venerdì 18 agosto 2017

L’Italia Fascista: faro di civiltà!

L’Italia Fascista: faro di civiltà!

L’Italia del Ventennio, quella guidata da Benito Mussolini viene spesso descritta come un paese avvolto nella povertà, nella soppressione, nella violenzaFascismo è diventato cosi sinonimo di male assoluto. Basterebbe però farsi delle domande, studiare una minima parte della storia del Fascismo, portare il proprio pensiero a quei tempi per capire che non è proprio cosi. Mille dubbi inizierebbero a intasare le menti di molti ma è proprio questo ciò che si è voluto evitare in tutti questi anni e a questo è servita l’infallibile propaganda democristiana e comunista.
Parliamo allora di fantomatiche persecuzioni italiane contro gli ebrei piuttosto che delle 8 ore di lavoro volute dal Duce (primo paese al mondo), o delle ferie pagate (primo paese al mondo) o della tredicesima mensilità (primo paese al mondo). Potremmo parlare dell’autostrada Milano-Torino (prima autostrada al mondo) o di tante altre cose da primi nel mondo.
Ed invece no: si preferisce parlare delle condanne a morte del Fascismo (quali???!!) della censura sulla stampa (presente allora in tutti i paesi del mondo, ancora oggi l’Italia è paese da terzo mondo in questo!) e di tante altre cose inventate in parte o per intero.
Non voglio però tediare il lettore con questi argomenti per noi ormai triti e ritriti. E allora di cosa parlare?

Parliamo dell’ITALIA FASCISTA FARO DI CIVILTA’ NEL MONDO!
Balzeranno dalle sedie gli antifascisti (li definirei meglio “ignoranti della storia”) che leggeranno tale affermazione. Sarà difficile far capire loro che mentre nei civilissimi Stati Uniti d’America gli uomini di colore, i neri, non potevano sedere su una panchina o bere da una fontana pubblica piuttosto che occupare un posto a sedere su un autobus (ciò fino agli anni ’60!!!) 
in Italia venivano permesse le prime adozioni di bambini di colore orfani da parte delle famiglie italiane.

Gli stessi bambini neri delle colonie venivano portati in Italia per guarire dalla tubercolosi o da altre malattie molto diffuse in Africa.
Tutto ciò mentre una storia scritta con i piedi ci parla di un regime razzista.
Così mentre le colonie inglesi, francesi, etc. vivevano nella miseria e nello sfruttamento più assoluto, l’Italia in pochissimi anni rendeva le proprie colonie ricche (per quel che era possibile! non avevamo certo le risorse dei paesi sopra menzionati!) molto più alte rispetto ad esempio alle colonie inglesi e francesi nonostante questi paesi dominassero da decenni e decenni sui loro territori coloniali.
Già in passato Ilduce.net si è occupato di tale argomento che potrete scovare tra le pagine del nostro sito. Eppure in tv, sui libri di storia “tradizionali”, avete mai sentito parlare di ciò che qui stiamo scrivendo? Ne dubito.

Quando ci si riferisce alle avventure coloniali italiane non si parla di Eritrea, Somalia, Libia ma sentirete parlare solo dell’attacco italiano all’Etiopia, una nazione civile, uno stato indipendente (l’unico all’epoca in Africa! Ridicola argomentazione a sostegno degli sfruttatori inglesi e francesi che possedevano il 90% del territorio africano!) aggredito dal cattivissimo regime fascista con gas e armi chimiche. Fandonie storiche incredibili queste ultime confermate dallo stesso Indro Montanelli che per tutta la durata della campagna di Etiopia fu inviato di guerra e che sempre negò a spada tratta l’uso di tali armi da parte degli italiani.
La storia menzognera degli storici inventati ci parla invece di un Duce che in prima persona ne ordinò l’utilizzo. A che pro è impossibile capirlo vista la rapidissima avanzata delle truppe italiane che si rifornivano a loro volta negli stessi corsi d’acqua dei territori conquistati e secondo tali storici “contaminati” dalle bombe all’iprite italiane.
Davvero fandonie! Basterebbe infatti a tal proposito conoscere gli effetti dei gas all’iprite per capire le fesserie narrate. Ed in questo il bravissimo Bruno Tomasich ci viene in soccorso nei suoi libri, da noi recensiti, essendo lui stesso un chimico.

Ebbene, salteranno di nuovo gli antifascisti:
Ecco chi e cosa era l’Italia Fascista: esportatrice e faro di civiltà per tutto il mondo. Questa è solo una piccola prova di quanto scritto fin qui: le altre le trovate ancora oggi sul posto. Si chiamano strade, ponti, ospedali, scuole che ancora oggi resistono all’avanzare del tempo. Per molte di quelle città furono le prime, uniche ed ultime infrastrutture del genere mai costruite.
E chi lo fece ciò? L’Italia Fascista! Non a caso, quale era, fino a qualche anno fa, il paese africano più ricco? L’Algeria dominata dai francesi? L’Egitto degli inglesi e dei faraoni? Ebbene no: era la Libia. Il paese che più di tutti aveva usufruito dell’appartenenza all’Italia fascista oggi distrutto dai nostri “liberatori” e gettato nel caos più totale.
Tra loro e l’Italia fascista non abbiamo dubbi su chi definire faro di civiltà.

Giuseppe Minnella – Direttore Ilduce.net

                                                                                                                                                

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