alle chiacchiere idiote di coloro che il 17 Marzo non
festeggeranno!
Per noi la Patria
italiana è
quella:
Della stessa
Storia
Di un’unica Cultura (che gli
anti-Nazionalisti non conoscono per colpa della loro
ignoranza)
Di Macchiavelli,
Michelangelo,Volta, Marconi, Pirandello, Dante, Giotto, Vivaldi, Lorenzo
de’Medici, Fermi , Croce, Verdi, Puccini, G.Cesare, Cavour, S.Francesco,
Leonardo da Vinci, Claudio Abbado, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.
ecc.
Degli Alpini, dei legionari
della X°Mas, dei soldati di Torino e di Catanzaro che insieme combatterono e
morirono nel nome dell’Italia, sul suolo della comune Patria e d in terre
sconosciute ed estranee.
Della stessa lingua, della
stessa cultura che derivano da un’unica matrice e che tutti ci affratella al di
là delle differenze di credo religioso o politico e che all’estero ci fa sentire
come appartenenti ad una comunità, che ci fa sentire affini tra di noi più che
con coloro che Italiani non sono.
Dell’unità di gusti, di
emozioni, di cielo, di colori, di sapori di quanto insomma ci fa sentire a casa
se siamo qui ed estranei se siamo all’estero.
Dell’orgoglio provato nel
pensare di essere conterranei di uomini che hanno contribuito in modo
determinante allo sviluppo della civiltà umana.
Ecco perché noi il 17 Marzo
festeggeremo con orgoglio e con commozione il 150° anniversario dell’unità
d’Italia, magari dimenticando, per carità di Patria, che quei comunisti che oggi
girano con la coccarda tricolore, negli anni 50 e 60 ci aggredivano quando noi
sventolavamo quello stesso tricolore nei nostri cortei!
Alessandro
Mezzano
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