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Difendere ad ogni costo lo «jus sanguinis» contro lo «jus soli»
Per
loro, non per noi!
Il fenomeno dell’immigrazione è promosso dal liberal capitalismo, (dalla
finanza internazionale ebraica) per sostenere l’economia imposta dagli
U.S.A., ovvero l’economia basata sulla spesa e sui consumi. Storicamente
l’economia in Europa, in particolare in Italia, si basava sul risparmio e
sull’investimento (c.d. «mal de la piera»).
Per sostenere i consumi (magari aumentandoli) è indispensabile aumentare il
numero dei consumatori.
In una Europa e sempre con l’Italia in particolare, colpite da un decremento
demografico dal secondo dopoguerra, per la legge dei vasi comunicanti, gli
spazi liberi vengono subito occupati. Le Leggi Fasciste a sostegno
dell’incremento demografico (tassa sul celibato, premi alle famiglie
numerose etc.) non furono difese nemmeno dalla Chiesa Cattolica.
Benedetti i gagliardetti, sostenuta la crociata contro il comunismo nella
guerra contro l’U.R.S.S., risoltasi la guerra con una disfatta per il
Fascismo, la Chiesa dalla sera alla mattina correva in soccorso dei
vincitori sostenendone persino i principi ispiratori dell’economia.
Non è una questione teorica, riguarda i comportamenti nella vita quotidiana.
Non interessava più alla Chiesa Cattolica apostolica romana che i cattolici
in Europa procreassero più figli.
La Chiesa non solo benediva i vincitori e dimenticava i vinti.
Addirittura la Chiesa giunse a non riconoscere la Repubblica Sociale
Italiana, mentre continuava a riconoscere diplomaticamente la Germania
Nazional Socialista (con i cappellani militari cattolici sempre in visita
nei campi di concentramento e senza mai segnalare il presunto «olocausto»).
La Chiesa nel ’45 si rende conto del cambiamento epocale della politica
estera degli stati europei e in particolare dell’impero inglese: abbandonare
il controllo delle fonti di produzione (colonie), per privilegiare il
controllo delle fonti di consumo (mercati).
L’evangelizzazione nelle ex colonie, non poteva più essere protetta dalle
baionette delle nazioni coloniali, l’Islam incontrava sempre maggior favore
anche perché sosteneva la nascita dei nazionalismi nelle ex colonie.
Nel frattempo l’abbraccio della Chiesa ai vincitori, ne accelerava il
processo di secolarizzazione con il conseguente lento venir meno della
carica mistica fino al martirio dei missionari.
Eccoti che la Chiesa si mette dalla parte del liberal capitalismo e sposa la
venuta degli immigrati per fare comoda evangelizzazione «in casa propria».
La cosa sporca della Chiesa e che ammanta l’evangelizzazione dei migranti
con il falso pretesto che sarebbero dei poveretti che fuggono da guerra e
povertà.
Confondere la felicità col reddito pro capite è un gioco sporco.
Questi «disperati» che rischiano la vita pur di attraversare il
mediterraneo, non lo fanno per fame di pane, ma per fame di consumi. La
sirena delle tv satellitari che mostrano l’Europa come se fosse un Paradiso
terrestre, sradicano interi popoli dalle loro terre facendogli smarrire
tradizioni, civili e religiose.
È mille volte più felice, più equilibrato quel bambino nero che vive in una
capanna col fondo in terra battuta, rispetto a quella bambina che vive nel
lusso nord americano e viene mandata alle sfilate di moda truccata come una
modella per soddisfare gli appetiti dei pedofili.
Lo sradicamento dei popoli, fa si che quelle famiglie abitanti nelle capanne
vendano i loro figli per metterli sui barconi dei migranti in modo da
impietosire il pubblico televisivo.
Poi quando questi migranti arrivano i sacerdoti che li accolgono, sono come
i cappellani delle carceri.
Non interessa loro perché e cosa abbia commesso il detenuto prima di entrare
in carcere, a questi cappellani misericordiosi interessa solo l’uomo
detenuto da aiutare.
Con gli immigrati la storia è la stessa, i sacerdoti aiutano i migranti e
non si chiedono se così facendo contribuiscono a distruggere nuclei e valori
familiari che tali sono anche se tribali.
La soluzione non può che essere sostenere la famiglia, valore fondante della
nostra civiltà.
La famiglia, famiglia. Composta da un uomo, da una donna e da quanti più
figli sia possibile.
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