mercoledì 30 gennaio 2019

Le abiure non vanno in prescrizione

 
Sull’ultimo numero del notiziario telematico di Marco Zacchera “Il Punto”, occasionalmente inviatoci da un’amica, nel sommario tra gli altri compare in grassetto il seguente titolo : “Fascismo male assoluto?”.
Per la verità nel testo del relativo articolo, che riguarda le polemiche scoppiate nel Consiglio Comunale di Verbania dopo l’intervento ritenuto “un po’ nostalgico” del Consigliere Michael Immovilli, quelle tre parole non compaiono più, ma noi crediamo comunque che si sia trattato di un “lapsus Freudiano”.
Infatti ha ben poca importanza la presa di posizione del Consigliere del PD Riccardo Brezza e la sua foga antifascista nel definire il Fascismo “male assoluto”, perché quelli del PD o della Sinistra in generale sono cresciuti nell’Italia resistenziale, si sono abbeverati alla Storia scritta dai vincitori che accettano acriticamente, si riempiono la bocca di parole come “democrazia”, “libertà”, “rispetto delle idee altrui”, salvo poi chiedere e pretendere di zittire, censurare e tacitare, quelli che non la pensano come loro, quindi niente di nuovo.  
Un significato importante alle parole “Fascismo male assoluto” non l’hanno dato gli antifascisti di ieri o di oggi, bensì un certo Gianfranco Fini, leader incontrastato di Alleanza Nazionale che, il 24 novembre del 2003, durante la visita in Israele, accostò appunto le parole “male assoluto” al Fascismo, a coronamento del lungo percorso di Alleanza Nazionale iniziato nel Congresso Nazionale del MSI del 1995 a Fiuggi (Zacchera era stato nominato Presidente di quel Congresso), dove in un tripudio di applausi fu approvato il riconoscimento dell’antifascismo come “valore” e, di conseguenza, il Fascismo fu collocato tra i “disvalori”, quelle cose negative da buttare nella pattumiera della storia.
Quelli dentro Alleanza Nazionale che nel 2003 protestarono o criticarono le parole di Fini si poterono contare sulle dita di una mano, tutti gli altri, dirigenti, iscritti e militanti, tacquero o abbozzarono, compreso Marco Zacchera, perché ben sapevano che quello era il prezzo dello sdoganamento e dell’ingresso nella stanza dei bottoni, del potere e del sottopotere.
Fa quindi specie che oggi Marco Zacchera prenda posizione per contestare quelli che da Sinistra definiscono il “Fascismo male assoluto”, è vero che è passata tanta acqua sotto i ponti e che gli Italiani in generale hanno la memoria corta, ma le “abiure” non si prescrivono, specie quando hanno avuto una certa valenza storica, una misera valenza storica se guardiamo alle ultime vicende finiane.
 
Federazione Nazionalpopolari
del Verbano-Cusio-Ossola e Novara
Il Presidente :
Adriano Rebecchi Martinelli
                                                                                                                                                                   

