BANKSTERS / IN ARRIVO UNA TEMPESTA PERFETTA
di Enrico Montermini.
Nietzsche direbbe:
avete capito cosa sta succedendo? - Non lo avete capito!
Il sistema bancario
europeo è fallito. La Deutsche Bank possiede titoli tossici per 54.700 miliardi
di euro, pari a 20 volte il prodotto interno lordo tedesco e a 5 volte quello
dell'intera Eurozona. Se la D.B. fallisce anche la Germania la segue a ruota.
Se poi fallisce la Germania, allora fallisce l'Europa. Questo è ciò che i mezzi
di informazione tacciono. Questo è lo spettro che si aggira dietro alle quinte
del vertice europeo che si sta tenendo in questi giorni.
Ecco perchè la Francia,
la Germania e - zitta zitta - pure la Gran Bretagna stanno cercando mucche da
mungere. Polli da spennare. Fanciulli innocenti da sacrificare per saziare
questo Moloch moderno, perennemente assetato di sangue: il sistema bancario
internazionale.
Ripagare un debito
fatto di carta moneta stampando altra carta moneta alla lunga è impossibile:
prima o poi si dovranno toccare i beni dei cittadini. Lo ha scritto Giacinto
Auriti. Ebbene quanto abbiamo visto in Grecia è solo una avvisaglia.
La maggior parte del
debito pubblico greco era nelle mani delle banche francesi e tedesche: se quei
titoli fossero divenuti spazzatura, il sistema bancario europeo sarebbe
crollato. Decisi a vender cara la pelle, i governi di Parigi e Berlino
rovesciarono su tutti i contribuenti europei i costi del cosiddetto
"salvataggio" della Grecia.
Per riuscire nel loro
piano frau Merkel e Sarkozy nel 2009 assecondarono con la loro condotta il
panico dei mercati. Panico creato da certi signori a Wall Street e nella City.
Il cosiddetto "contagio" si sparse a macchia d'olio colpendo
l'Irlanda e tutta l'Europa del Sud. Con tale sistema si riuscì a vincolare
tutti i Paesi d'Europa al salvataggio delle banche tedesche e francesi. Perché
di questo stiamo parlando!
Il 2015 si chiude con
gli scandali bancari italiani e il 2016 si aprirà con l'entrata in vigore della
nuova normativa europea che prevede, in caso di fallimento, che anche i
correntisti sopra i 100.000 euro si facciano carico delle insolvenze della
banche.
Il nostro governo
afferma che quando la delibera fu approvata l'Italia votò a favore in cambio
della costituzione di un fondo europeo di garanzia. Tale impegno, secondo
Renzi, fu assunto solennemente dalla Merkel. Quest'ultima però nega e pretende
il rispetto puro e semplice degli impegni da noi sottoscritti. Senza sé e senza
ma!
Come sempre, quando
sentono l'odore del sangue i cani da guardia dell'Austerity escono allo
scoperto per abbaiare alla luna. Personaggi vicino al ministro Scheuble
caldeggiano la soluzione di un fallimento delle banche italiane, che i
correntisti risanerebbero per permettere al sistema bancario italiano di
rifinanziarsi.Con queste dichiarazioni l'obbiettivo ora si fa palese:
distruggere il risparmio delle famiglie italiane, che è ciò che il
sistema-Italia ha a garanzia dei suoi debiti e la Germania non può vantare.
Almeno non nella stessa misura.
Il fallimento pilotato
del sistema bancario italiano permetterebbe alle banche tedesche, francesi e
inglesi di entrare nel capitale delle banche italiane e di prenderne il
controllo. Le acquisterebbero a prezzo di saldo. E la differenza sarebbe pagata
proprio dal risparmiatore italiano. A quel punto un bel po' di titoli tossici
ora in pancia alla Deutsche Bank potrebbe essere smaltito sul mercato italiano.
E pure il fondo europeo di garanzia, nel nuovo scenario appena descritto,
diventerebbe non solo possibile ma anche bene accetto ai governi di Parigi e
Berlino.
Concedere alle banche
francesi, inglesi e tedesche di mettere le mani sul sistema bancario italiano e
di farlo a spese delle famiglie italiane significa:
1)
gettare sul lastrico le famiglie
italiane, proprio come è accaduto in Grecia;
2)
aprire una falla gigantesca per esportare
all'estero i capitali che dovrebbero servire per sostenere il sistema
produttivo italiano e il mercato interno. Capitali che, naturalmente,
finirebbero per sostenere le industrie tedesche e francesi, non le nostre, e i
consumatori di altri Paesi "che hanno fatto i compiti a casa";
3)
privare l'Italia dell'ultima carta rimasta a
garanzia del proprio debito pubblico - e cioè la capacità di acquisto di titoli
da parte delle nostre banche - per ridurci alla mercé del FMI e della BCE.
Proprio come la Grecia (per chi non lo avesse capito).
4)
Agitare lo spauracchio del debito
pubblico dell'Italia è un deliberato inganno per provocare e giustificare le
più assurde manovre speculative contro di noi. Imporre il rigore agli italiani
spendaccioni è un escamotage per dare credibilità all'Euro. Perchè solo tale credibilità
può rimandare il default della Dutsche Bank.
Qualcuno deve pagare
per un default: toccherà ai frivoli
italiani, colpevoli di aver tollerato governi che spendevano più di quanto
potevano? O ai malvagi tedeschi, che plaudono alla Merkel che affama gli altri
popoli, anzichè pagare il conto per le speculazioni selvagge delle proprie
banche?
Ai posteri l'ardua
sentenza. Io sento odore di bruciato. E' l'odore del napalm che ci piove in
testa. Assieme alla merda. Come sempre accade in guerra. L'Italia è sotto
attacco: non resta che mettersi l'elmetto in testa e contrattaccare!
Enrico Montermini
PER
APPROFONDIRE, LIBRI IN MATERIA DI USUROCRAZIA FINANZIARIA :
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