venerdì 24 agosto 2018

L' OMICIDIO RITUALE

L' OMICIDIO RITUALE


Un intensissimo romanzo storico, opera  del famoso  romanziere cattolico Ugo Mioni e  dedicato alla atroce morte di Padre Tommaso, frate cappuccino, trucidato per mano ebraica nel secolo scorso a Damasco. L' orrendo crimine sconvolse la società del tempo e mise alla luce orribili pratiche " rituali" del mondo giudaico. L' opera, ( "L' omicidio rituale. Appunti su un  viaggio in Libano e a Damasco" )è stata ristampata per la prima volta dal 1895 e ci riporta in un momento storico non così lontano da appartenere del tutto al passato. Un romanzo storico che è stato ingiustamente cancellato per oltre un secolo dagli scaffali delle librerie e che ritorna ora alla luce a scandagliare gli oscuri recessi di terribili personalità criminali  in cui ogni luce etica è  soffocata da un odio che nulla ha di umano .

Ugo Mioni nacque a Trieste il 16 agosto 1870, secondogenito di cinque figli, da Maria Sbrovazzi e Ferdinando Mioni.

Compì studi teologici nel seminario di Gorizia e successivamente conseguì la laurea di filosofia e sacra teologia all'Università Gregoriana di Roma.

Si interessò di lotta contro lo schiavismo. Fu autore di almeno 150 romanzi e racconti popolari (spesso d'ambientazione esotica), fondatore del circolo cattolico "Contardo Ferrini" e promotore del settimanale diocesano "Vita nuova". Fu un romanziere e saggista molto prolifico ed a lui è anche dovuta in gran misura la rinascita della cultura cattolica in Italia sul finire dell’ ‘800. Fu un innovatore profondo e moderno dello stile letterario del romanzo .

Negli ultimi anni della sua vita vestì il saio domenicano. Morì a Montepulciano 1935.  La città natale, Trieste,  ha intitolato al suo nome un largo cittadino, anche se lo ha in larga parte ingiustamente dimenticato.
Mi ha determinato alla pubblicazione di questo opera giovanile dell’ Autore, ormai obliata  dai più, nonostante in questi anni vi sia un fiorire di ristampe di molti romanzi del Mioni, la circostanza che l’ Autore stesso sia stato messo all’ ostracismo dalla totalitaria e onnipervasiva lobby ebraica che , in diversi testi per addetti ai lavori, vere e proprie liste di proscrizione di libri ed autori che Israele vuole vengano cancellati dalle librerie, dalle biblioteche , dalla cultura  e dalla memoria storico – letteraria italiana. Un vero atto di sopruso, indigeribile per ogni persona libera e alla ricerca della verità, che sovente si nasconde dietro le paratie imposte dalla dittatura del Pensiero Unico Mondiale.

E così,  trova la luce, per la prima volta dopo oltre centoventi anni, la pubblicazione di questo romanzo storico dimenticato.

Esso però tratta di un fatto raggelante che tocca a fondo  la coscienza  anche oggi e  che scosse la società dell’ epoca e ha fatto parlare di sé per molti decenni successivi : l’ assassinio atroce avvenuto a Damasco del frate cappuccino Padre Tommaso e del suo servitore , avvenuto ad opera di una setta criminale ebraica, dedita all’ uccisione di Cristiani al fine di dissanguarli ed utilizzarne il sangue per impasti rituali . Riti orrendi, che nulla hanno a che fare con la religione mosaica antica del vecchio Testamento , né con qualsiasi altra religione che conservi un profilo di umanità. Riti omicidi tanto orrendi i cui precetti sono celati fra le massime del Talmud, la raccolta di precetti e prescrizioni codificate nei secoli dai rabbini e divenuto testo sacro al posto della Bibbia.

Una vicenda sconvolgente che una certa lobby, oggi dominante nel nostro malato Occidente, vuole venga assolutamente dimenticata e sui cui si cali una inesorabile  damnatio memoriae che ha il sapore di un secondo atto omicida : quello nei confronti della memoria dei due poveri martiri di cui si parla in questo libro e nei confronti dei quali l’ onnipervasiva e crudele censura del pensiero unico , vuole negare anche la pietà del ricordo e della preghiera.

L’ autore ci  rinnovella  la sconvolgente vicenda di sangue attraverso la forma modernissima del romanzo storico. Come egli stesso scrive della presentazione della prima edizione [1], la forma del romanzo storico è stata scelta per permettere ad un più vasto pubblico di venire a conoscenza della tragedia e delle problematiche che esso implicava, non esclusi alcuni profili del giudaismo moderno di ceppo talmudico ( e non biblico) che non è possibile in alcun modo rispettare come religiosi, stante la efferata inumanità che ne traspira.

