lunedì 22 gennaio 2018

IL CONTO DELLA STORIA

Corsi e ricorsi

Il conto della Storia

La storia avrà i suoi tempi ma prima o poi presenta il conto e a pagarlo non sono certo i potenti, ma il popolino che paga le nefandezze di coloro ai quali ha affidato il potere e paga anche, nella fattispecie del popolo italiano, la propria ignavia, la propensione alla tranquillità e al menefreghismo, il ritorno, dopo l'8 settembre e la vergogna di Piazzale Loreto, al “franza o spagna purchè se magna”, in una parola da popolo libero a popolo di servi!
Ora ci ritroviamo a subire un'invasione biblica che rischia di cancellare la nostra già fragile identità di popolo sconfitto e soggiogato dai vincitori del secondo conflitto mondiale, perché questa è la conseguenza della spartizione dell'Europa che avvenne nel febbraio 1945 a Jalta, tra Russi, Americani e Inglesi, che regalò mezza Europa alla comunista Urss, mentre Germania e Italia divennero “colonie” angloamericane.
Adesso la Storia ci presenta il conto e il popolo bue non muoverà un dito, COSA CHE NON SAREBBE MAI POTUTA ACCADERE CON LA GENERAZIONE CHE SEPPUR SCONFITTA ERA CRESCIUTA COL FASCISMO, perché oramai al popolo basta avere per il momento la pancia piena.
Tutti mugugnano per il fatto di avere una Presidente della Camera che antepone agli interessi degli Italiani quelli degli stranieri e tutela solo gli interessi degli immigrati, che è infastidita da monumenti, scritte o altri segni che riguardano o possono ricordare quel Fascismo che è stata l'unica ideologia nella Storia dalla parte degli Italiani mentre loro, i cattocomunisti, non hanno fatto altro che distruggere l'identità italiana, in modo da completare ciò che è sempre stato il sogno, quello di un'Italia asservita o al Vaticano oppure all'internazionalismo socialcomunista.
Per questo hanno voluto il sistema elettorale maggioritario che ha dato vita ad un bipolarismo fasullo, quello dell'alternanza tra coalizioni di eguali che ci ha messo per ben vent'anni nelle mani di un certo Silvio Berlusconi ed ora in quelle del terzetto Boldrini, Renzi e Bergoglio (il Buon Pastore che però non ha mai speso una parola per le “pecorelle” italiane vittime dell'immigrazione selvaggia!), che finora hanno gestito il fenomeno migranti in maniera tanto disastrosa quanto fraudolenta al punto da far rimpiangere agli Italiani immemori i vent'anni di leggi “porcata” o “ad personam” di berlusconiana memoria.
Gli immigrati sono una risorsa dice il terzetto, certo lo sono se limitati, regolati e controllati, altrimenti sono una risorsa solo per le tasche dello Ior (la Banca del Vaticano) e per le cooperative rosse o bianche collegate ai Partiti, per il racket della prostituzione, per la manovalanza di mafia e n'drangheta, per lo spaccio di droga, per i caporalati del Sud e per il lavoro nero, ma non certo per gli Italiani che vivono onestamente e pagano le tasse.
In tanti ci sdegniamo per le uscite della Boldrini e per le intromissioni della Chiesa, ad esempio sul delicato problema dello “ius soli”, ma non riempiamo le piazze per manifestare contro questi atti o per chiedere che, come in altri Paesi, lo “ius soli” sia almeno severamente regolamentato, le riempiamo solo per i concerti o per le sagre paesane, pensiamo di cambiare le cose facendo gli eroi da tastiera o mettendo una scheda in un'urna, non avendo imparato che questa è una democrazia solo di facciata e con le elezioni non si cambia nulla, perché, dopo le solite promesse, i Partiti torneranno a legiferare più a favore dei propri interessi che di quelli degli Italiani, è sempre stato così dal 1947 ad oggi.
Forse solo in un'Unione Europea forte e coesa le cose potrebbero cambiare e questo spiega perché gli euroscettici ed i no-euro trovano tanto sostegno sui media e sulle reti televisive delle lobby contrarie ad ogni cambiamento e al nostro riscatto.
L'unica possibilità per gli Italiani, per riprendersi la loro Patria e tornare ad essere un popolo libero, sarebbe la rivolta, ma la rivolta per …...imbarcare per l'Africa tutta questa Casta corrotta con i suoi annessi e connessi.
Possiamo aspettarci questo da un popolo che, quando si poteva ancora cambiare rotta dopo la contestazione, le stragi “impunite” e gli anni di piombo, scelse di nuovo conformisticamente la DC di Andreotti e il PC di Berlinguer invece del MSI di Giorgio Almirante?
O rivolta o finis italiae. Tertium non datur !
Uno nessuno e centomila 
 




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