sabato 26 gennaio 2019

USA: DOPO LA SIRIA PURE CARACAS

 USA: DOPO LA SIRIA PURE CARACAS

non conosce vergogna (ma in politica non esiste) e neppure freno la "dottrina Monroe" che,dal 1823, ispira la politica estera degli Stati Uniti nel continente americano giustificando (fin dalla fondazione degli States,1776) ingerenze,protezioni e pure interventi armati in qualsivoglia parte del "nuovo continente". 
Iniziarono ad aggredire il Messico per il Texas,Alamo è buona solo per la retorica hollywoodiana,poi,tra una guerra e l'altra (pure civile,sintetizzo per non risultare noioso), arrivarono al : 
- "corollario Roosevelt" un'aggiunta del presidente Theodore alla dottrina Monroe, sintetizzabile nelle parole da questi pronunciate davanti al Congresso nel dicembre 1904: "Stante la dottrina Monroe, comportamenti cronici sbagliati nel continente americano richiedono l'intervento di polizia internazionale da parte di una nazione civilizzata" (cit.Wikipedia,sufficiente per me..ignorantone).-
Ovvero,in parole povere : gli Stati Uniti possono fare in America latina quel che vogliono,come e quando piace loro !!
Quante volte,in che data e "perché" lasciamolo a chi desideri approfondire..
io faccio solo presente che il corollario 
di cui sopra fu assunto (guarda caso) proprio in occasione della aggressione europea (Italia compresa) al Venezuela 
e permise agli Usa di sostituire gli occidentali nello sfruttamento delle enormi capacità petrolifere venezuelane
sempre,evidentemente,per "esportare la democrazia" a Caracas !!
E,giacché (come sapevano i romani) "meglio abbondare che essere deficitari" ..la "dottrina Monroe",con annesso "corollario Roosevelt", i vari presidenti yankee la hanno "estesa" a tutto il mondo conosciuto e pure (ci hanno tentato) nel cosmo infinito !!
Quante guerre,mondiali e locali,hanno visto le truppe a stelle e strisce impegnate a pieno titolo ? Più facile sarebbe rintracciare quali "non" le abbiano messe in luce da protagoniste..
In ogni caso dei ricercatori indipendenti parlano di 222 in 243 anni di storia..
E parliamo di "interventi ufficiali" non di quelli mediante consiglieri militari e truppe speciali o contractors della Cia etc..e neppure delle "intromissioni" economiche e politiche per forzare la mano contro chi non fosse o sia gradito a Washington (o a Wall Street) !! 
Ieri Trump ha minacciato l'invio dei marines in Venezuela,in difesa e sostegno del golpista politico Guaidò e di quei militari felloni che volessero sostenerlo..esattamente quello che Obama tentò di fare in Siria contro il legittimo governo di Assad ..non riuscendoci !!
Ed allora Trump cosa si sperimenta ?? 
Annuncia il "ritiro dalla Siria",peraltro neppure iniziato..e minaccia Maduro di fargli fare la fine di Gheddafi !!
Voglio sperare,anzi ne sono (quasi) certo,che non ci riesca :
come ha fallito a Damasco fallirà pure a Caracas !!

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello

giovedì 10 gennaio 2019

Repubblica Italiana "nata dalla resistenza"?

Repubblica Italiana "nata dalla resistenza"?

Nemmeno la costituzione Italiana parla di " repubblica nata dalla resistenza", ma, Articolo 1, di "repubblica democratica fondata sul lavoro".
I Padri costituenti sapevano come stavano le cose e non vollero rendersi ridicoli presso i posteri...
Furono gli uomini dei partiti in specie quelli di sinistra, cui forse il "lavoro" non andava troppo a genio, a coniare il termine "repubblica nata dalla resistenza" formulando così quantomeno un grossolano falso storico perché, al referendum costituzionale del 1946, TUTTI i Fascisti con diritto di voto, sopravvissuti alla guerra, alla resistenza ed alla mattanza dei partigiani comunisti del dopo guerra, votarono compatti contro la monarchia per ovvii motivi storici ed ideologici mentre invece molti "resistenti" non comunisti, come le formazioni badogliane, votarono per la monarchia (e senz'altro, senza il voto  dei Fascisti, avrebbe vinto la monarchia, come dimostrano i numeri dei risultati elettorali)!
Il motivo del falso è palese: non avendo idee originali, non avendo ideali consoni alla realtà nazionale, non avendo nè una autonomia ideologica, nè un progetto che non fosse legato agli interessi o degli USA o dell'URSS, hanno dovuto trovare un mito che surrogasse tali carenze e su questo hanno basato e stanno ancora basando la giustificazione delle loro stessa esistenza politica.
Viene in mente quella battuta che dice:".. sapete che differenza c'è tra uno scaldabagno e i politici italiani dell'"arco costituzionale"?
Nessuna perchè se ad entrambi togli la resistenza sono solo dei rottami.."
Alessandro Mezzano