Sempre nella medesima presentazione, l’ Autore anticipa che a breve avrebbe pubblicato un saggio molto più articolato sulla tragedia. Dalla analisi della sua bibliografia, non è stato possibile reperire questo secondo studio, ma  poco tempo dopo, nell’ anno 1896, viene pubblicato a Sassari, a cura dell’ ordine dei frati Cappuccini cui apparteneva il povero Padre Tommaso, un ampio volume dal titolo Acedalma, [2]  che, nella intenzione degli Autori rimasti anonimi, voleva costituire un documento utile per la causa canonica di beatificazione del frate orrendamente martirizzato.

In questo volume vengono raccolti gli atti del processo a quelli che erano stati identificati come gli autori del crimine, nonché sono raccolte varie lettere e corrispondenze legate al processo. Il volume si chiude poi con una raggelante cronologia storica di altri fatti analoghi di omicidio rituale di matrice settaria ebraica e con uno studio approfondito sulle  abiette motivazioni ispirate al Talmud segreto ebraico  che portavano a questa orribile e segreta prassi omicida.

Si resta sconvolti dalla lettura di questo ponderoso studio ed è possibile cogliere diverse analogie espressive e contenutistiche con il romanzo storico  di Mioni qui ripubblicato per la prima volta.

Una domanda viene spontanea ?

Acedalma è forse il saggio articolato che l’ Autore qui anticipa come prossima sua fatica ?

Probabilmente studiosi molto ferrati in questa angosciante tematica saranno in grado di dare una risposta e scoprire se vi è stato un contributo di Ugo Mioni alla stesura del libro per il processo di beatificazione del povero Padre Tommaso.

Il quesito non è solo di interesse per gli studiosi.

Infatti, è di questi anni un libro famosissimo , molto letto nel modo arabo , che ripercorre la tragedia di Padre Tommaso e del suo sfortunato servitore.

Si tratta de L’ azimo di Sion, [3] opera del generale siriano Mustafà Tlass che per questo libro ha subito una denuncia internazionale da parte ebraica e additato a livello internazionale come antisemita.

Questo libro ha avuto e sta avendo  in questi anni un grande successo , vine periodicamente ristampato , e chi lo legga si accorge subito che è tributario di molti passaggi e spunti all’ Acedalma dei frati Cappuccini di Sassari del 1896, libro che senz’ altro il Generale Tlass aveva letto e aveva ben in mente.

Scoprire che l’ Autore di Acedalma è lo stesso Ugo Mioni, autore di questo libretto è un po’  scoprire un   rilievo culturale del lavoro che qui pubblichiamo  finora totalmente misconosciuto e che, credo, viene qui evidenziato per la prima volta.

Un argomento molto spinoso e scomodo, come è facile intuire.

Anche oggi. Soprattutto oggi, in tempi in cui questo genere di riflessioni attira la spietata repressione di un potere politico in cui i discendenti degli assassini di Padre Tommaso sono numerosissimi ed influentissimi , anche da noi in Occidente.

Basti pensare alla sorte del libro “ pasque di sangue” del prof. Ariel Toaff, docente universitario israeliano , figlio del rabbino di Roma, che , per la prima volta da parte ebraica, ha ammesso che l’ oscura pagina dell’ omicidio rituale ebraico non era una fantasia da confinare sotto l’ accusa di antisemitismo, ma una cruenta tragedia storica.

La reazione da parte ebraica a questo libro scritto da uno studioso dei loro è stata violenta e scomposta [4] : L’ Autore è stato sottoposto a linciaggio mediatico accesissimo, è stato ricattato, denunciato per antisemitismo ( !), fino al punto di costringerlo a ritirare il  testo  dalle librerie e di costringerlo a  dare alle stampe una edizione priva delle parti più significative e che avevano suscitato la violenta reazione ebraica.

Questa vicenda dà molto da riflettere e pone queste riflessioni storico – religiose al centro di una scomoda attualità ( purtroppo). Ciò vale anche per le pagine del romanzo storico qui pubblicato.

Prima di consegnare questo libro alla lettura, mi preme chiudere con alcune notazioni filologiche, necessarie poichè si tratta della prima  ristampa di un romanzo dopo la edizione del 1895.

Questa ristampa è assolutamente integrale. La copertina della prima edizione è riprodotta nella IV di questo libro, ed è anche stata riprodotta fotostaticamente la premessa fatta dall’ Autore, nonché l’ imprimatur vescovile alla pubblicazione. [5]

Il testo originale non ha subito modificazioni sintattiche o espressive e conserva così quello stile un po’ desueto ed antico che conferisce in fondo  anche un certo fascino alla lettura .

Un ‘ ultima riflessione.

Qualcuno potrebbe sostenere che questa opera non è più attuale. A parte la circostanza che quando affiorano queste ricerche il mondo culturale ufficiale reagisce in modo scomposto come si è visto per il caso Toaff [6], ma pensiamo un momento a quanti bimbi scompaiono in Italia ogni anno e di cui se ne perdono le tracce.

Siamo proprio  così sicuri che questo libretto non sia più attuale ? [7]

Link ufficiale del libro :

http://www.lulu.com/shop/ugo-mioni/l-omicidio-rituale/paperback/product-